
04/05/2025
Voglio ricordarti così… tu potevi tutto, la tua semplicità e simpatia erano travolgenti, e chiunque ti seguiva. Ricordo ancora quando cambiavo turno e la gente mi chiedeva “come mai non c’è quello che canta?!”. Ti devo tanto, tantissimo, anche se per poco tempo, parte di quello che sono come persona e terapista passa da te, ti ho sempre ritenuto un padre “adottivo” nel mio lavoro, anche se spesso eri tu a dire che imparavi da me, con grande umiltà, ma intanto ci insegnavi ad essere persone buone. Grazie amico mio, mi sei sempre mancato in questi anni, adesso mi mancherai ancora di più! Ti abbraccio!