09/08/2025
Da leggere con attenzione per avere informazioni che provengono da studi scientifici ,correlate da numeri e non da chiacchiere.
Per informarsi dalle fonti giuste.
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Buona lettura!
Il legame tra ormonale e insorgenza di mammario in under 55 è stato valutato per la prima volta in un’ampia analisi prospettica
Lo studio del Premenopausal Breast Cancer Collaborative Group, pubblicato su The Lancet Oncology, ha preso in esame dati di 459 476 donne di età t 16–54, da 10–13 coorti internazionali, con 7,8 anni di follow up mediano fino ai 55 anni.
L’incidenza di carcinoma mammario giovane (diagnosi < 55 anni) è risultata del 2 % (8.455 casi). Il 15 % delle partecipanti riferiva uso di terapia ormonale: 6 % combinata estrogeni + progestinico (EP HT) e 5 % solo estrogeni (E HT). Il rischio cumulativo a 55 anni è stato del 4,1 % tra le non utilizzatrici.
Il lavoro della Premenopausal Breast Cancer Collaborative Group stabilisce un punto chiave per la valutazione dell’HT in età fertile o perimenopausale. La distinzione tra E HT (potenzialmente protettiva) e EP HT (potenzialmente rischio-incrementante) deve portare a trattamenti personalizzati.
I rischi differenziati: dall’uso di qualsiasi terapia ormonale → nessuna associazione significativa (HR 0,96; IC 0,88–1,04); E HT (estrogeni non associati a progestinico) → HR 0,86 (IC 0,75–0,98); rischio cumulativo ridotto dello 0,5 %; EP HT → HR 1,10 (IC 0,98–1,24); maggior rischio con uso > 2 anni (HR 1,18; IC 1,01–1,38) o in donne con utero integro (HR 1,15; IC 1,02–1,31). L’uso prolungato di EP HT è associato a un aumento di rischio, specialmente per tumori triplo negativi (HR 1,50; IC 1,02–2,20) e ER negativi (HR 1,44; IC 1,11–1,88).
L’uso di E HT può essere associato a una leggera riduzione del rischio di carcinoma precoce, mentre EP HT comporta un aumento, in particolare dopo due anni di trattamento o in assenza di isterectomia o ooforectomia. L’elevato rischio con EP HT è più marcato per tumori più aggressivi.
Questi risultati estendono evidenze note in menopausa anche alle donne più giovani, offrendo dati utili per supportare decisioni cliniche personalizzate. È ora fondamentale bilanciare benefici sintomatici con potenziali rischi a breve termine, soprattutto in presenza di utero intatto e uso prolungato di EP HT
Rimane da approfondire la dimensione biologica dei sottotipi aggressivi associati a EP HT e sviluppare modelli predittivi per identificare le pazienti a rischio.
https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(25)00211-6/abstract