Bioenergetica Modena - Psicoterapeuta Barbara Banella

Bioenergetica Modena - Psicoterapeuta Barbara Banella Integrazione Mente/Corpo, Evoluzione personale, Psicoterapia, Psicologia dello Sport Noi siamo i nostri pensieri, emozioni, sensazioni, impulsi ed azioni.

L' Analisi Bioenergetica è un metodo di PSICOTERAPIA riconosciuto ufficialmente in Italia ai sensi della Legge 56/89, da non confondere con pratiche utilizzate in ambiti e modi molto disparati, che nulla hanno però a che fare con questa metodologia. L'Analisi Bioenergetica si basa sulla combinazione di psicoterapia verbale e corporea. Il concetto di integrazione è basato sul fatto che mente e corpo formano un'unità. Il metodo operativo comprende una serie di tecniche utilizzabili nella psicoterapia, tali da consentire un approccio profondo e completo alla persona. Le sedute in Analisi Bioenergetica coinvolgono sia il versante psichico che quello corporeo: i temi che di volta in volta possono emergere, infatti, vengono affrontati utilizzando sia il canale che, partendo dal piano mentale ed affettivo conduce al coinvolgimento corporeo, sia quello che partendo dalla respirazione, dal movimento e dall'espressione corporea permette l'affiorare di vissuti emotivi inconsci consentendone quindi il recupero e l'elaborazione a livello mentale ed affettivo. In entrambi i casi il processo regressivo e il successivo processo di consapevolizzazione, vengono stimolati e favoriti proprio dal coinvolgimento unitario dell'organismo ( livelli psichico-emozionale-corporeo)

"Chi sono io?” Chiese un giovane ad un maestro di spiritualità.“Te lo spiego con una piccola storia” rispose il saggio.U...
22/10/2025

"Chi sono io?” Chiese un giovane ad un maestro di spiritualità.
“Te lo spiego con una piccola storia” rispose il saggio.
Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto si videro sulla linea dell’orizzonte due persone che si abbracciavano.
“Sono un papà e una mamma”, pensò una bambina innocente.
“Sono due amanti”, pensò un uomo dal cuore torbido.
“Sono due amici che s’incontrano dopo molti anni”, pensò un uomo solo.
“Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare”, pensò un uomo avido di denaro.
“E’ un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra”, pensò una donna dall’anima tenera.
“E’ una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio”, pensò un uomo addolorato per la morte di una figlia.
“Sono due innamorati”, pensò una ragazza che sognava l’amore.
“Sono due uomini che lottano all’ultimo sangue”, pensò un assassino.
“Chissà perché si abbracciano”, pensò un uomo dal cuore arido.
“Che bello vedere due persone che si abbracciano”, pensò un uomo di Dio.
“Ogni pensiero”, concluse il maestro, ” rivela a te stesso quello che sei.

"In molte terapie si praticano tecniche simili a questa per - così dicono - trasformare sentimenti negativi in positivi....
20/10/2025

"In molte terapie si praticano tecniche simili a questa per - così dicono - trasformare sentimenti negativi in positivi. Ma questa manipolazione serve per lo più a rafforzare la negazione che il paziente ha usato fino ad allora quale strumento per sottrarsi al dolore provocato dalla verità (suggerita dalle emozioni autentiche). Il successo di tali metodi può pertanto essere solo di breve durata ed è molto problematico, in quanto l'emozione negativa originaria è un segnale importante del corpo. Se tale messaggio rimane ignorato, il corpo deve inviarne altri per essere ascoltato."

Condivido ampiamente questo pensiero della Dott.ssa Petrucci e aggiungo:
attenzione ai numerosi falsi guru e profeti del pensiero positivo che si trovano in giro e che vi vogliono vendere la felicità nel giro di una serata o di pochi giorni. Non è la spettacolarizzazione delle emozioni la risposta al reale ritrovamento ed espressione del proprio sé autentico e alla capacità di Ben-Essere al e nel mondo.
Un respiro e buona vita! :)

14/10/2025

"Perché ciò che si salverà non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo."
_Alessandro Baricco_

"Vedo tanti giovani uomini e tante giovani donne ripiegati su loro stessi. Infilati nel loro stesso smartphone.Non è sol...
08/10/2025

"Vedo tanti giovani uomini e tante giovani donne ripiegati su loro stessi. Infilati nel loro stesso smartphone.
Non è solo una questione di sport, di sane abitudine, di stile di vita o di impegno.
Qui si tratta di giovani uomini e donne che si stanno rinchiudendo in sé.
La parte più concreta, corporea, materiale del nostro essere, fa sempre più fatica ad emergere.
Leggevo che molti degli incontri oggi avvengono tramite i social, e io, di questo, davvero li ringrazio.
Ma il vero incontro d’anima è quello che include in modo forte, importante e deciso il nostro essere umani, in carne ed ossa.
Ci stiamo implodendo. Ci stiamo accartocciando.
Questo è ciò che accade.
I traumi e le ferite, antiche o attuali, che spesso seguono la stessa linea di quelle infantili, dettano la strada, dettano la regola.
E oggi sembra che il mondo, la spinta economica e politica, ci inviti sempre di più a isolarci.
A stare soli. A non incontrarci.
Non c’è più bisogno di andare a fare la spesa al supermercato o nel negozietto sotto casa, perché tutto arriva con un clic.
Dopo il 2019, tanto del lavoro si è spostato su questi mezzi tecnologici
(proprio come quello che sto usando io ora.)
E allora occorre usare intelligenza e sensibilità.
È come trovarsi nel mare davanti a un’onda grande
puoi decidere di farti travolgere o di cavalcarla.
Ecco, così dobbiamo fare anche con il nostro corpo.
Tira su le spalle. Aprile.
Vivi.
Te lo dice Lowen non io. (Oddio sì certo anche io, ma ha iniziato lui)
Bilancia la tua struttura corpo-mente affinché possa appoggiarsi, in modo armonioso, sull’energia maschile e su quella femminile.
Così Come fai (o dovresti) con i tuoi piedi
destro e sinistro, in equilibrio.
Il sostegno delle ginocchia (la famiglia di origine)
il radicamento, e poi il bacino (la parte più erotica/creativa) ovunque bloccato!
Tutto questo va avanti da secoli. Lo so
e negli ultimi quindici anni è persino aumentato.
Ma è vero anche che stiamo riscoprendo tecniche antiche, che riaffiorano grazie a fratelli e sorelle portatori di movimento, di spirale, di respiro, di sblocco dell’articolazione dell’anca e della zona lombare.
Il nostro corpo è fatto per il movimento, non per il divano, Netflix e la staticità.
E quando torniamo a muoverci, tutto viene shakerato, le polveri si sollevano, e con esse riemerge la meraviglia che siamo.
E allora io ti invito:
al movimento,
a tirare su lo sguardo, ad abbracciare
a radicarti,
a non scollegarti dall’universo.
In modo fisico quindi esci, invita, chiama, resta, accetta, chiacchiera, conosci, gioca, balla, fai l’amore, vivi.
Poi, poi penseremo alla parte animica.
Che nel frattempo è lì, e ci chiede proprio questo
di stare nel corpo, ogni giorno, con un occhio di riguardo all’armonia della nostra anima.
Che desidera solo camminare sui nostri passi.
Apri le spalle. Respira.
Sei un’opera divina."
_A. Catanzaro_

05/10/2025

"Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera, capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre e soltanto al gesto che viene dopo".
Di nuovo s'interruppe per riflettere, prima di aggiungere : " Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere".
E poi, dopo una nuova lunga pausa, proseguì : "E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come ... e non si è senza respiro."
_M. Ende_

Quanta energia viene usata per trattenere? A livello corporeo quando tratteniamo i muscoli sono tesi, contratti e rigidi...
04/10/2025

Quanta energia viene usata per trattenere? A livello corporeo quando tratteniamo i muscoli sono tesi, contratti e rigidi. Il movimento è bloccato e il respiro poco profondo. Senza giudicare proviamo ad ascoltare il nostro corpo e a percepire queste tensioni che parlano di noi. Solo sentendole si possono poi padroneggiare e lasciare andare.

"Nell'analisi si tende a far sì che il paziente volga verso sé il dito che egli punta di preferenza contro gli altri, ma...
03/10/2025

"Nell'analisi si tende a far sì che il paziente volga verso sé il dito che egli punta di preferenza contro gli altri, ma non con l'intenzione di colpevolizzarlo, bensì per consentirgli di percorrere una via interiore in grado di offrirgli una visione diversa da quella iniziale dell'analisi.
Allora si viveva la vita esterna come persecutrice, in seguito essa assume una sua dignità, "esterna" al nostro essere, e, in questo modo, apprendiamo a intrattenere rapporti con l'altro come tale, senza più pretendere che comprenda il fondo della nostra anima."
_Aldo Carotenuto_

(Art by Magritte)

“Non puoi evitare di trascorrere un solo giorno senza avere un impatto sul mondo intorno a te. Le tue azioni possono far...
02/10/2025

“Non puoi evitare di trascorrere un solo giorno senza avere un impatto sul mondo intorno a te. Le tue azioni possono fare la differenza e perciò devi decidere quale tipo di differenza vuoi rappresentare”.
Grazie Jane Goodall ❤️

"Nell'amore astratto per l'umanità quasi sempre si finisce per amare solo se stessi". (Fëdor Dostoevskij, L'idiota)E all...
29/09/2025

"Nell'amore astratto per l'umanità quasi sempre si finisce per amare solo se stessi". (Fëdor Dostoevskij, L'idiota)
E allora ricordiamo che se le parole contano, i gesti ancora di più, perché rappresentano l'amore concreto -non astratto- presente ed attento a ciò che è reale, ben diverso da quello ideale e prettamente mentale.
Lo "stare accanto" come ce lo descrive poeticamente Andrew Faber ♥️

Accanto è un posto che spaventa.
Che mette in fuga le persone.
Anche quelle che giuravano di non perdersi.
Anche quelle che promettevano di esserci.
Sempre e comunque.
“Perché di me ti puoi fidare” dicevano.
Poi, al primo accenno di tempesta
non c’erano già più.
Perché spaventa essere chiari.
Fare promesse per poi mantenerle.
Essere onesti e parlare a bassa voce negli occhi.

Accanto è un posto che ogni giorno si conquista.
Perché a dividersi i successi, sono capaci tutti.
Ma le sconfitte no, quelle son pesanti
e non le vuole mai nessuno.
Per questo ti dico: fai attenzione
a chi dovrà passare in quello spazio.
E’ il più prezioso che possiedi.
Ricordatelo sempre.
Lì ci sei tu per ciò che sei realmente.
Senza poter mentire.
Senza poterti difendere.

Accanto è un posto in cui si rischia di farsi male.
Di partire senza avere nessuna certezza di tornare.
Dove si sta perché si vuole stare.
Dove si resta perché il cuore ce lo chiede.
Dove si mettono da parte i giudizi.
E nonostante la paura si va avanti.
E si cresce insieme.

Sono tante le persone speciali che incontriamo.
Quelle a cui chiediamo di abbacciarci
senza parlare.
Ma poche, forse una soltanto
è quella persona lì
a cui chiediamo
senza il timore di sbagliare
di restarci accanto.

25/09/2025

Buona giornata con ~Il Saggio dello Sport~ 🙏

Il disfattismo è contagioso. Lo vediamo bene oggi, in un’epoca in cui dilaga. Siamo pessimisti verso il futuro, verso l’idea che le cose possano davvero cambiare. E allora ci arrendiamo al dato di fatto. Ci lasciamo trascinare dagli eventi, restando con le mani in mano. Perché, tanto, opporre resistenza “non servirebbe a nulla”.
Capisco quanto sia facile cadere in questa trappola. Perché il disfattismo si attacca, si respira, si diffonde. E in una società disfattista, è difficile non diventare disfattisti a nostra volta.
Il problema, però, è che il disfattismo non cambia nulla. Perché magari, anche agendo, non cambierà niente. Ma almeno, agendo, ci apriamo alla possibilità del cambiamento. Possibilità che, invece, il disfattismo chiude in partenza.
In un certo senso, il disfattismo si autoalimenta: uno si convince che tanto è inutile, e allora non fa nulla, e allora non cambia nulla e allora si convince che aveva ragione a pensare che era inutile.
C’è un luogo che ancora resiste al disfattismo: lo sport.
Infatti, sul campo o in palestra non trovi gente rassegnata. Al contrario, trovi gente che ci prova, che si allena, che cerca di cambiare. Si tratta di un ambiente incoraggiante, dove a chi si mette in gioco non si dice “Ma chi te lo fa fare?”, ma “Dai che ce la fai!”.
Anche quando è difficile, lo sport ci insegna che vale la pena scendere in campo, perché è sempre meglio rimboccarsi le maniche che piangersi addosso.
In questo modo, si coltiva l’ottimismo: diffondendolo con atti d’impegno rivolti al futuro. Perché anche l’ottimismo, proprio come il disfattismo, è contagioso.
La differenza è questa: il disfattismo si nutre di inazione, l’ottimismo di azione. ❤️

"Non sempre il passato bussa alla porta con immagini nitide.A volte ritorna sotto forma di una chiusura improvvisa.Di un...
19/09/2025

"Non sempre il passato bussa alla porta con immagini nitide.
A volte ritorna sotto forma di una chiusura improvvisa.
Di una rabbia che sembra esagerata, anche a te.
Di un corpo che si irrigidisce, senza che tu capisca perché.
Di una paura che arriva, pur non essendoci nessun pericolo.
Non sono capricci.
Non sei sbagliato.
Non stai esagerando.
Il trauma non è solo ciò che è accaduto.
È soprattutto ciò che è rimasto incastrato nel corpo, nelle reazioni automatiche, nelle risposte di sopravvivenza che continuano ad attivarsi anche quando oggi sei al sicuro.
E allora non serve sforzarsi di “capire tutto” razionalmente.
Spesso il sollievo non arriva cercando risposte nella mente, ma imparando a riconoscere, ascoltare e accogliere ciò che il corpo sta ancora raccontando.
Guarire non è dimenticare, è creare uno spazio nuovo, in cui le reazioni non debbano più combattere da sole.
È imparare a stare con ciò che emerge, con gentilezza, nel qui e ora."
_Bessel van der Kolk_

17/09/2025

"Non abbiamo che questa virtù:
cominciare ogni giorno la vita -
davanti alla terra, sotto un cielo che tace -
attendendo un risveglio."
Buongiorno con Cesare Pavese 🙏

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