12/11/2025
Sperando che si faccia un passo indietro anche per la scuola primaria. Chi lavora o vive con bambini sa quanto la tematica dei cambiamenti corporei, propri e dei coetanei o compagni più grandi di scuola o sport, diventi il centro di domande curiose e interessate a partire dai 9 anni. La scuola, arrivando a tutti indistintamente dal livello socio-culturale, potrebbe così ri-avere il grande compito di accompagnare a dare risposte chiare, magari esaustive, aprire riflessioni sul rispetto di sé e degli altri, lavorando in un' ottica di prevenzione del disagio affettivo.
Educazione all’affettività nelle scuole: un passo nella giusta direzione.
La decisione di ritirare l’emendamento che limitava l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole medie rappresenta un segnale importante di attenzione verso il benessere psicologico e relazionale delle nuove generazioni.
Come avevamo sottolineato nella lettera inviata al Ministro Valditara, la scuola è il luogo dove si costruiscono consapevolezza, rispetto e capacità di riconoscere le proprie emozioni.
Un’educazione sessuale e affettiva fondata su basi scientifiche, condotta da professionisti competenti e in dialogo con le famiglie, è una tutela per i più giovani e un investimento per la società.
Accompagnare bambine, bambini e adolescenti nella crescita emotiva e relazionale significa proteggerli, non esporli.
È una responsabilità condivisa, che oggi trova un terreno più favorevole per essere realizzata.