Polistudio Pegaso

Polistudio Pegaso Fondato a Modena nel 1993 da Sauro Bellei e Soci, si occupa di Fisiokinesiterapia e Riabilitazione.

Nel post precedente abbiamo parlato di cosa sono i dischi intervertebrali. Oggi vediamo cosa succede quando si danneggia...
10/11/2025

Nel post precedente abbiamo parlato di cosa sono i dischi intervertebrali.
Oggi vediamo cosa succede quando si danneggiano.

👉 DISCO NORMALE
Sano, idratato, elastico.
Ammortizza perfettamente i carichi senza limitazioni o dolore.

👉 DISCO DISIDRATATO
Perde acqua, diventa meno elastico. Non è danneggiato ma perde efficienza. Può causare rigidità.

👉 DISCO DEGENERATO
Si assottiglia, perde altezza, l'anello sviluppa microfratture.
Dolore locale, rigidità, limitazione nei movimenti.
Processo naturale legato all'età.

👉 DISCO PROTRUSO (PROTRUSIONE)
L'anello è danneggiato ma integro.
Il nucleo spinge creando un rigonfiamento.
Può comprimere leggermente i nervi causando dolore e formicolii.

👉 DISCO ERNIATO (ERNIA)
L'anello si rompe, il nucleo fuoriesce e può comprimere le radici nervose. Sciatalgie, cervicobrachialgie, dolori irradiati, perdita di forza.

👉 DISCO ASSOTTIGLIATO
Ha perso così tanto volume che le vertebre sono vicinissime.
Dolore cronico, limitazione importante, possibili compressioni nervose.

La buona notizia? Non tutte le discopatie fanno male.🥳
Molte persone hanno protrusioni o ernie asintomatiche.
Il problema è come il corpo reagisce: infiammazione, contratture, compensi posturali.

In fisioterapia lavoriamo su questi aspetti.
Riduciamo l'infiammazione, miglioriamo la mobilità vertebrale, rinforziamo la muscolatura, insegniamo posture corrette.
Lavoriamo sulla decompressione e mobilità nervosa.

L'obiettivo non è "riparare" il disco, ma ridurre il dolore, recuperare funzione, evitare peggioramenti.

Se avete una diagnosi di discopatia, non disperate.
Molte si gestiscono benissimo con un approccio conservativo.

Il disco danneggiato può convivere con voi senza rovinarvi la vita. 🤗

I DISCHI INTERVERTEBRALI: gli ammortizzatori della nostra schienaQuando parliamo di mal di schiena, spesso sentiamo parl...
07/11/2025

I DISCHI INTERVERTEBRALI:
gli ammortizzatori della nostra schiena

Quando parliamo di mal di schiena, spesso sentiamo parlare di DISCHI.
Ma sappiamo davvero cosa sono e perché sono così importanti? 🤔

I dischi intervertebrali sono strutture fibrocartilaginee che si trovano tra una vertebra e l'altra.
Ne abbiamo 23 in totale lungo la colonna.
Sono composti da due parti: un NUCLEO POLPOSO centrale, gelatinoso e ricco d'acqua, e un ANELLO FIBROSO esterno, fatto di strati concentrici di fibre resistenti.
Immaginiamoli come cuscini sofisticati posizionati tra le vertebre.

👉 La loro funzione è fondamentale:
- ammortizzano i carichi durante i movimenti,
- distribuiscono le pressioni sulla colonna,
- permettono la mobilità tra le vertebre in flessione, estensione, rotazione e inclinazione laterale.

Sono i veri AMMORTIZZATORI del nostro corpo. Quando camminiamo, corriamo, saltiamo, solleviamo pesi, sono loro che assorbono gli shock e proteggono le vertebre.

☝️🤓 I dischi hanno anche un'altra caratteristica importante: sono avascolari, cioè non hanno vasi sanguigni propri.
Si nutrono per diffusione attraverso il movimento.
Ecco perché stare fermi troppo a lungo non fa bene alla schiena.
I dischi hanno bisogno che ci muoviamo per mantenersi sani e idratati. 🧟‍♂️

☀️ Durante la giornata, con il carico e la gravità, i dischi si comprimono leggermente e perdono acqua.
🌜 La sera siamo letteralmente qualche millimetro più bassi rispetto al mattino. Durante la notte, quando siamo sdraiati, i dischi si reidratano e recuperano volume.

Sono strutture incredibili che lavorano silenziosamente ogni giorno per permetterci di muoverci! 🫶
Quando stanno bene, non ce ne accorgiamo nemmeno.
Quando iniziano ad avere problemi, ce lo fanno sapere eccome.

Nel prossimo post parleremo di cosa succede quando i dischi si danneggiano: protrusioni, ernie e discopatie.

Per ora, ricordiamoci di trattarli bene. Movimento regolare, posture corrette, carichi equilibrati.
I nostri dischi ci sostengono ogni giorno.

IL SISTEMA NERVOSO: la rete che controlla tuttoQuando pensiamo al corpo, pensiamo a muscoli, ossa, articolazioni.Ma c'è ...
03/11/2025

IL SISTEMA NERVOSO: la rete che controlla tutto
Quando pensiamo al corpo, pensiamo a muscoli, ossa, articolazioni.
Ma c'è un sistema che comanda tutto: il sistema nervoso.

☝️🤓 È una rete di comunicazione incredibilmente complessa che parte dal CERVELLO, scende lungo il MIDOLLO SPINALE e si ramifica in ogni angolo del corpo attraverso i NERVI PERIFERICI.

Ogni movimento, ogni sensazione, ogni funzione automatica passa da qui.
Quando ci muoviamo, è il sistema nervoso che invia il comando ai muscoli. Quando sentiamo dolore, è lui che porta l'informazione al cervello.
Quando respiriamo, digeriamo, il nostro cuore batte, è sempre lui che coordina tutto in automatico.

Ma cosa succede quando questa rete viene compressa o irritata? 🤔

❗️Una vertebra che si sposta, un'ernia che comprime una radice nervosa, una postura scorretta che tira sui nervi, tensioni muscolari che intrappolano i nervi periferici: il risultato sono formicolii, intorpidimenti, dolori che si irradiano, perdita di forza, alterazioni della sensibilità.
Quando un nervo resta intrappolato, tutto il sistema ne risente.

Il tunnel carpale, la sciatalgia, la cervicobrachialgia, il neuroma di Morton: sono tutti problemi in cui il nervo viene compresso o irritato.

💪 In fisioterapia lavoriamo molto su questo.
Non solo sui muscoli o sulle articolazioni, ma anche sulla mobilità del sistema nervoso.
Esistono tecniche specifiche di mobilizzazione neurale che aiutano i nervi a scorrere meglio nei loro canali, riducendo tensioni e sintomi.

Il sistema nervoso non è solo quello che ti fa muovere.
È quello che ti fa sentire vivo, presente, funzionante.
Prendersene cura significa prendersi cura della propria salute a 360 gradi.

Hai formicolii, intorpidimenti, dolori che si irradiano lungo braccia o gambe? Forse è il momento di guardare oltre il sintomo e capire cosa sta succedendo al sistema nervoso.

Text Neck: quando il cellulare ti piega!Guarda l'immagine. Riconosci la posizione di sinistra? Probabilmente è quella in...
31/10/2025

Text Neck: quando il cellulare ti piega!

Guarda l'immagine.
Riconosci la posizione di sinistra? Probabilmente è quella in cui ti trovi ora mentre leggi questo post.

Testa in avanti, spalle curve, sguardo fisso sullo schermo.
Benvenuto nel club del "text neck", la postura che sta riscrivendo la nostra colonna vertebrale.

La tua testa pesa 5-6 kg.
Quando è allineata, la colonna la sostiene senza sforzo.
Ma quando si sposta in avanti di pochi centimetri per guardare il cellulare, quel peso può arrivare a percepirsi come 15-20 kg sui muscoli del collo.

E non si ferma lì!
La TESTA in avanti trascina le SPALLE verso l'interno, il DORSO si incurva (ipercifosi), il torace si chiude comprimendo il diaframma.
Il BACINO compensa inclinandosi, la lombare perde la sua curva naturale.
È una reazione a catena che coinvolge tutta la colonna.

Le conseguenze?
Cervicale rigida, dorso curvo, mal di testa, spalle contratte, respiro corto, dolori lombari, stanchezza cronica.
E no, non è solo "stanchezza da lavoro".

Cosa puoi fare subito:
📱 Porta il telefono all'altezza degli occhi, non la testa all'altezza del telefono
💪 Ogni 20 minuti, allunga il collo all'indietro guardando in alto
🧘 Immagina un filo che tira la tua testa verso l'alto
📏 Controlla l'altezza del tuo schermo al computer
⏸️ Fai pause attive: alzati, muoviti, respira

La postura non mente.
Racconta come passi le tue giornate, quanto tempo passi piegato su uno schermo, quanto poco ascolti i segnali del tuo corpo.
Se hai cervicale tesa, mal di testa frequenti o spalle sempre contratte, forse è il momento di lavorare sulla postura.
Prima che diventi cronica.
Il tuo collo ti ringrazierà 📲➡️📱

La colonna vertebrale è una struttura complessa e sofisticata che rappresenta l'asse portante del nostro corpo. Composta...
27/10/2025

La colonna vertebrale è una struttura complessa e sofisticata che rappresenta l'asse portante del nostro corpo. Composta da 33-34 vertebre sovrapposte, si estende dalla base del cranio fino al bacino, garantendo sostegno, mobilità e protezione per il midollo spinale.

Le vertebre sono suddivise in cinque regioni: 7 cervicali nella zona del collo, 12 toraciche che si articolano con le coste, 5 lombari nella parte bassa della schiena, 5 sacrali fuse tra loro a formare il sacro, e 4-5 coccigee che costituiscono il coccige.
Ogni regione ha caratteristiche anatomiche specifiche che riflettono le diverse funzioni biomeccaniche.

Tra una vertebra e l'altra si trovano i dischi intervertebrali, strutture fibrocartilaginee che fungono da ammortizzatori naturali, assorbendo gli impatti e permettendo i movimenti della colonna.
Questi dischi sono formati da un nucleo polposo centrale e da un anello fibroso esterno.

La colonna non è dritta, ma presenta 4 curve fisiologiche sul piano sagittale, visibili quindi in visione laterale: lordosi cervicale e lombare, cifosi toracica e sacrale.
Queste curve non sono difetti, ma adattamenti evolutivi che distribuiscono meglio i carichi e aumentano la resistenza della colonna fino a 17 volte rispetto a una struttura rettilinea.

Dal midollo spinale protetto all'interno del canale vertebrale emergono 31 paia di nervi spinali che innervano tutto il corpo.
Una curiosità sorprendente: la colonna vertebrale contiene circa un quarto di tutta la lunghezza del corpo umano e può sopportare carichi che raggiungono diverse centinaia di chilogrammi quando è in perfetta salute.
Mantenere una colonna sana attraverso postura corretta, movimento regolare e rinforzo muscolare è essenziale per il benessere generale.

L'OSTEOPOROSI è una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, caratterizzata da una progressiva ridu...
23/10/2025

L'OSTEOPOROSI è una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, caratterizzata da una progressiva riduzione della densità ossea.
Le ossa diventano più fragili e porose, aumentando significativamente il rischio di fratture anche in seguito a traumi minori o movimenti quotidiani.

☝️🤓 Questa patologia si sviluppa quando il delicato equilibrio tra formazione e riassorbimento del tessuto osseo viene compromesso.
Gli osteoclasti, le cellule che degradano l'osso vecchio, lavorano più velocemente degli osteoblasti, responsabili della formazione di nuovo tessuto.
Il risultato è una perdita netta di massa ossea che avviene in modo silenzioso, spesso senza sintomi evidenti fino alla prima frattura.

Prima di arrivare all'osteoporosi vera e propria, spesso si attraversa una fase chiamata OSTEOPENIA, una condizione intermedia di ridotta densità ossea.

👉 La DIAGNOSI si basa sul T-score della densitometria ossea:
valori tra -1 e -2.5 indicano osteopenia, mentre valori inferiori a -2.5 confermano l'osteoporosi.
Riconoscere l'osteopenia permette di intervenire precocemente e rallentare la progressione verso forme più gravi!
Le zone più colpite sono vertebre, femore e polso. Dopo i cinquant'anni, il rischio aumenta considerevolmente, soprattutto nelle donne in menopausa a causa del calo degli estrogeni.

La PREVENZIONE è fondamentale: un'alimentazione ricca di calcio e vitamina D, attività fisica regolare con carico gravitazionale e controlli periodici della densità ossea possono fare la differenza.

💪 La FISIOTERAPIA gioca un ruolo cruciale sia nella prevenzione che nella gestione dell'osteoporosi.
Attraverso programmi di esercizi mirati, aiuta a mantenere la forza muscolare, migliorare l'equilibrio e ridurre il rischio di cadute.

Prendersi cura della salute ossea è un investimento per il futuro 🤗

Le OSSA non sono strutture inerti come spesso si pensa, ma tessuti dinamici in continuo rinnovamento. Il tessuto osseo r...
20/10/2025

Le OSSA non sono strutture inerti come spesso si pensa, ma tessuti dinamici in continuo rinnovamento.
Il tessuto osseo rappresenta uno degli esempi più affascinanti di ingegneria biologica, combinando RESISTENZA meccanica e LEGGEREZZA in un equilibrio perfetto.

🦴 La sua struttura è composta da una matrice mineralizzata di cristalli di idrossiapatite e fibre di collagene.
Questa combinazione conferisce alle ossa sia durezza che flessibilità.
A parità di peso, il tessuto osseo è addirittura più resistente dell'acciaio.

👉 Tre tipi di cellule specializzate orchestrano la sua vita:
- gli OSTEOBLASTI sintetizzano nuova matrice ossea,
- gli OSTEOCITI mantengono il tessuto e fungono da sensori meccanici, mentre
- gli OSTEOCLASTI riassorbono il tessuto vecchio o danneggiato.

Il nostro scheletro si rinnova completamente ogni dieci anni attraverso il rimodellamento osseo.
Questo equilibrio dinamico permette alle ossa di adattarsi alle sollecitazioni quotidiane e riparare microdanni strutturali. 🧟‍♂️

❗️Oltre al sostegno meccanico, il tessuto osseo è il principale deposito di calcio e fosforo e ospita il midollo osseo, dove vengono prodotte le cellule del sangue.

☝️🤓 CURIOSITÀ
Un dettaglio sorprendente: il femore può sopportare fino a una tonnellata di peso prima di fratturarsi, mentre l'osso più piccolo del corpo, la staffa nell'orecchio, misura appena tre millimetri!

E voi? Lo sapevate?

METATARSALGIA Senti dolore alla base delle dita del piede quando cammini? Come se avessi dei chiodi sotto l'avampiede? I...
17/10/2025

METATARSALGIA
Senti dolore alla base delle dita del piede quando cammini?
Come se avessi dei chiodi sotto l'avampiede?
Il dolore peggiora stando in piedi o con scarpe con tacco?

☝️🤓 Benvenuto nella METATARSALGIA, l'infiammazione della zona metatarsale che ti fa rimpiangere ogni passo.

Il dolore può essere bruciante, acuto o sordo, concentrato sotto le teste metatarsali.
A volte si accompagna a calli o duroni proprio in quella zona.

LE CAUSE?
Scarpe inadeguate,
tacchi alti,
sovrappeso,
sport ad alto impatto,
alterazioni dell'appoggio plantare,
dita a martello.

Cosa può fare la FISIOTERAPIA?
Possiamo fare molto!

➡️ Terapie manuali per ridurre l'infiammazione,
➡️ mobilizzazioni articolari per migliorare la biomeccanica del piede,
➡️ esercizi di rinforzo muscolare.
➡️ Lavoriamo sulla correzione dell'appoggio plantare e sulla distribuzione del carico.
➡️ Spesso associamo plantari specifici che scaricano le zone sovraccaricate.

Fondamentale cambiare le abitudini: scarpe comode, perdere peso se necessario, modificare gesti sportivi scorretti.

La buona notizia? Con il giusto approccio si risolve bene e senza bisturi 💪

MORBO DI LEDDERHOSE Senti dei noduli duri sotto la pianta del piede? Dolore quando cammini scalzo o con la pressione? La...
15/10/2025

MORBO DI LEDDERHOSE

Senti dei noduli duri sotto la pianta del piede?
Dolore quando cammini scalzo o con la pressione?
La fascia plantare sembra ispessita e rigida?

☝️🤓 Potrebbe essere il MORBO DI LEDDERHOSE, una fibromatosi plantare che forma noduli di tessuto fibroso nella fascia del piede.

Il dolore aumenta stando in piedi o camminando, i noduli possono crescere e rendere difficile l'appoggio.
Spesso colpisce entrambi i piedi.🧟‍♀️

LE CAUSE?
Predisposizione genetica, microtraumi ripetuti, alcune patologie metaboliche. Non è una cosa comune, ma chi ce l'ha sa quanto può essere invalidante.

Cosa può fare la FISIOTERAPIA?
Nelle fasi iniziali possiamo rallentare la progressione!
Terapie manuali per mantenere elasticità dei tessuti, mobilizzazioni per evitare rigidità, esercizi di stretching specifici.

Lavoriamo anche sulla biomeccanica del piede per ridurre il sovraccarico e il dolore.
A volte associamo plantari su misura per distribuire meglio il carico.

L'importante è agire presto e con costanza.
Nei casi avanzati la chirurgia può essere necessaria, ma l'approccio conservativo può fare molto.

Se noti noduli sotto il piede, non aspettare 👣

NEUROMA DI MORTONSenti una sensazione di bruciore o una scossa elettrica tra le dita dei piedi? Come se camminassi su un...
08/10/2025

NEUROMA DI MORTON

Senti una sensazione di bruciore o una scossa elettrica tra le dita dei piedi? Come se camminassi su un sassolino che non c'è?
Le dita si intorpidiscono e devi toglierti le scarpe per trovare sollievo?

☝️🤓 Potrebbe essere il NEUROMA DI MORTON, un ispessimento del nervo che passa tra le teste metatarsali, solitamente tra il terzo e quarto dito.

Il dolore può essere lancinante, soprattutto con scarpe strette o tacchi alti. A volte si irradia verso le dita, altre volte resta localizzato nell'avampiede.
E più si cammina, peggio è.

LE CAUSE?
Scarpe inadeguate, appoggio del piede scorretto, sovraccarico dell'avampiede, piede piatto o cavo.

👉 Cosa può fare la FISIOTERAPIA?
L'approccio conservativo funziona, soprattutto nelle fasi iniziali.
Lavoriamo sulla MOBILITÀ ARTICOLARE del piede per ridurre la compressione sul nervo, usiamo terapie manuali per rilassare i tessuti circostanti e insegniamo esercizi per rinforzare la muscolatura intrinseca del piede.

Fondamentale è CORREGGERE L'APPOGGIO plantare e modificare le abitudini:
cambiare tipo di scarpe,
perdere peso se necessario,
evitare attività ad alto impatto.

A volte associamo plantari specifici che redistribuiscono il carico e riducono la pressione sul nervo.

L'OBBIETTIVO?
Ridurre l'infiammazione, migliorare la biomeccanica del piede e evitare che il problema peggiori fino a rendere necessario l'intervento chirurgico.

Non ignorare quel "sassolino invisibile".
Il tuo piede sta chiedendo aiuto 👣

Le CISTI SINOVIALI sono piccole sacche piene di liquido che si formano vicino alle articolazioni o ai tendini. ☝️🤓 Si pr...
05/10/2025

Le CISTI SINOVIALI sono piccole sacche piene di liquido che si formano vicino alle articolazioni o ai tendini.

☝️🤓 Si presentano come rigonfiamenti morbidi e arrotondati, più comuni sul polso ma possibili anche su mani, piedi e ginocchia.
Si sviluppano quando il liquido articolare fuoriesce dalla capsula che riveste l'articolazione, creando una raccolta.

➡️ Le CAUSE non sono sempre chiare, ma spesso compaiono dopo movimenti ripetitivi o piccoli traumi.

Nella maggior parte dei casi non sono dolorose, ma possono dare fastidio se comprimono nervi o limitano il movimento.
Alcune scompaiono spontaneamente, altre rimangono stabili nel tempo.

In FISIOTERAPIA possiamo
✔️ lavorare sulla mobilità articolare,
✔️ ridurre l'infiammazione con terapie manuali e strumentali, e
✔️ rinforzare la muscolatura per stabilizzare l'articolazione.

Dopo un eventuale intervento chirurgico, la riabilitazione aiuta a recuperare forza e funzionalità.

Il trattamento medico dipende dai sintomi e può includere l'osservazione, l'aspirazione del liquido o la rimozione chirurgica nei casi più problematici.

Indirizzo

Via Bazzini, 241/B
Modena
41126

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Telefono

+393494503750

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