22/12/2025
Micoterapia
Negli ultimi anni si stanno moltiplicando gli studi sulle proprietà antitumorali di Reishi. Le indicazioni per la supplementazione del Ganoderma di nella terapia antitumorale è finalizzato a ridurre gli effetti collaterali della chemio e radio-terapia; al prolungamento della sopravvivenza e al miglioramento della qualità di vita dei pazienti;
Vediamo alcuni aspetti di questa terapia
Da. Cancer magasine
LA MICOTERAPIA E I FUNGHI MEDICINALI: UN’IMPORTANTE ARMA A DIFESA DELLA NOSTRA SALUTE
Per la medicina occidentale sono una scoperta recente, il loro utilizzo va dalle malattie del metabolismo fino al sistema immunitario e anche ai tumori. Ecco come funzionano e perché.
Con il termine Micoterapia si intende l'utilizzo dei funghi medicinali per la difesa della nostra salute. Essi si usano da centinaia di anni e venivano utilizzati ampiamente nella MTC (Medicina Tradizionale Cinese). Oltre che nella storia, però, i funghi sono stati e sono tutt'ora utilizzati ed oggetto di moderni studi scientifici, che confermano sempre maggiormente il loro elevato potere terapeutico.
Quello che noi conosciamo come fungo, in realtà è solo il frutto, che è visibile sopra la superficie del terreno. Il frutto ha il compito di rilasciare le spore, che, un po' come il polline per i fiori, vengono traportate dal vento e dall'acqua. Le spore, a contatto con un ambiente favorevole, si struttureranno in filamenti chiamati ife. Le ife, a loro volta, strutturandosi in una f***a rete compatta di filamenti daranno vita al micelio. Il frutto che noi conosciamo è la parte cresciuta al di fuori del terreno del micelio.
Anche se sono alimenti, i funghi non velenosi sono pertanto molto efficaci e possono essere di sicuro interesse come aiuto complementare alla Medicina Ufficiale.
Alcune patologie sulle quali i funghi hanno dato ottimi risultati sono il diabete, problemi circolatori, cancro, virosi di vario tipo, asma, allergie ed altre.
I funghi rientrano sicuramente in quella che viene definita IMMUNONUTRIZIONE, che è la capacità di modulare l'attività del sistema immunitario attraverso l'utilizzo di specifici nutrienti. L'immunonutrizione può essere utilizzata ogni volta che si ritenga necessario riequilibrare la risposta immune cellulare (TH1) ed umorale (TH2).
Il sistema immunitario riceve continuamente innumerevoli input ai quali risponde in modo sia specifico che aspecifico e sia con reazioni acute che croniche. Tra le sue reazioni, spiccano però, per frequenza e importanza, le risposte TH1 e TH2 e quella infiammatoria. La natura dell’antigene seleziona il tipo di risposta.
La risposta TH1 è orientata in senso citotossico nei confronti di virus e batteri. La risposta TH2 è orientata in senso anticorpale ed è tipica delle malattie allergiche.
I funghi medicinali hanno dato notevoli riscontri monitorati da recenti studi scientifici su molte patologie croniche, soprattutto se inerenti ad un deficit immunologico.
Come e su cosa agiscono i funghi medicinali? I funghi, per loro natura, hanno la capacità di “digerire” tramite complessi processi enzimatici quanto ricavano da sostanze in decomposizione assorbendo tali sostanze e rendendole nuovamente biodisponibili. Essi costituiscono una sorta di connessione tra il mondo minerale inanimato ed il mondo vivente. Ogni tipo di fungo serve a funzioni specifiche, però possiamo affermare che generalmente tutti intervengono su:
1) Metabolismo glucidico e lipidico;
2) Chelazione di metalli pesanti;
3) Riequilibrio del Sistema Immunitario;
4) Antagonizzazione delle spinte anomale di crescita cellulare;
Questo articolo non ha sicuramente lo scopo di trattare una materia di per sé vastissima in poche righe. Lo scopo è, invece, quello di incuriosire il lettore ed il professionista, affinchè possano approfondire la conoscenza in tale ambito e ricavarne gli enormi benefici per la salute.
Sono ormai moltissimi gli studi scientifici che dimostrano ciò che la medicina tradizionale orientale, in particolare quella cinese, conosce da millenni, ovvero che diversi funghi - maitake (Grifola frondosa), shiitake (Lentinus edodes ), reishi o ling-zhi (Ganoderma lucidum), ma anche altri meno noti, come innanzitutto Cordyceps sinensis, Coriolus versicolor e Tremella fuciformis - hanno importanti proprietà immunostimolanti e permettono quindi di incrementare naturalmente la resistenza alle malattie o di farvi fronte con maggior efficacia.
Un cenno particolare merita l'ABM (Agaricus blazei o A. brasiliensis o A. subrufescens), che proviene dal Brasile ed è uno dei funghi “scoperti” più di recente. Studi effettuati in Giappone hanno evidenziato che è il micete con il più alto contenuto di betaglucano e con i più significativi effetti di immunostimolazione.
In Cina e Giappone, molti di questi miceti sono un ingrediente tipico di zuppe e minestre e oggi vengono persino utilizzati come complemento ai classici trattamenti medici e chirurgici di diversi tipi di cancro. Da alcuni anni, inoltre, sono oggetto di ricerche anche negli Stati Uniti (come nel prestigioso Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York), un importante centro per la ricerca e il trattamento del cancro
http://www.mskcc.org/cancer-care/integrative-medicine/disclaimer?msk_disclaimer_herb=1&destination=%2Fcancer-care%2Fherb%2Fmaitake
Si è visto infatti che questi funghi, grazie ai principi attivi in essi contenuti (in particolare, polisaccaridi come i betaglucani), stimolano, in varia misura, la produzione di molecole e cellule implicate nella risposta immunitaria, quali interleuchine, interferoni, linfociti T, cellule natural killer, macrofagi.
Molti di essi hanno anche diverse altre proprietà (toniche, antiossidanti, antalgiche, ipocolesterolemizzanti, ipotensive, ipoglicemizzanti, epatoprotettrici ecc.).
Le principale sostanze attive che producono effetti benefici per la salute dell'uomo sono l'elevata concentrazione di enzimi, metaboliti secondari, triterpeni, lectine, steroli, fibre alimentari, chitina e, non ultimi, i Beta glucani.
Benché le ricerche non abbiano ancora completamente escluso eventuali interazioni e controindicazioni all'utilizzo dei funghi, non ne hanno rilevato effetti collaterali importanti. In ogni caso, l'efficacia di tali rimedi naturali oggi non è più materia di discussione.
Elenco dei principali funghi medicinali:
Si propone di seguito un elenco dei funghi medicinali e, a titolo puramente indicativo, le patologie più comuni per le quali essi vengono utilizzati.
Ganoderma lucidum – (REISHI - LING ZHI ): supporto immunologico, insonnia, stanchezza, invecchiamento precoce, disturbi legati all’altitudine; miotonia distrofica; problematiche cardiovascolari (aritmia, dispnea, precordialgie, palpitazioni); allergie, eczemi, asma, intolleranze alimentari; artrite reumatoide, mononucleosi infettiva, leucopenia; problemi broncopolmonari (tracheite, bronchite cronica, bronchite asmatiforme); problemi gastroenterici (atipsi; - epatite A,B,C; - steatosi epatica);
cancro (carcinoma nasofaringeo - leucemia mieloide acuta)
Lentinus Edodes – (SHIITAKE): ipercolesterolemia, iperuricemia, cachessia neoplastica, artrosi, affezioni virali, influenza, rinite, steatosi epatica, eczema, cancro polmonare e mammario, sarcoma.
Grifola frondosa – (MAITAKE): Carcinoma mammario, polmonare, gastrico, epatico, vescicale, prostatico, melanoma, glioblastoma, ottimo per controbattere gli effetti secondari della chemioterapia, cistiti ricorrenti, ipertrigliceridemia, deficit immunologico, stress, osteoporosi.
Agaricus brasiliensis – (COGUMELO DEL SOL o ABM): Deficit immunologico, patologie autoimmuni, frequenti ricadute infettive, allergia, asma, invecchiamento precoce, ipertensione arteriosa, intossicazioni, cirrosi epatica, epatite B, epatite tossica, sarcoma, melanoma, patologie neoplastiche.
Hericium Erinaceus – (HOUTOU): gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica e duodenale, allergie ed intolleranze alimentari, rettocolite ulcerosa.
Coprinus Comatus: diabete tipo I e II, stipsi, emorroidi, tossicosi epatica.
Polyporus umbellatus – (ZHU LING): edemi, ritenzione di liquidi, ipertensione, drenaggio linfatico, metastasi linfonodali, cancro, leucemia.
Auricularia auricula judae – (MU HER – KIKURAGE): Infiammazione delle mucose, tracheite, tosse secca, cancro cutaneo, carcinoma epidermoide, eccesso di radicali liberi, emorroidi, obesità.
Cordyceps sinensis – Cordyceps militaris: Stanchezza, convalescenza, depressione, insonnia, impotenza, sterilità maschile e femminile, gastroenteriti infettive, irregolarità mestruali, glomerulonefrite cronica, insufficienza renale, asma, bronchite cronica.
Coriolus versicolor – (KAWARATAKE – YUN ZHI): azione antivirale, tumori ormono-dipendenti (mammari, prostatici), carcinoma polmonare, sarcoma, tumori cerebrali, linfoma, carcinoma esofageo, gastrico, nasofaringeo, polmonare, colo-rettale, ovarico, cervicale (HPV correlato), vescicale.
Quelli di cui vi parliamo più approfonditamente sono cinque funghi terapeutici che, per le loro qualità e l'ampio spettro di circostanze in cui si rivelano preziosi, meritano di essere conosciuti più da vicino.
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REISHI (Ganoderma lucidum o ling-zhi). “Il fungo dell immortalità”.
E' il più noto tra i funghi medicinali orientali. Detossifica il fegato, sostiene l'organismo contro stanchezza e stress, è antinfiammatorio e possiede le altre importanti proprietà
Ganoderma lucidum è oggi particolarmente studiato perché, come altri funghi medicinali, è in grado di rinforzare le difese dell'organismo, migliorando la funzione immune (è, in altri termini, un rimedio immunostimolante/immunomodulante).
Le ricerche scientifiche mostrano che il reishi può persino aiutare a prevenire e contrastare alcuni tipi di tumore, sembra anche per meccanismi di inibizione dell'angiogenesi e di induzione dell'apoptosi (morte programmata) delle cellule tumorali.
( http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18695905 )
Le proprietà del reishi però non finiscono qui, tanto che non è azzardato affermare che questo fungo orientale sia il rimedio naturale dalle mille virtù, come sostengono gli esperti di micoterapia. I suoi principi attivi, quali innanzitutto polisaccaridi come i betaglucani e triterpeni come gli acidi ganoderici, conferiscono al reishi significativa attività nei seguenti ambiti:
antinfiammatorio - adattogeno, contro stress, fatica, debolezza e stanchezza - protezione del fegato - regolazione del colesterolo - riequilibrio della pressione sanguigna - inibizione dell'aggregazione piastrinica - riduzione della glicemia - diminuzione dell'anomala reattività dell'organismo nelle allergie e nelle malattie autoimmuni - antiossidante - antiaging- antibatterico e antifungino (nei confronti, tra gli altri, di Candida albicans e Escherichia coli ) - antivirale (ad esempio verso i virus dell'influenza e dell'herpes).
In caso di neurodermatiti ’azione del Reishi, paragonabile a quella del cortisone, svolge non solo un’azione antinfiammatoria, ma anche rilassante e sedativa.
Una indicazione peculiare e specifica di questo fungo è il “mal di montagna”. Gli effetti del Reishi sono stati studia ti da scalatori cinesi che hanno raggiunto vette oltre i 7000 metri con minimi problemi. Secondo i ricercatori cinesi gli effetti positivi del fungo sono da attribuirsi ad una migliore ossigenazione del sangue indotta dal fungo.
Molti studi in vitro e sull’animale da esperimento hanno evidenziato gli effetti anti infiammatori del Reishi e dei suoi estratti.
In particolare uno studio ha evidenziato che 50 mg di polvere di questo fungo ha effetti paragonabili a 5 milligrammi di idrocortisone. Recenti esperienze cliniche hanno confermato le straordinarie proprietà anti infiammatorie di questo fungo che si è rivelato utile in patologie infiammatorie croniche anche molto complesse quali l’artrite reumatoide.
Il fungo Reishi è usato comunemente in Medicina Tradizionale Cinese per le sue proprietà epatoprotettrici. Un piccolo studio su 4 pazienti con epatite B e transaminasi e bilirubina elevate ha confermato l’uso tradizionale del fungo nelle epatopatie a carattere infiammatorio. La somministrazione per 3 mesi di 6 grammi del fungo, ha determinato una significativa riduzione delle transaminasi dopo un mese ed una loro normalizzazione dopo tre mesi. E’ stata anche notata una attività antifibrotica del fungo, a livello epatico. Recentemente è stato utilmente associato alla chemioterapia per prevenire i frequenti danni epatocellulari di tale pratica.
http://www.piugustobio.it/micoterapia.html
Sembra non esista praticamente circostanza in cui Ganoderma lucidum non può risultare di aiuto. E il nome di "fungo dell'immortalità", seppur eccessivo, non pare in conclusione così fuori luogo.
Effetti collaterali del reishi non sono mai stati ravvisati. Il fungo reishi è un rimedio naturale sicuro, oltre che efficace.
Non sono riportati in letteratura particolari effetti tossici se non occasionali problemi digestivi ed eruzioni cutanee in soggetti sensibili.
Le controindicazioni del reishi sono le stesse, generiche, di tutti gli altri funghi medicinali: Ganoderma lucidum non è adatto a chi sia allergico ai funghi o abbia subito recentemente un trapianto d'organo.
Le possibili interazioni tra reishi e farmaci riguardano i medicinali anticoagulanti e antipiastrinici, di cui Ganoderma lucidum può rinforzare gli effetti, aumentando il rischio di sanguinamenti ed emorragie. Una certa cautela deve essere osservata dai pazienti in terapia anticoagulante per gli effetti di fluidificazione sanguigna tipici del fungo.
I pazienti in cura con ipoglicemizzanti devono anche essere consapevoli dei potenziali effetti di riduzione della glicemia attribuibili al fungo.
Inoltre, trattandosi di una sostanza ad effetto immuno- modulante deve essere usato con cautela o evitato nei pazienti trapiantati o in trattamento con immunosoppressori.
Suggeriamo di assumere Ganoderma lucidum per almeno un paio di mesi, il tempo necessario per apprezzarne gli effetti.
SHIITAKE (Lentinula erode ). Fungo medicinale per il sistema immunitario. Combatte con successo infezioni sia batteriche che virali ed è un presidio validissimo in tante ulteriori situazioni
Numerosi studi hanno avvalorato il ruolo preventivo e ausiliario dello shiitake nei confronti di svariate patologie, anche importanti, tra cui malattie cardiovascolari e diversi tipi di cancro.
Con gli altri funghi medicinali lo shiitake (Lentinula edodes) condivide proprietà immunostimolanti - immunomodulanti: i suoi componenti agiscono riequilibrando e rafforzando l'attività del sistema immunitario. In particolare, dallo shiitake è stato isolato il lentinano, un betaglucano (carboidrato ad alto peso molecolare, costituito dall'aggregazione di zuccheri semplici), in grado di sollecitare i macrofagi, i linfociti T e le cellule Natural Killer, ovvero quei tipi di globuli bianchi deputati a riconoscere e distruggere elementi potenzialmente dannosi per l'organismo.
Questo processo, collegato a un'aumentata produzione di anticorpi, agisce da barriera contro infezioni sia batteriche che virali e contribuisce ad inibire la proliferazione delle cellule cancerose in alcune neoplasie.
Le proprietà dello shiitake non finiscono qui. Questo fungo "terapeutico" orientale:
è utile nell'abbassare il colesterolo e nel prevenire l'aterosclerosi; esplica un'azione protettiva del fegato e promuove la formazione di anticorpi contro l'epatite B; oltre a virus e batteri, combatte alcune infezioni fungine, come quelle provocate da Candida albicans ; ha effetto prebiotico, cioè promuove nell'intestino la formazione di una flora batterica "buona"; contrasta la carie, grazie al potere germicida nei confronti delle specie di streptococco che si annidano nella placca dentale; aiuta nelle situazioni di sovraffaticamento fisico e psichico.
La fama che questo fungo si sta conquistando anche in Occidente è legata anche alle ricerche sullo shiitake che hanno documentato che i principi attivi dello shiitake, migliorando la risposta immune, possono essere un complemento naturale alle terapie tradizionali contro il cancro.
In particolare, risale al 2002 uno studio che dimostra come il lentinano agevoli la regressione del cancro al colon.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12470439
Sperimentazioni ancora più recenti (2009) collegano la sua somministrazione a un'aumentata sopravvivenza di pazienti affetti da neoplasie gastriche e tumore del pancreas in stadio avanzato.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19453066
E' inoltre apprezzabile la concomitante riduzione degli effetti collaterali delle cure chemioterapiche.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19596936
Lo shiitake è interessante anche dal punto di vista nutrizionale: possiede amminoacidi essenziali, minerali (potassio, calcio, magnesio, manganese, ferro, rame e zinco), vitamine del gruppo B ed ergosterolo, precursore della vitamina D.
A differenza del reishi (Ganoderma lucidum), non commestibile perché di consistenza legnosa e sapore amaro, lo shiitake (Lentinula erode) ha un gusto che ricorda la carne e che lo rende adatto ad accompagnare numerosi cibi.
Lo shiitake si trova in vendita in genere essiccato: il nostro suggerimento è di acquistarlo solo se sia certa la provenienza da coltivazioni biologiche, per evitare che il fungo apporti sostanze nocive invece che benefiche, quali inquinanti ambientali, tossine e fitofarmaci.
La modalità d'assunzione più pratica e funzionale di questo efficace propulsore delle difese naturali dell'organismo è tuttavia rappresentata dalle capsule, di estratto, di fungo intero o di sue parti. La posologia dello shiitake è in genere di 1-2 capsule al giorno, anche per alcuni mesi (ad esempio, come prevenzione di influenza e altre malattie invernali).
L'utilizzo dello shiitake come integratore, alle dosi raccomandate in micoterapia, è sicuro, ben tollerato e compatibile con altri trattamenti. Solo il consumo prolungato e massiccio del fungo, in rari casi, può dar luogo a effetti collaterali quali fenomeni di fotosensibilizzazione, dermatiti e disturbi gastrointestinali. Assicuratevi, comunque, che anche le capsule provengano da colture biologiche rigorosamente controllate.
Le controindicazioni dello shiitake riguardano, come per gli altri funghi medicinali, i soggetti allergici ai funghi e coloro che hanno subito un trapianto d'organo.
MAITAKE (Grifola frondosa).
Fungo che danza: è il significato del nome giapponese del fungo medicinale maitake (Grifola frondosa), conosciuto anche in Occidente per le proprietà immunostimolanti e la capacità di contrastare la sindrome metabolica (o sindrome X o da insulinoresistenza).
Aiuta a tenere sotto il controllo il peso corporeo e a dimagrire, nonché a contrastare quelle patologie spesso legate a sovrappeso e obesità, tra cui innanzitutto il diabete.
Come gli altri funghi medicinali, quali reishi (Ganoderma lucidum), shiitake (Lentinula erode ), ABM (Agaricus blazei Murrill) ed Hericium erinaceus, anche il maitake possiede principi attivi capaci di rinforzare le difese dell'organismo, rappresentati soprattutto dai betaglucani. Più precisamente, l'assunzione di Grifola frondosa stimola l'attività di particolari globuli bianchi, quali macrofagi, linfociti T e cellule NK (natural killer), potenziando la risposta immunitaria.
Negli ultimi anni la scienza ha indagato gli effetti protettivi che Grifola frondosa può esercitare anche nei confronti di alcune patologie neoplastiche a tendenza metastatica o ad alto tasso di recidiva. Ancora più recentemente alcune ricerche hanno investigato l'efficacia di estratti di maitake nell'indurre l'apoptosi (morte programmata) delle cellule del tumore alla prostata e del cancro al seno.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10851301
E' stato inoltre evidenziato il contributo del maitake nell'alleviare alcune conseguenze indesiderate della chemioterapia, come riporta tra gli altri uno studio del 2009.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19249389
Al di là delle proprietà immunomodulanti e immunostimolanti, decisamente specifica del maitake è la capacità di ridurre una serie di fattori di rischio che possono convergere nella pericolosa e sempre più diffusa sindrome metabolica, un quadro caratterizzato dalla compresenza di condizioni tra cui glicemia e trigliceridi elevati, basso colesterolo "buono" (HDL), ipertensione, obesità "a mela" (ovvero quella in cui il grasso è concentrato soprattutto su addome e torace), alti valori di acidi urici.
Più in dettaglio il maitake aiuta a: prevenire il diabete, migliorando la sensibilità all'insulina e ottimizzando il metabolismo del glucosio; riequilibrare la dislipidemia (l'alterata concentrazione di lipidi nel sangue), regolando il colesterolo HDL e arginando l'accumulo di grasso nel fegato (steatosi epatica); abbassare la pressione arteriosa; mantenere il peso corporeo, favorendo la conversione degli alimenti introdotti in energia e riducendo quindi la formazione di adipe.
Sotto il profilo nutrizionale, Grifola frondosa – fungo commestibile e di sapore delicato - contiene ergosterolo (precursore della vitamina D), vitamine del gruppo B, magnesio, potassio, calcio e acidi grassi polinsaturi.
Sebbene il maitake sia in vendita come alimento in negozi e supermercati biologici, per scopi salutistici è sicuramente più pratico assumerlo in capsule, sotto forma di integratore.
In un ambito riconducibile alla sindrome metabolica, la posologia del maitake è di 2-3 capsule al giorno di estratto o di fungo intero, preferibilmente prima dei pasti. A scopo preventivo (anche, ad esempio, per migliorare le performance immunitarie in vista dell'inverno) può essere sufficiente una capsula al giorno.
Come per tutti i funghi medicinali, l'assunzione contemporanea di vitamina C (alla dose di 300-500 milligrammi) migliora l'assorbimento e intensifica significativamente i benefici di Grifola frondosa.
Per ciò che riguarda le controindicazioni del maitake, vale quanto già detto per gli altri funghi terapeutici: il maitake non deve essere assunto da chi sia allergico ai funghi o abbia subito un trapianto d'organo. Cautela va osservata anche qualora si sia in cura con ipoglicemizzanti orali, la cui azione può essere rafforzata.
ABM (Agaricus blazei Murrill)
Un cenno particolare merita l'ABM (Agaricus blazei o A. brasiliensis o A. subrufescens o Cogumelo del sol ), che proviene dal Brasile ed è uno dei funghi “scoperti” più di recente. Studi effettuati in Giappone hanno evidenziato che è il micete con il più alto contenuto di betaglucano e con i più significativi effetti di immunostimolazione.
Agaricus blazei Murrill (ABM) è un fungo terapeutico con proprietà immunomodulanti, che ne fanno una risorsa naturale preziosa nella prevenzione di molte patologie, incluse malattie autoimmuni e diversi tipi di cancro, nonché per coadiuvare il loro trattamento.
Il suo nome scientifico corretto è Agaricus subrufescens, ma in passato è stato chiamato anche Agaricus brasiliensis e Agaricus blazei. Qui adottiamo la sigla con cui è conosciuto in micoterapia, la disciplina che studia i funghi in rapporto al mantenimento e al miglioramento della salute: ABM (da Agaricus blazei Murrill).
La storia e l’impiego terapeutico dell'ABM non affondano le radici nell’antica medicina popolare di Cina e Giappone, come avviene invece per la maggior parte dei funghi medicinali.
Viceversa, si comincia a parlare di Agaricus blazei Murrill solo negli anni '60 del secolo scorso, grazie a una ricerca epidemiologica sugli abitanti di Piedade, regione dello stato brasiliano di San Paolo, dove questo fungo, lì chiamato "cogumelo do sol", cresce abbondante. In quella specifica area del Brasile venne rilevata un'incidenza eccezionalmente bassa di patologie degenerative, che successive sperimentazioni hanno dimostrato essere riconducibile al consumo di ABM, parte integrante dell'alimentazione della popolazione locale.
In misura ancora maggiore rispetto ad altri funghi medicinali, come reishi, shiitake e maitake, Agaricus blazei Murrill (ABM) svolge un'azione di riequilibrio delle difese dell'organismo.
Tra i suoi principali punti di forza c'è infatti proprio la capacità di regolare la risposta immune, modulando sia condizioni di deficit delle difese (che rendono più vulnerabili ad aggressioni sia esterne che interne), che di iperattività del sistema immunitario (come nelle allergie e nelle malattie autoimmuni).
Esaminiamo più in dettaglio le proprietà del fungo terapeutico ABM e le situazioni in cui il suo impiego si è dimostrato efficace.
Difesa dalle infezioni.
I componenti di Agaricus blazei Murrill, tra cui soprattutto i betaglucani, attivano quelle cellule immunitarie - macrofagi, cellule Natural Killer e cellule dendritiche - che hanno il compito di neutralizzare agenti patogeni quali virus e batteri. In particolare, uno studio sull'utilizzo dell'ABM in corso di epatite cronica prova che il fungo contribuisce a normalizzare la funzionalità del fegato, migliorando così il controllo della malattia.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18370584
Un'altra ricerca apparsa su Scandinavian Journal of Immunology attesta il ruolo protettivo dell'ABM nei confronti delle infezioni da Streptococcus pneumoniae.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16253127
Riduzione del rischio di cancro e miglioramento degli effetti delle terapie convenzionali di diverse forme tumorali.
L'ABM contribuisce a prevenire soprattutto le neoplasie legate a tossicità ambientale. Agendo da bioaccumulatore, Agaricus blazei Murrill aiuta infatti a proteggere l'organismo da inquinanti e agenti mutageni (che provocano cioè una trasformazione del patrimonio genetico), quali ad esempio benzene e formaldeide.
Ci sono inoltre evidenze scientifiche sulla capacità dell'ABM di indurre la morte programmata (apoptosi) delle cellule di altre forme di cancro: le conferme più recenti arrivano da uno studio del 2011 sulla leucemia http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21382445 e da una ricerca del 2012 sull'osteosarcoma, un tumore maligno dell'osso. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22390851
Infine, Agaricus blazei Murrill è utile, al fianco delle cure tradizionali, contro i tumori che possono colpire stomaco, colon-retto, fegato, pancreas, vie biliari, nonché per attenuare gli effetti collaterali di radioterapia e chemioterapia, come prova, tra le altre, una ricerca su somministrazione di ABM e miglioramento della qualità della vita in donne sottoposte a questi trattamenti.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15304151
Più efficace controllo delle patologie autoimmuni.
L'ABM è un valido presidio nelle alterazioni del funzionamento del sistema immunitario, che mobilita contro organi e tessuti sani gli stessi meccanismi finalizzati a difendere l'organismo dagli agenti patogeni. Agaricus blazei Murrill può così rappresentare un sostegno naturale importante in malattie come la tiroidite di Hashimoto, la sclerosi multipla, l'artrite reumatoide, il diabete di tipo 1.
Supporto nella prevenzione e nel trattamento delle allergie.
Le proprietà immunomodulanti fanno dell'ABM un rimedio naturale interessante anche in caso di anomale reazioni dell'organismo nei confronti di sostanze di per sé innocue, come nelle allergie.
Azione antiossidante e di riequilibrio metabolico.
L'ABM stimola la regolarizzazione dei livelli di colesterolo e della glicemia e contrasta infiammazione e stress ossidativo, aiutando così a combattere anche i processi degenerativi legati all'invecchiamento, tra cui l'aterosclerosi.
Il modo più semplice per assumere l'ABM è ricorrere alle capsule di fungo intero o, meglio ancora, di estratto, rigorosamente di derivazione biologica. Il dosaggio dell'ABM è in genere di 2-3 capsule al giorno, meglio se associate a integratori di vitamina C, così da agevolare l’assorbimento dei principi attivi del fungo.
Alla posologia standard, Agaricus blazei Murrill è ben tollerato e non provoca effetti collaterali. Non sono note interazioni con farmaci, mentre, per quel che riguarda le controindicazioni, l'ABM, come d'altronde gli altri rimedi micoterapici, non deve essere assunto da chi sia allergico ai funghi o abbia subito un trapianto d'organo.
HERICIUM ERINACEUS
Hericium erinaceus è un fungo terapeutico efficace per disturbi gastrointestinali quali gastrite, ulcera, reflusso, sindrome dell'intestino irritabile. Ma ha anche proprietà neuroprotettive: riduce stress, ansia e depressione e aiuta persino ad arginare certe forme di demenza.
Dovrebbe essere sempre utilizzato come base nelle terapie allergiche. Contribuisce alla ricostruzione della mucosa intestinale nei casi di allergie alimentari o disbiosi intestinale, evitando che gli allergeni oltrepassino la parete intestinale.
Il nome scientifico di questo fungo medicinale commestibile diffuso in Europa, Asia e America Settentrionale è Hericium erinaceus. Il suo aspetto suggestivo gli ha ispirato appellativi quali "lion's mane" (dall'inglese, criniera di leone) o "old man's beard" (barba di vecchio), mentre"yamabush*take", il nome con cui è noto nel paese del Sol Levante, deriva dall'unione della parola "take", che significa fungo, e "yamabushi", che indica i monaci eremiti giapponesi che vivevano sulle montagne.
Gli studi scientifici su Hericium erinaceus sono piuttosto recenti, sebbene anche in questo caso, come per altri funghi terapeutici quali reishi, shiitake, maitake, si tratti di un rimedio naturale pienamente integrato nelle medicine tradizionali di Cina e Giappone, che lo impiegano da sempre nel trattamento delle malattie gastrointestinali e per le sue proprietà immunostimolanti.
Oltre ai betaglucani, tipici di tanti altri presidi micoterapici e preziosi per migliorare l'attività delle difese immunitarie, Hericium erinaceus contiene principi attivi, quali erinacine e ericenoni, che agiscono in maniera elettiva e sinergica su due distretti dell'organismo: l'apparato gastrointestinale e il sistema nervoso, peraltro profondamente connessi.
L'azione di Hericium erinaceus sul tratto digerente è ampia: favorisce la riparazione della mucosa gastrica e intestinale, ha effetti antinfiammatori e si comporta da prebiotico, ovvero sostiene la colonizzazione dell'intestino da parte di batteri benefici. Grazie alle sue proprietà, Hericium erinaceus rappresenta così un supporto utile in caso di gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo, patologie infiammatorie intestinali come malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa, ma anche sindrome dell'intestino irritabile e disturbi digestivi su base nervosa.
Hericium erinaceus concorre a ripristinare il benessere digestivo in situazioni di disbiosi (lo squilibrio della flora batterica intestinale), incluse quelle conseguenti a terapie antibiotiche, e a normalizzare l'eccessiva permeabilità della mucosa dell'intestino, in genere associata alla disbiosi (alterazione della flora batterica intestinale) e acuita da stress, alcol, farmaci, errori alimentari e altri fattori di perturbazione.
Si tratta di una condizione in cui la parete intestinale diventa eccessivamente porosa e non più in grado di svolgere correttamente la sua funzione di barriera all'ingresso nel sangue di tossine, allergeni e microrganismi nocivi.
Può dare un ventaglio di conseguenze note come "leaky gut syndrome" (sindrome dell'intestino poroso), che comprende pancia gonfia, dolori addominali, intolleranze alimentari e anche disturbi extraintestinali, tra cui stanchezza, allergie e, secondo diversi autori, persino patologie autoimmuni e numerosi altri problemi.
Il secondo ambito nel quale Hericium erinaceus si dimostra un rimedio naturale particolarmente interessante è quello neurologico.
I principi attivi di questo fungo medicinale stimolano la sintesi del fattore di crescita nervoso (o NGF, da "nerve growth factor"), la proteina scoperta da Rita Levi Montalcini che ha un ruolo fondamentale per la salute e il trofismo dei neuroni, nonché per la propagazione degli impulsi nervosi.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18758067
Un lavoro del 2009 ha dimostrato che la somministrazione di Hericium erinaceus migliora i sintomi del deterioramento cognitivo di grado lieve, lo stadio in cui sono presenti perdita di memoria e altri deficit cerebrali e che in genere precede l'insorgere di forme di demenza vera e propria, come la malattia di Alzheimer.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18844328
Secondo una ricerca ancora più recente Hericium erinaceus mitiga ansia e depressione e può migliorare l'insonnia e altre manifestazioni psicofisiche dello stress, favorendo il riequilibrio della dimensione psicoemotiva.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20834180
Hericium erinaceus è in vendita come integratore alimentare, tipicamente sotto forma di capsule di estratto o di fungo intero in polvere. Di norma si assumono 1-2 capsule al giorno nel primo caso e 3-6 nel secondo. A questi dosaggi Hericium erinaceus non provoca effetti collaterali e non pone problemi di interazione farmacologica. Le controindicazioni all'impiego di questo fungo medicinale riguardano, come per tutti i micoterapici, gli allergici ai funghi e chi sia stato sottoposto a trapianto d'organo.
IN CONCLUSIONE
E’ quindi ormai chiaro che i funghi medicinali, pur essendo spesso semplici alimenti, possono sostanzialmente aiutare i pazienti in patologie per le quali la medicina ufficiale non ha proposte terapeutiche semplici o prive di effetti collaterali. Tra queste patologie possiamo includere: diabete, ipercolesterolemia, aterosclerosi, cancro, virosi di vario tipo (epatite C, HPV, Herpes virus, Epstein virus ...), asma, allergie , etc...
Il tratto che accomuna i funghi medicinali è la loro capacità di regolare la risposta immunitaria: tutti rinforzano le difese dell'organismo nei confronti di agenti patogeni, inclusa la proliferazione di cellule cancerose.
Ognuno di questi rimedi esercita poi azioni mirate che possono contribuire a migliorare specifiche condizioni di salute.
Benché alcuni funghi medicinali siano commestibili (come il Reishi e lo Shiitake), è in genere più pratico assumerli sotto forma di integratori alimentari, in capsule, spesso anche contenenti mix di due o più funghi, per garantire effetti più completi e ad ampio spettro.
E' molto importante in ogni caso, quando scegliamo il prodotto da acquistare, che diamo enorme importanza a come viene preparato il prodotto. Affidarsi a ditte produttrici serie e di comprovata affidabilità è di vitale importanza. I funghi funzionano un po' come “spugne” ed è importante quindi che non contengano sostanze tossiche! Il prodotto dev'essere pertanto altamente certificato e garantito. Assicurarsi che la loro provenienza sia sempre da agricoltura biologica.
Non acquistiamo prodotti a basso costo e di dubbia provenienza, potrebbe essere molto pericoloso per la salute stessa.
Altro consiglio: affidiamoci ad esperti professionisti affinchè l'utilizzo del fungo medicinale sia mirato e pienamente consapevole al fine di produrre gli ottimi benefici che questi prodotti della natura possono darci.
La Freeland S.r.l. che è la prima azienda in Italia che importa funghi terapici di provenienza esclusivamente europea, a produzione biologica controllata.
http://www.freelandtime.com/micoterapia/funghi-medicinali/
Vi invito sicuramente ad approfondire il discorso: quello della micoterapia è un vastissimo “mondo” tutto da scoprire e che ci regalerà nozioni preziosissime per la nostra soddisfazione intellettuale e per la nostra salute.
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PER SAPERNE DI PIU:
Link:http://www.labiolca.it/images/stories/docs/effe63.pdf
MICOTERAPIA
I funghi medicinali nella pratica clinica.
Testo esaustivo sugli aspetti storici tradizionali dell'uso dei funghi e quelli moderni scientifici. Indicazioni sulle applicazioni cliniche.
Libro Edizione 2008 rilegata. Prof. Ivo Bianchi
Micoterapia, che cos’è e come può essere utilizzata.
Il Prof. Ivo Bianchi, Medico Chirurgo, Omotossicologo, esperto di questa specializzazione, ci parla dei benefici dei funghi medicinali.
http://www.funghi-medicinali.it/micoterapia-di-cosa-stiamo-parlando/
Introduzione alla Micoterapia
Scritto dal Prof. Ivo Bianchi. Ci parla in maniera approfondita del Reishi (Ganoderma lucidum).
http://www.piugustobio.it/micoterapia.html
L’azione dei funghi nelle patologie allergiche
http://www.piugustobio.it/micoterapia.html
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ATTENZIONE: Ricordiamo che le informazioni fornite hanno carattere esclusivamente informativo e divulgativo, non incoraggiamo in nessun modo l’ auto-diagnosi e l’auto-cura ed invitiamo come sempre a consultare il proprio medico curante a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute. L'uso di qualsiasi sostanza naturale può integrare le cure del medico ma non le sostituisce.
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The Cancer
di admin P.M.
Mercoledi 13 agosto 2014