25/02/2025
I semi oleosi
Utilizzati molto nell’antichità, l’impiego dei semi oleosi a tavola è andato diminuendo nel tempo. Tuttavia, recentemente, complici anche le trasmissioni di cucina, si è assistito ad una vera e propria riscoperta di questi alimenti. Vediamo, allora, quali sono le loro caratteristiche nutrizionali e come utilizzare al meglio questi piccoli ma preziosissimi alleati del nostro benessere.
I semi oleosi sono particolarmente ricchi di importanti molecole, perché è proprio da queste piccole strutture che prendono vita le piante, anche quelle più grosse. Questi alimenti di origine vegetale sono molto ricchi di grassi e, sebbene inseriti insieme alla frutta a guscio nella categoria degli “alimenti voluttuari”, vengono considerati separatamente per via delle loro peculiari e interessanti caratteristiche nutrizionali.
Il termine “oleosi” fa comprendere che i lipidi sono i macronutrienti principalmente presenti nei semi (dal 30% al 50% circa). Tali grassi, però, prevalentemente mono e polinsaturi, sono definiti “salutari”. Particolarmente rappresentati, in alcune tipologie di semi, sono quelli del tipo omega-3, preziosi per la salute cardiovascolare.
L’abbondanza in grassi permette di ricavare da questi alimenti gli oli di semi che, se spremuti a freddo, possono sostituire, talvolta, l’olio extravergine d’oliva.
Altri nutrienti e composti presenti nei semi oleosi sono:
-proteine (dal 16% al 30% circa);
-minerali (in particolare magnesio, ferro, potassio, zinco, calcio, selenio e fosforo);
-vitamine (in particolare folati e vitamina E);
-fibra;
-fitosteroli.
La presenza di queste sostanze all’interno dei semi oleosi, li rende, se assunti regolarmente, nelle giuste quantità e nel contesto di una dieta equilibrata, degli eccellenti alleati per la nostra salute.
E voi li utilizzate con regolarità?