03/02/2022
DI COSA STIAMO PARLANDO?!
Oggi ho fatto l'ecografia al seno. La faccio già da tanti anni, perché mia nonna Maria è morta di tumore quando di anni ne aveva solo 38.
È un momento che vivo con serenità, ma sempre con un pizzico di ansia.
Questa volta non ho avuto modo di sentirla, la solita ansia: sono arrivata troppo trafelata, con la mente piena di pensieri legati a incombenze e preoccupazioni.
Fortunatamente è andata bene: "promossa" anche quest'anno.
Una volta uscita volevo bere un caffè, ma ho trovato un bar siciliano dove ho anche mangiato un buonissimo cannolo. Mentre l'adrenalina scendeva, ho pensato a quanto sono fortunata ad essere in salute: ci saranno anche scocciature, imprevisti e quarantene, ma la mia giornata è iniziata decidendo se andare a correre o dormire ancora un po', e poi è proseguita con una buona colazione. Ora porto la mia bambina al corso di musica. Questo paesaggio l'ho fotografato io.
Di cosa stiamo parlando?!
Ho pensato alla nonna Maria, che non ho conosciuto e di cui so molto poco perché il mio papà non ne parla quasi mai e quando lo fa gli si intristiscono gli occhi. A cui però mi sento legata ogni volta che un medico raccoglie la mia anamnesi, in quanto unica donna della famiglia dopo di lei.
Lei non ha avuto i miei privilegi. Ha fatto appena in tempo a veder crescere i suoi bambini (nati negli anni della guerra), e li ha dovuti salutare. Forse, se avesse potuto, non si sarebbe lamentata troppo di scocciature, imprevisti e quarantene.
Non possiamo sapere se domani ci accadrà qualcosa di serio, né impedirlo. Ma se oggi ci stressiamo e ci lamentiamo troppo per banalità, in fondo, dovremmo sempre ricordarci di cosa stiamo parlando.