Filippo Andolina - Osteopatia e Fisioterapia

Filippo Andolina - Osteopatia e Fisioterapia Dott. Filippo Andolina
Osteopata&Fisioterapista
Dott. In Kinesiologia applicata(icak) Filippo Andolina
Osteopatia - Fisioterapia - Posturologia

"Il sistema complesso uomo"
03/08/2025

"Il sistema complesso uomo"

24/05/2025

Lo psoas un muscolo sentinella.ponte tra arti inferiori e tronco..ponte tra terra e cielo, tra conscio ed incoscio ..

1. È un muscolo che pensa

Lo psoas è avvolto in una rete ricchissima di terminazioni nervose viscerali e somatiche. Questo lo rende un vero trasduttore neurovegetativo: sente, risponde, trattiene. È il primo a irrigidirsi nei traumi e l’ultimo a lasciar andare.

2. È un ponte tra il cuore e le gambe

Origina dalle vertebre toraco-lombari, passa accanto al diaframma, scivola tra i visceri, si inserisce sul piccolo trocantere femorale. Non è un semplice flessore: connette profondamente il torace al bacino, partecipando anche al ritmo del respiro (soprattutto nei respiri diaframmatici profondi).

3. È un “guardiano emozionale”

Lo psoas è spesso iperattivo in chi vive in modalità fight or flight. Un psoas contratto cronicamente può essere la manifestazione somatica di paure arcaiche, senso di insicurezza, esperienze di instabilità. Lavorarci significa toccare anche le memorie cellulari.

4. È muscolo... ma anche organo sensoriale

Secondo alcuni approcci osteopatici e somatici (Jeffrey Yuen incluso), va trattato come un organo del sentire profondo, non solo come una struttura meccanica. Ha una vera funzione di radicamento energetico, specie per chi ha perso il contatto con il proprio centro (dall’ombelico in giù).

5. È legato all’Acqua e al Mandato (Ming Men)

Secondo la MCC, è in relazione con il Rene, il Ming Men e lo Zhi. La sua tensione può essere un segnale di disconnessione dal proprio scopo, dal proprio “perché” viscerale. Liberarlo può riattivare l’ascolto del Mandato del proprio progetto ( certo suona strano ma non lo e')

Come si fa sentire ?

Lombalgia cronica (soprattutto monolaterale)

Lo psoas tira le vertebre lombari in avanti e lateralmente.
Risultato? Dolore lombare asimmetrico, resistente a manipolazioni classiche.

2. Tensione inguinale e pubalgia

Può generare dolore profondo nella piega dell’inguine, a volte confuso con ernia, infiammazione dei tendini adduttori o problemi urologici/ginecologici.

3. Dolore sacrale o disallineamento del bacino

Quando è contratto unilateralmente, lo psoas può “ruotare” il bacino, alterando il rapporto con sacro e ileo.
Sensazione: come se una gamba fosse “più corta” o il corpo fosse sbilanciato.

4. Mal di pancia da stress

Lo psoas dialoga con il diaframma e i visceri. Se è in spasmo, può creare una vera e propria sensazione di nodo viscerale, nausea psicosomatica, tensione addominale inspiegabile.

5. Dolori al ginocchio (senza causa apparente)

La sua azione sulla catena anteriore e sulla rotazione interna del femore può portare a dolore anteriore o interno del ginocchio, anche senza infiammazioni evidenti.

6Sciatalgia “mascherata”

Un psoas infiammato può irritare il nervo femorale, ma a volte anche disturbare il decorso del nervo sciatico per effetto compensatorio.
Racconto tipico: “Mi fa male la gamba… ma la schiena è a posto!”

7 Dolori mestruali e tensioni pelviche

Lo psoas va a sfiorare l’utero, le ovaie, il colon.
Se è contratto, può contribuire a dismenorrea, gonfiore addominale e dolore pelvico. Specie nei soggetti che vivono tutto “nella pancia”.

Sensazione di “non avere una base”

Non è un dolore fisico, ma una percezione sottile: smarrimento, instabilità emotiva, mancanza di radicamento. È il corpo che ti dice: “non ti stai fidando di te stesso”.

Lo conosciamo come flessore dell’anca.
Lo trattiamo come un muscolo.
Ma lo psoas è molto di più.
È la “cerniera invisibile” tra il cervello, il cuore, il ventre e la storia che portiamo dentro.

Ecco 4 cose che (forse) non sapevi:

1. È collegato al sistema limbico
Ogni volta che ci sentiamo minacciati, lo psoas si prepara a fuggire.
È un messaggero diretto dell’amigdala.
Non solo tensione: è memoria emozionale.

2. Parla con l’intestino e con il respiro
Attraversa il diaframma e sfiora i visceri.
Se è contratto, può alterare la digestione, il tono vagale e il senso di sicurezza.
Il corpo si chiude per proteggersi.

3. Risponde alla PNEI
Cortisolo, citochine infiammatorie, stress cronico: lo psoas li sente tutti.
È una “spia” dell’asse psico-neuro-endocrino-immunitario.
Se non dormi bene, se sei sempre in allerta, lui lo sa.

4. Trattiene il trauma (freeze)
Nel trauma non sempre si combatte o si fugge. A volte si congela.
Lo psoas può restare teso per anni, come se il pericolo non fosse mai passato.
E non basta allungarlo per liberarlo.

I 3 LIVELLI DELLA DEBOLEZZA IN KINESIOLOGIA

(Quando un muscolo “non tiene”, cosa sta dicendo davvero?)

1. LIVELLO BIOCHIMICO – Il corpo ha fame

Carenze di minerali, vitamine, acidi grassi, enzimi.

Intossicazioni silenziose, disbiosi, squilibri ormonali.

Segnali: stanchezza cronica, spasmi, dolori ricorrenti.

(Cosa manca nel mio corpo per funzionare bene?)

2. LIVELLO PSICHICO – Il corpo ha memoria

Traumi emotivi, lutti, paure antiche non digerite.

Meccanismi di protezione (freeze, fuga, maschere).

Il muscolo si “spegne” per proteggerti.

(Cosa sto trattenendo o evitando?)

3. LIVELLO ENERGETICO – Il corpo ha un messaggio

Interferenze nei meridiani, squilibri degli organi secondo la MCC.

Campo energetico alterato, radicamento fragile.

Il muscolo parla attraverso il Qi che non scorre.

( Dove ho smarrito il mio flusso?)

05/02/2025

✨ La sinfonia corpo-cervello: ripensare alla guarigione attraverso l'osteopatia psicosomatica ✨
vi siete mai fermati a meravigliarvi di come il nostro corpo e il nostro cervello si impegnano in un dialogo senza interruzioni, orchestrando una sinfonia di salute ed equilibrio? La ricerca emergente sull'asse corpo-cervello sta trasformando la nostra comprensione di questa intricata connessione, svelando il suo ruolo profondo nel percepire, regolare e guarire.
Un recente studio pubblicato su Nature (Jin et al. , 2024) dimostra come l'asse corpo-cervello svolga un ruolo centrale nella gestione dell'infiammazione e delle risposte immunitarie. I segnali pro-infiammatori e antinfiammatori comunicano con specifici neuroni del nervo vago, informando il cervello dello stato del corpo. Il cervello, a sua volta, modula queste risposte con precisione, offrendo un potenziale innovativo per controllare le malattie autoimmuni, le tempeste di citochine e altro ancora.
Questo risuona profondamente con i principi dell'osteopatia psicosomatica, un approccio per sfruttare questo potente canale di comunicazione. Integrando le tecniche osteopatiche con un focus sulla soma-fisiologia-esperienza-contesto-dinamica, possiamo attingere alla capacità innata del corpo di autoregolarsi.
Immaginate di applicare questa conoscenza in pratica: invece di trattare semplicemente i sintomi, lavoriamo per ristabilire l'armonia tra cervello, corpo, emozioni e la proattività del paziente relativa alle sue sfide contestuali. La mia pratica cerca di attivare questo circuito naturale, supportando la capacità del tuo corpo di passare da uno stato pro-infiammatorio a uno di equilibrio e recupero.
Questo è un appello a ripensare alla salute da una prospettiva olistica, a vedere il sistema nervoso non come un osservatore passivo ma come un guaritore attivo. Insieme, guidiamo la strada nell'abbracciare terapie che potenziano l'asse corpo-cervello come conduttore definitivo del benessere.
Connettiamoci in questo viaggio! 💡✨

31/01/2025

OGGI PARLIAMO DI UN ECCELLENTE RIMEDIO PER IL CONTROLLO DEL COLESTEROLO E DELLA GLICEMIA

LA BARBERINA è un composto bioattivo che si trova in diverse piante, come il Berberis vulgaris (crespino) e altre piante medicinali. È stata studiata principalmente per i suoi effetti sulla glicemia e sul metabolismo, e la ricerca scientifica ha dimostrato che la berberina può essere utile nel controllo dei livelli di zucchero nel sangue, in particolare nelle persone con diabete di tipo. Ecco alcune evidenze scientifiche principali riguardo l’effetto della berberina sulla glicemia:

1. Meccanismo d'Azione della Berberina
La berberina sembra influenzare la glicemia attraverso vari meccanismi:
- Aumento della sensibilità all'insulina: La berberina può migliorare la risposta del corpo all'insulina, un ormone che regola il livello di glucosio nel sangue. In questo modo, aiuta le cellule a utilizzare il glucosio in modo più efficace.
- Inibizione della gluconeogenesi epatica: La berberina può ridurre la produzione di glucosio nel fegato, un processo chiamato gluconeogenesi, che contribuisce ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue.
- Attivazione dell'enzima AMPK (AMP-activated protein kinase): AMPK è una proteina che regola il metabolismo energetico e può stimolare l'uso del glucosio da parte delle cellule, migliorando così il controllo della glicemia.

2. Studi Scientifici sulla Berberina e la Glicemia
Numerosi studi clinici e sperimentali hanno esaminato gli effetti della berberina sui livelli di zucchero nel sangue. Ecco alcuni risultati rilevanti:

Studio 1: Effetto della berberina nel diabete di tipo 2
Uno dei più noti studi pubblicati nel 2008 sulla rivista Metabolism ha confrontato l'effetto della berberina con quello della metformina(un farmaco di prima linea per il diabete di tipo 2). I ricercatori hanno trovato che la berberina:
- Riduceva significativamente i livelli di glicemia a digiuno e l'emoglobina glicata (HbA1c), un indicatore a lungo termine del controllo glicemico.
- Mostrava un'efficacia simile alla metformina nel ridurre la glicemia.

Studio 2: Berberina e miglioramento della sensibilità all'insulina
Un altro studio, pubblicato nel 2012 sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, ha suggerito che la berberina migliora la sensibilità all'insulina in persone con diabete di tipo 2. Questo studio ha mostrato che l'assunzione di berberina (500 mg tre volte al giorno) portava a un miglioramento significativo dei parametri metabolici, tra cui i livelli di insulina nel sangue e la resistenza all'insulina.

Studio 3: Combinazione di berberina e altre sostanze

Alcuni studi hanno anche esaminato gli effetti della berberina in combinazione con altre sostanze, come il cromo
o l'acido alfa-lipoico, per valutare un possibile effetto sinergico. Questi studi suggeriscono che la combinazione di berberina con altre sostanze può potenziare gli effetti sul controllo della glicemia.

Meta-analisi (2015)
Una meta-analisi pubblicata nel 2015, che ha incluso 14 studi randomizzati controllati, ha concluso che la berberina è efficace nel ridurre i livelli di glicemia a digiuno e l'emoglobina glicata in pazienti con diabete di tipo 2. La riduzione media della glicemia a digiuno è stata di circa 20 mg/dL, mentre la HbA1c è diminuita mediamente dell'1%.

3. Potenziali Benefici per la Glicemia e la Salute Metabolica
La berberina, oltre a ridurre i livelli di glucosio nel sangue, ha anche mostrato effetti benefici sul profilo lipidico (abbassando i livelli di colesterolo totale, LDL e trigliceridi) e sulla pressione sanguigna. Questi effetti la rendono un potenziale complemento utile per il trattamento del diabete di tipo 2 e per il miglioramento della salute metabolica complessiva.

4. Sicurezza e Dosi

La berberina è generalmente ben tollerata, ma può causare alcuni effetti collaterali gastrointestinali, come nausea, diarrea o crampi addominali, soprattutto all'inizio del trattamento o se assunta in dosi elevate. La dose tipica utilizzata negli studi clinici varia da 500 mg a 1500 mg al giorno, suddivisa in più dosi.

Tuttavia, è sempre importante consultare un medico prima di iniziare un trattamento con berberina, soprattutto se si stanno già assumendo farmaci per il diabete o altre condizioni metaboliche, poiché la berberina può interagire con alcuni farmaci e alterare la loro efficacia.

Conclusione
Le evidenze scientifiche suggeriscono che la berberina è un integratore promettente per il controllo della glicemia, soprattutto per le persone con diabete di tipo 2. La sua azione principale sembra essere legata al miglioramento della sensibilità all'insulina, alla riduzione della produzione di glucosio nel fegato e alla regolazione del metabolismo energetico.

Dott.Andolina Filippo
Osteopata D.O

L'IMPORTANZA DEL SISTEMA LINFATICO NEL TRATTAMENTO OSTEOPATICO.Il sistema linfatico umano è suddiviso in due principali ...
30/01/2025

L'IMPORTANZA DEL SISTEMA LINFATICO NEL TRATTAMENTO OSTEOPATICO.

Il sistema linfatico umano è suddiviso in due principali componenti: sistema linfatico superficiale e sistema linfatico profondo. Questi due sistemi lavorano insieme per garantire il drenaggio dei liquidi e il corretto funzionamento del sistema immunitario, ma si differenziano per la loro posizione, le loro funzioni e le strutture che li compongono. Vediamo le principali differenze:

1. Posizione e Rete Vascolare

- Sistema linfatico superficiale:
- È situato vicino alla superficie del corpo, sotto la pelle. Comprende vasi linfatici più piccoli che si trovano nei tessuti sottocutanei.
- È principalmente responsabile del drenaggio dei liquidi in eccessodai tessuti superficiali della pelle e degli strati più superficiali dei muscoli.
- I vasi linfatici superficiali raccolgono la linfa dai tessuti cutanei e dai tessuti sottocutanei, inclusi arti, viso, e parte superiore del torace.

- Sistema linfatico profondo:
- Si trova più in profondità nel corpo, in prossimità degli organi interni, dei muscoli profondi e delle articolazioni.
- I vasi linfatici profondi sono molto più grandi e si trovano in prossimità di grandi strutture vascolari, come arterie e vene.
Drena i fluidi dalle parti più interne del corpo, come muscoli profondi, organi (es. polmoni, fegato, reni), e ossa.

2. Funzione

- Sistema linfatico superficiale:
- È principalmente responsabile del drenaggio dei liquidi interstiziali e delle sostanze di scarto dai tessuti più esterni.
- Gioca anche un ruolo importante nel trasporto di cellule immunitarie(come linfociti e macrofagi) e nella risposta immunitaria contro infezioni locali.

- Sistema linfatico profondo:
- Ha una funzione fondamentale nel drenaggio dei liquidi da strutture interne e organi profondi. È particolarmente importante per il drenaggio di aree a rischio di infezione o infiammazione profonda, come il torace o l'addome.
- Il sistema profondo si collega anche a grandi linfonodi e ad altre strutture immunitarie che sono coinvolte nella risposta sistemica a infezioni e malattie.

3. Vasi e Linfonodi

- Sistema linfatico superficiale:
- I vasi linfatici superficiali sono più sottili e si trovano più vicini alla pelle, spesso lungo le principali vene superficiali (come la vena safena nelle gambe).
I linfonodi associati al sistema superficiale si trovano vicino alla superficie, come quelli sotto il mento, nei piegamentidel corpo (es. ascelle, inguine), e nelle aree laterali del collo.

- Sistema linfatico profondo:
- I vasi linfatici profondi sono più grandi e robusti, e si trovano in profondità rispetto ai vasi superficiali. Questi vasi drenano i fluidi dalle strutture profonde, inclusi i muscoli e gli organi interni.
- I linfonodi profondi si trovano più vicino agli organi interni, come quelli nella cavità toracica addominale e pelvica. Sono più coinvolti nella filtrazione della linfa che proviene dalle aree più interne del corpo.

4. Confluenza e Drenaggio

- Sistema linfatico superficiale:
- La linfa raccolta dai vasi superficiali si riversa nel sistema linfatico profondo attraverso vasi linfatici più grandi che portano il fluido verso i linfonodi principali e successivamente nel sistema venoso (principalmente nella vena succlavia).

- Sistema linfatico profondo:
- La linfa che scorre attraverso i vasi linfatici profondi finisce principalmente nel dotto toracico o nel dotto linfatico destro, a seconda della zona del corpo da cui proviene, per poi essere immessa nel circolo sanguigno.

5. Ruolo nel Sistema Immunitario
Sistema linfatico superficiale:
- È coinvolto principalmente nelle risposte immunitarie locali, intercettando le infezioni o le cellule patogene che possono entrare nei tessuti superficiali del corpo.

- Sistema linfatico profondo:
- Ha un ruolo cruciale nelle risposte immunitarie sistemiche. I linfonodi profondi filano la linfa proveniente da organi vitali e muscoli, quindi sono essenziali nella protezione contro infezioni gravi o nelle reazioni infiammatorie profonde.

il trattamento osteopatico rivolto al sistema linfatico può essere utile in tutti quei casi in cui è necessario favorire il drenaggio dei prodotti di scarto, l'applicazione e' svariata( distorsione di caviglia post traumatica, disturbi intestinali, pensantezza arti superiori o inferiori,
Recupero Post influenza, nel post chirurgico, condizioni congestizie d'ogano etc.) molti risultano essere i campi d'applicazione, attraverso una corretta anamnesi e valutazione è possibile "cucire"
Il trattamento più utile per il paziente.

Dott.Andolina Filippo
Osteopata D.O

27/06/2024

Questo video ironico illustra perfettamente cosa significhi occuparsi solo del sintomo andandolo a sopprimere credendo che sia lui il problema o la malattia.
Quello della spia del cruscotto dell'auto è un esempio che faccio spesso ai miei pazienti.
La spia - il sintomo - quasi mai è il problema.

Abbiate cura di voi e chiedetevi sempre il perché.

https://www.facebook.com/share/v/3ng4unvTouPVV1b4/

Attraveso la kinesiologia applicata è possibile utilizzando test specifici con apposite fiale test, identificare e tratt...
23/06/2024

Attraveso la kinesiologia applicata è
possibile utilizzando test specifici con apposite fiale test, identificare e trattare una serie di condizioni di salute, tra cui la disbiosi, le reazioni alimentari e la tossicità di metalli e sostanze chimiche. Identificando la causa principale degli squilibri si può aiutare ad affrontare e alleviare molti sintomi.
Basato sul concetto di Kinesiologia Applicata (AK), o test di risposta muscolare, si applica una procedura specifica sul versante metabolico per determinare il grado di reattività del corpo a una serie di sostanze, tra cui:

Funghi, organismi parassiti, batteri e virus, biofilm
Muffa
Alimenti
Metalli pesanti
Sostanze chimiche
Ormoni
e altro ancora

È doveroso sottolineare che, tale procedura non intende sostituirsi agli esami di medicina funzionale, o visita medica specialistica, necessari per escludere problematiche importanti. Tuttavia mi capita di osservare nella clinica di tutti i giorni che alcuni pazienti nonostante aver effettuato gli esami di laboratorio, quest'ultimi non diano particolari indicazioni rispetto ad una sintomatologia,in quanto possono coesistere delle condizioni sub-cliniche che rimanendo misconosciute possono essere la causa di un determinato disturbo.

29/04/2024

Indirizzo

Via Risorgimento N°7
Milazzo
98057

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

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