13/08/2025
Chikungunya: un virus diverso dal Covid, con una prevenzione diversa
Negli ultimi giorni si è parlato molto di un’epidemia di virus Chikungunya in Cina, trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, in particolare la zanzara tigre (Aedes albopictus). Il paragone con il Covid-19 viene naturale, ma è importante capire che qui la quarantena non ha lo stesso scopo: non serve a isolare le persone per evitare un contagio diretto, bensì a proteggere le persone infette dalle punture di zanzara, così da interrompere la catena di trasmissione.
A differenza del Covid-19, il Chikungunya non si trasmette da persona a persona. Serve sempre la puntura di una zanzara infetta:
• Zanzara infetta → punge una persona sana → la infetta
• Persona infetta → punge una zanzara sana → la zanzara diventa infetta e può trasmettere il virus ad altri
Per questo motivo, disinfezioni e sanificazioni degli ambienti non sono utili per debellare il virus: il Chikungunya non sopravvive sulle superfici e non si diffonde per via aerea.
La strategia di prevenzione è un’altra: la disinfestazione.
Con “disinfestazione” si intende l’insieme delle operazioni per eliminare o ridurre la popolazione di insetti o altri animali infestanti, agendo sia sulle forme adulte che sulle larve. Nel caso delle zanzare, si interviene:
• Eliminando i ristagni d’acqua, dove depongono le uova
• Usando larvicidi nei tombini e in altri punti a rischio
• Trattando con insetticidi le aree esterne
Consigli pratici per la popolazione in caso di focolai in Italia:
1. Rimuovere ogni ristagno d’acqua da giardini e balconi (sottovasi, secchi, bidoni, grondaie)
2. Installare zanzariere a porte e finestre
3. Utilizzare repellenti cutanei a base di DEET, icaridina o citriodiolo
4. Indossare abiti chiari e coprenti nelle ore di maggiore attività delle zanzare (mattino presto e tardo pomeriggio)
5. In presenza di sintomi compatibili (febbre alta, dolori articolari intensi, eruzioni cutanee), consultare un medico e proteggersi dalle punture per evitare di infettare altre zanzare
Precedenti focolai domestici:
• 2007 in Emilia-Romagna: piccolo focolaio di Chikungunya.
• 2017 nel Lazio e in Calabria: oltre 400 casi autoctoni.
La lotta al Chikungunya non si fa con mascherine o detergenti, ma con azioni mirate contro la zanzara. La prevenzione è nelle mani di tutti noi: ogni piccolo gesto per ridurre i focolai larvali può fare la differenza.