Psicologa Dottoressa Muro Sara

22/08/2025

05/04/2025

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20/02/2025

È facile amare qualcun altro, ma amare
ciò che sei, quella cosa che coincide con te,
è esattamente come stringere a sé un ferro
incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero
supplizio.

Perciò amare in primo luogo qualcun
altro è immancabilmente una fuga da tutti noi
sperata, e goduta, quando ne siamo capaci.

Ma alla fine i nodi verranno al pettine:
non puoi fuggire da te stesso per sempre,
devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento,
sapere se sei realmente in grado d’amare.

È questa la domanda
– sei capace d’amare te stesso? –
e sarà questa la prova.

Carl Gustav Jung

03/02/2025

Una coppia in terapia che si dimentica di ve**re all’appuntamento dopo una pausa di un mese in seguito ad un grande cambiamento nella loro vita.
Guardo le sedie vuote…il tempo passa. In quest’ora io svolgo una terapia in loro assenza.
Mi chiedo: hanno smesso di lottare per il loro rapporto? Si sono dimenticati l’uno dell’altra? Questo vuoto sulle loro sedie corrisponde al silenzio che li ha attraversati in questo mese? In questo anno? Quando hanno smesso di vedersi realmente? Che posto stanno occupando nel loro cuore? E poi… stanno vedendo se stessi? Si stanno ascoltando? Si stanno abitando? Come individui? Come coppia?
L’ora è trascorsa e quelle sedie vuote, così piene di significato, hanno parlato, hanno attraversato ugualmente il tempo della terapia ed io ho accolto il loro messaggio.

27/12/2024