25/02/2025
«I medici dovrebbero avvisare i loro pazienti che la lombalgia in genere migliora in modo indipendente dalla cura»
✔︎ Hai spesso mal di schiena?
✔︎ Usi sempre i farmaci come primo intervento?
✔︎ Conosci i rischi (alti) di un uso inappropriato?
L'assunzione per brevi periodi di corticosteroidi orali (le pillole di cortisone), magari sperando di alleviare un mal di schiena o di sedare bronchiti e allergie, si associa a un aumentato rischio di sepsi, fratture e tromboembolia venosa, secondo uno studio pubblicato sul Bmj.
Per giungere a queste conclusioni Akbar Waljee, professore associato di medicina interna e gastroenterologia all'Università del Michigan, e colleghi hanno analizzato i dati relativi a 1,5 milioni di adulti statunitensi di età inferiore a 65 anni, il 21% dei quali aveva ricevuto prescrizioni di corticosteroidi orali, in prevalenza prednisone, per meno di 30 giorni nel corso di un periodo di osservazione di 3 anni. «Nonostante tra le principali caratteristiche dei corticosteroidi ci sia un potente sollievo sintomatico da molte malattie a componente infiammatoria, l'uso a lungo termine di questi farmaci va evitato a causa del rischio di complicazioni tra cui fratture, infezioni, tromboembolia venosa e necrosi avascolare, senza dimenticare l'aumentata frequenza di malattie croniche come il diabete mellito, l'ipertensione, l'osteoporosi, e la sindrome di Cushing» spiegano gli autori, sottolineando tuttavia che il rischio di complicazioni da uso di corticosteroidi per brevi periodi è molto meno chiaro.
«Dai nostri risultati emerge che, rispetto ai non utilizzatori, chi ha usato corticosteroidi anche per poche settimane ha avuto una maggiore incidenza di sepsi, tromboembolia venosa e fratture, con tassi pari a 1,0 contro 1,8, 2,4 contro 4,6 e 14,3 contro 21,4 eventi per 1.000 anni-persona, rispettivamente» dice Waljee, aggiungendo che un'ulteriore analisi svolta a riscontro dei risultati ottenuti ha confermato un aumento dell'incidenza di sepsi, tromboembolia venosa e fratture durante i primi 30 giorni di utilizzo dei corticosteroidi, rispetto al periodo prima dell'assunzione. «Questi dati, particolarmente preoccupanti visto il gran numero di adulti esposti a brevi cicli di corticosteroidi orali, ci insegnano che i corticosteroidi hanno un rischio reale anche a breve termine e che per questo è necessario usarli solo a fronte di una reale indicazione medica» conclude l'autore.
Il messaggio da portare a Casa:
Bisogna EVITARE SEMPRE di ricorrere ai farmaci come PRIMO intervento per il trattamento del mal di schiena (tutte le linee guida sono chiarissime in merito) e, nel caso, di farlo solo DOPO (seguendo scrupolosamente determinate linee guida) aver provato i trattamenti conservativi con terapia manuale, esercizio e approcci che tengano conto dei "vizi" dello stile di vita da correggere e modificare per risolvere il dolore lombare.
📖 Riferimenti:
https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6284230/