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L’OSSERVATORIO BULLISMO è un’iniziativa promossa dall’Associazione AttivaMente Psicologi di Milazzo per informare, sensibilizzare, prevenire e intervenire nei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
19/06/2025
Vi aspetto venerdì 27 a Palazzo D'amico alle 18.
Presenterò il mio primo libro: Catene Invisibili - Percezione di sé e prigionia narcisistica.
Questo lavoro ha visto la collaborazione in Prefazione del Dott. Stefano Callipo, dell'artista Mariagrazia Toto e la cura editoriale di Lombardo Edizioni attraverso il prezioso aiuto di Antonio Lombardo e Teresa Lombardo.
È un libro per tutti. Imparare a riconoscere e gestire le relazioni narcisistiche in ogni ambito di vita diviene fondamentale per non restare intrappolati da catene invisibili. ❤️
Vi aspetto.
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L’indagine ISTAT al 27 marzo 2019, rivolta ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni, rileva che più del 50% di essi è stato vittima di bullismo nell'ultimo anno. Di questi, uno su cinque vive l’esperienza più volte al mese ed il 9,1% più volte alla settimana. L’utilizzo dei media digitali ha in parte contribuito alla diffusione del fenomeno: considerando che l’85,8% dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età utilizza quotidianamente il telefono cellulare, la nuova dimensione di cyberbullismo colpisce il 22,2%. L’88% dei ragazzi vittime di cyberbullismo è vittima di bullismo anche nella vita reale. Secondo un’indagine di Telefono Azzurro, il 28% degli adolescenti ha dichiarato di essere stato almeno una volta vittima di cyberbullismo. Gli atteggiamenti persecutori sono per la maggior parte indiretti e psicologici: offese con soprannomi, minacce e insulti in oltre il 50% dei casi. Seguono prese in giro per l’aspetto o il modo di parlare, diffusione di racconti falsi ed emarginazione per le opinioni personali. Solo una percentuale tra il 2% ed il 5% riguarda violenza fisica, per lo più tra i maschi.
Questi dati rivelano l’urgenza di mettere in atto programmi di prevenzione ed intervento efficaci per l’educazione socio-affettiva, la comunicazione assertiva e l’utilizzo consapevole dei social media. Questi ultimi infatti, portano diversi “vantaggi relazionali” agli adolescenti che li utilizzano:
Possibilità di rapporto interpersonale “uno a molti” che stimola l’identità sociale piuttosto che la comunicazione “uno a uno” che incide a livello d’identità individuale;
Anonimato che può favorire reazioni impulsive, disinibite, aggressive e offensive come nei casi di cyberbullismo;
Asincronia della comunicazione che garantisce una maggior protezione dalle emozioni legate al contatto diretto con l’altro;
Accessibilità del mezzo.
Inoltre la continua evoluzione dei social media lascia inevitabilmente fuori la classe adulta che spesso non conosce l’esistenza o le sfaccettature della dimensione Internet e quindi i rischi corrisposti.
Nasce così il progetto dell’Osservatorio sul Bullismo rivolto ai ragazzi, alle famiglie e alle scuole per sensibilizzare al fenomeno, promuovere la competenza affettiva e relazionale, fornire strumenti adatti a contrastare il bullismo e fornire supporto psicologico a chi ne è vittima.