AMORE e Psiche - approccio integrato per la salute della persona

AMORE e Psiche - approccio integrato per la salute della persona Approccio Integrato. Massaggio terapeutico, corpo-mente-psiche Approccio integrato

Dove c’è contrazione non c’è sensazione, dove non c’è sensazione non c’è emozione. E se non si sentono le proprie emozio...
25/08/2022

Dove c’è contrazione non c’è sensazione, dove non c’è sensazione non c’è emozione. E se non si sentono le proprie emozioni, non si sa chi si è.

L’osteopatia che verrà “riconosciuta” e insegnata nelle università NON è osteopatia, ma un surrogato dell’ortopedia e fi...
22/08/2022

L’osteopatia che verrà “riconosciuta” e insegnata nelle università NON è osteopatia, ma un surrogato dell’ortopedia e fisioterapia. Un insieme di tecniche che si baseranno su principi della Medicina tradizionale e non sui principi della medicina osteopatica.

J.JEALOUS

Oggi molti indicheranno la medicina manipolativa osteopatica (OMM) come osteopatia. Per quanto l’OMM sia utile, non è osteopatia!

L’osteopatia quando era viva ci ha insegnato ad avere un senso di tutto il paziente, non impegnando le parti ma con un senso diretto del tutto. Il tutto è la minima divisione della vita. L’osteopatia è una relazione tra l’uomo, la natura e il divino. L’osteopatia professava una relazione con la natura e con Dio che aveva un significato. L’osteopatia non vedeva la natura come figlia della scienza. Vedeva la natura come un riflesso della grande amorevole saggezza del creatore. […] La pratica tradizionale è vivere i principi dell’osteopatia in se stessi. È lo sforzo di imparare dalla Natura le leggi della guarigione. È l’aumento del potere di guarigione innato nel paziente.


https://www.nicolettadecol.com/post/l-osteopatia-nelle-università-non-sarà-osteopatia

21/08/2022

La paura di sentire con intensità alcuni vissuti distrugge il sentire stesso, il cuore della nostra umanità. Perciò GUAR...
20/08/2022

La paura di sentire con intensità alcuni vissuti distrugge il sentire stesso, il cuore della nostra umanità.

Perciò GUARIRE è RECUPERARE il SENTIRE, ricominciare a vivere è percepire costruendo anziché lasciandosi distruggere.

“Cos’é la salute?”Provate a rispondervi prima di proseguire a leggere… anche perché io non ho la verità o la risposta “g...
09/08/2022

“Cos’é la salute?”

Provate a rispondervi prima di proseguire a leggere… anche perché io non ho la verità o la risposta “giusta”, posso solo offrire punti dai quali osservare la salute.

Nel corso dei miei anni di vita ho osservato la salute sotto molto prospettive. Una delle bellezze della vita è che si può cambiare e che gli eventi ci costringono a farlo.

Il fondatore dell’osteopatia (A.T.Still) ci diceva di cercare la salute… credo che pochi osteopati sappiano di “doverla” cercare, e ancora meno sappiano trovarla.
L’etimologia della parola SALUTE: deriva da salus, stessa radice di salvus “integro”.
L’osteopatia osserva la persona nella sua interezza, forse Still si riferiva anche a questo quando parlava di salute.

Nell’interezza possiamo osservare se è presente l’armonia tra le parti e comprendere quale parte “stona”, vibra diversamente rispetto all’intero di cui fa parte.

Per cui, abbiamo la prima prospettiva:
La salute è ARMONIA TRA LE PARTI IN UN INTERO.
Eh… ma quali parti?

Prendiamola facile: bambina e adulta.
La parte bambina vorrà il gelato tutti i giorni, la parte adulta è consapevole che questo porterebbe alla malattia. Quindi la salute è anche essere responsabili verso se stessi.

Prendiamo un altro esempio facile: parte mentale, emotiva, corporea, animica.
Mmmh… 😅🤔Forse non è tanto facile… ma proviamoci.
Nello stesso giorno/momento: La parte mentale potrebbe essere così tanto stanca da chiedere glucosio (dolci), il corpo potrebbe soffrire di diabete, la nostra emozione prevalente potrebbe essere tristezza (richiesta di serotonina- es. cioccolato) e la nostra anima cerca la migliore esperienza per evolvere.
La salute è armonia, quindi ignorare il corpo per soddisfare la mente non è salute, o ignorare qualsiasi parte per favorirne un’altra. Fare shopping compulsivo non è salute. Mangiare il dolce “perché me lo merito” anche se ho il diabete, non è salute. Fare l’allenamento sotto il sole a mezzogiorno, non è salute. Andare in palestra a “morire” per non pensare, non è salute.

È fondamentale capire come favorire l’armonia in noi stessi.

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https://t.me/AMOREosteopatia

  E  In più occasioni mi é successo che, dopo aver ascoltato lo sfogo e lasciato che arrivasse un po’ di quiete, alla mi...
06/08/2022

E

In più occasioni mi é successo che, dopo aver ascoltato lo sfogo e lasciato che arrivasse un po’ di quiete, alla mia domanda: “di cosa hai bisogno?”
La persona mi dica: “del massaggio profondo” oppure “del massaggio dell’anima” riferendosi all’osteopatia.
Altre volte dicono: “non so cosa fai, ma esco che ho più fiducia”
Ovviamente non é per tutti così, alcune non ritornano, per vari motivi.

Quel che a me interessa é far arrivare a SENTIRE COS’É L’OSTEOPATIA, far sentire lo spirito che si manifesta nella materia attraverso movimenti/ritmi.
Che sia sul piano anatomico/fisiologico, fluidico/elettromagnetico, energetico.

Ci sono sempre più ricerche che mostrano che il nostro corpo (attraverso la fascia) emette luce (fotoni), suoni (vibrazioni) (Bruno Bordoni), comunica attraverso più campi elettromagnetici (heartmath)

La legge del mínimo stimolo per la massima risposta (spiegata da Emilio del Giudice) ci ricorda che con un minimo tocco il sistema corpo modifica se stesso nel lungo periodo. Non è necessario agire con forza per ottenere un profondo cambiamento, per sentire che il contatto (il tocco terapeutico) tra due esseri viventi è un’opportunità per incontrare se stessi.
E dovrebbe ricordarselo chi in quel momento è in veste di terapeuta: incontra parti di sé in ogni paziente, ed è bene che se ne accorga al fine di mantenere la relazione più neutra possibile.

Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopata e massoterapista
Laureata in psicologia sociale



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L'intelligenza della Divinità è fuori discussione, la Sua legge immutabile. Su questa legge si fonda la scienza dell'Ost...
31/07/2022

L'intelligenza della Divinità è fuori discussione, la Sua legge immutabile. Su questa legge si fonda la scienza dell'Osteopatia

Durante le sessioni i clienti possono sentire il rilascio di energie emotive e quando si accede alla quiete il sistema l...
20/07/2022

Durante le sessioni i clienti possono sentire il rilascio di energie emotive e quando si accede alla quiete il sistema limbico può liberarsi dei disturbi emotivi. L'espressione esteriore del processo emozionale idealmente è una gentile e sottile trasformazione delle energie che emergono.

In alcuni ambienti è diventato normale e di moda incoraggiare i clienti a sperimentare un rilascio emozionale, o a volte è lo stesso operatore a forzare la mano. Il processo migliore è quello curativo per il paziente, non egoico del terapeuta. Per cui esprimere forti disturbi emotivi può essere curativo o può anche non esserlo. È una questione di contesto, di risorse, tempo, relazione e riguarda il fatto che le energie emotive vadano realmente verso un completamento e una risoluzione, altrimenti il terapeuta rischia di aprire porte di mostri che il paziente poi non sa gestire. Infatti, un forte processo emozionale può anche essere ri-traumatizzante poiché il sistema nervoso centrale può sperimentare il processo come risposta alla situazione
traumatica stessa. Soprattutto nel caso di traumi non risolti, ancora vivi e presenti, o in caso di dissociazioni. In questo contesto, è importante che l'operatore capisca come relazionarsi clinicamente allo shock e al trauma della persona, senza volutamente farlo riemergere e cercare di migliorare le competenze in tal senso.

18/07/2022

OSTEOPATIA E PSICOLOGIA “Madri”Chissà quante volte una madre pensa di non essere capace, di non essere adatta, di aver f...
15/07/2022

OSTEOPATIA E PSICOLOGIA

“Madri”
Chissà quante volte una madre pensa di non essere capace, di non essere adatta, di aver fatto degli sbagli.

Chissà quante volte stanca dai mille impegni, sentendosi sola nonostante le richieste di aiuto, ammette a se stessa che il meglio che sta dando non è il meglio che vorrebbe.

Chissà quante volte ammette a se stessa che così non ce la fa.

E se ognuno di noi si fermasse, tra i mille impegni che ci distolgono dall’ascolto profondo di noi stessi, forse potremmo sentire che siamo anche madri e che noi come madri, a volte, sentiamo che non riusciamo a prenderci cura nel modo adatto di noi stessi. Abbiamo una parte madre è una parte bambina. Noi come adulti abbiamo la responsabilità di prenderci cura di noi bambini, ma a volte non riusciamo a farlo.
Quindi, potrebbe essere che si ricerchi in altri la PRESA DI CURA.

È un disagio che può esprimersi attraverso emozioni, sintomi nel corpo o razionalmente. Può esprimersi cercando una terapeuta donna che ci accolga e viaggiamo di terapeuta in terapeuta, di specialsita in specialista, trovando inconsciamente solo donne in cui prevalga un atteggiamento di accoglienza materno.

Condividi se consoci qualcuno a cui potrebbe interessare e scrivo nei commenti se vuoi approfondire

Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopata e massoterapista
Laureata in psicologia sociale

https://t.me/AMOREosteopatia

L’osteopatia quando era viva ci ha insegnato ad avere un senso di tutto il paziente, non impegnando le parti ma con un s...
12/07/2022

L’osteopatia quando era viva ci ha insegnato ad avere un senso di tutto il paziente, non impegnando le parti ma con un senso diretto del tutto. Il tutto è la minima divisione della vita.

💗L’osteopatia è una relazione tra l’uomo, la natura e il divino. 💗

L’osteopatia professava una relazione con la natura e con Dio che aveva un significato. L’osteopatia non vedeva la natura come figlia della scienza. Vedeva la natura come un riflesso della grande amorevole saggezza del creatore. […]

💗La pratica tradizionale è vivere i principi dell’osteopatia in se stessi. È lo sforzo di imparare dalla Natura le leggi della guarigione. È l’aumento del potere di guarigione innato nel paziente💗

J.

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA Nº28“L’abbandono di se stessi e il tocco terapeutico”“tocco” … in questa parola sento la mag...
11/07/2022

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA Nº28
“L’abbandono di se stessi e il tocco terapeutico”

“tocco” … in questa parola sento la magia; in una sola parola percepisco il rispetto, la possibilità di un contatto armonioso ed equilibrato, l’incontro tra sé e l’altro, che inevitabilmente conduce all’incontro tra sé e sé.

Il tocco di per se stesso fa parte della terapia, perché in alcuni casi alcuni esseri viventi (cliente/paziente) si recano da un altro essere vivente (terapeuta) essendo che non sanno più percepire se stessi. Si sono smarriti tra tante vicissitudini, tra le frase dette dai genitori, tra i consigli degli amici, gli obblighi sociali, obblighi morali, da non vedere più chi sono.
Il tocco li riporta a sentire che esistono. ESISTERE-> EX SISTERE: stare fuori. E per “stare fuori” è necessario partire da un dentro.
Il tocco osteopatico offre la possibilità di percepire quel DENTRO. Un dentro in cui si trovano i vissuti, le emozioni di parti in conflitto, perché il corpo è un grande Archivio, contiene la memoria di ogni cosa e sceglie cosa far emergere.

Un tocco senza pretesa, senza comandi, senza intenzione se non quella di essere presenti e compartecipanti alla sofferenza, senza dire nulla. Solo una presenza d’amore per un altro essere vivente che sta soffrendo.
… E accade che attraverso quel magico tocco la salute, la saggezza, il Sè, (chiamiamolo come volete) si prenda spazio.
… E accade che l’essere vivente inizi a vedere chi ha dimenticato di essere.
… E accade che scopre di aver abbandonato se stesso.

Spesso la sofferenza e l’ansia sono segnali di un abbandono… spesso ci sentiamo soli perché scappando o rincorrendo gli eventi della vita abbiamo lasciato indietro, dimenticandocene, di una parte di noi.

Il tocco non necessariamente avviene con la mano… può avvenire anche attraverso il campo elettromagnetico del cuore … o su altri piani.

Vi auguro una settimana in cui possiate entrare in con-tatto con voi stessi e iniziare a trovare le parti abbandonate

Un abbraccio anime in cammino

Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopata e massoterapista
laureata in psicologia sociale

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  E   Perché è utile evitare RAGGRUPPAMEMENTI DI IDENTIFICAZIONE? Perché si crea un muro, si crea un “noi” e un “loro”, ...
09/07/2022

E

Perché è utile evitare RAGGRUPPAMEMENTI DI IDENTIFICAZIONE? Perché si crea un muro, si crea un “noi” e un “loro”, si creano conflitti intergruppi.
Se lo applichiamo nella salute, diventa pericoloso se nello svolgere un ruolo ci si identifica completamente con esso: un “noi terapeuti” e un “loro pazienti”. Rischiando di entrare nella credenza che il terapeuta non abbia bisogno di aiuto, che abbia “superpoteri” di guarigione, prendere per oro colato quel che dice, che abbia la completa responsabilità della salute del paziente, è così via.

Continuare ad osservare l’altro come un paziente soltanto, ed etichettarlo come tale, anziché vederlo principalmente come un ESSERE VIVENTE che in questa FASE DELLA SUA VITA HA BISOGNO DI UN AIUTO, porta inevitabilmente a un lieve distacco, a tenere fuori dal campo di osservazione alcuni elementi importanti, che ci ricordano che è una persona che PORTA CON SÉ ESPERIENZE E VISSUTI. E il terapeuta a sua volta.

Studi di Leyens e collaboratori (2000) hanno dimostrato che comunemente le persone attribuiscono maggiormente le caratteristiche “dell’essenza umana” ai membri appartenenti all’ingroup (gruppo di appartenenza) piuttosto che a quelli dell’outgroup. Nella dimostrazione di questo effetto di “Outgroup infra-humanization” i partecipanti attribuirono unicamente emozioni umane secondarie (affetto, ammirazione, orgoglio, nostalgia, rimorso) ai membri dell’ingroup più di quanto non lo facessero con l’outgroup. Non ci furono sostanziali differenze nelle attribuzioni per quanto riguarda le emozioni primarie o di base (gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto, sorpresa) che possiedono anche gli animali. L’infra-humanization dunque costituisce una forma di “PREGIUDIZIO EMOZIONALE”, che Leyens e colleghi teorizzano come una negazione all’outgroup dell’essenza umana.

L’empatia è un primo strumento, assieme alla compassione, per facilitare il processo terapeutico.

L’EMPATIA viene distinta in:
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RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA Nº27“La morte non toglie niente, è il nostro egocentrismo a farlo”In questa epoca della cont...
04/07/2022

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA Nº27
“La morte non toglie niente, è il nostro egocentrismo a farlo”

In questa epoca della continua ricerca di fare qualcosa abbiamo perso quel che offre l’osservazione nei momenti di ozio.
Oziando piacevolmente sulla sdraio in giardino sapendo di avere casa da pulire, In questi giorni di caldo intenso osservavo come stiano cadendo molte foglie dagli alberi; è un loro processo di difesa.
Ho osservato come siano gli alberi a lasciare andare per preservare la vita in base alla condizioni in cui si trovano… non si “ostinano” a tenere tutte le foglie a tutti i costi.
Ho osservato come le foglie lasciate sulla terra sia un RESTITUIRLE alla terra, non è un morire.
Osservavo le calendule che sbocciano qualche giorno, poi si seccano donando altri semi… restituiscono…

Il nostro antropocentrismo ci fa credere che ci sia solo la perdita nella morte, quando la natura ci mostra ogni giorno che LA VITA È UN DONO SACRO, la nostra vita contribuisce a preservere la Vita Universale, noi riceviamo per donare a nostra volta, LA NOSTRA MORTE è un RESTITUIRCI ALLA VITA UNIVERSALE.

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Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopatia e massoterapista
Laureata in psicologia sociale

“Ho detto spesso che abbiamo perso qualcosa nell’osteopatia, che il dottor Still ha cercato di trasmetterci. Era la spir...
02/07/2022

“Ho detto spesso che abbiamo perso qualcosa nell’osteopatia, che il dottor Still ha cercato di trasmetterci. Era la spiritualità che egli includeva nella scienza osteopatica. Non intendo il mondo degli spiriti, no! Intendo la spiritualità, direttamente dal Creatore, che a lui giunse in uno dei periodi più tristi della sua vita, quando rivolse una preghiera devota al suo Creatore e non al mondo degli spiriti. Ciò che gli giunse fu il concetto osteopatico. Gli giunse come fecero altre verità a beneficio dell’umanità.”

Sutherland

A. TUTTA LA VITA SI MANIFESTA SOTTO FORMA DI ENERGIA O MOVIMENTO. Senza un minimo di movimento non c’è vita. Il moviment...
30/06/2022

A.
TUTTA LA VITA SI MANIFESTA SOTTO FORMA DI ENERGIA O MOVIMENTO. Senza un minimo di movimento non c’è vita. Il movimento è, inoltre, essenziale per la funzione. Deve, però, essere intelligente e finalizzato affinché l’organismo vivente possa competere con successo con il proprio ambiente. Di conseguenza, tale movimento deve essere GUIDATO E DIRETTO DA UN ESSERE SUPREMO.

B.
IL DOTTOR A. T. STILL RICONOBBE LA PRESENZA DELL’INTELLIGENZA SUPREMA. Egli scrisse: “Il Signore Iddio che adoro dimostra tutto il Suo operato“ ed aggiunse che “Iddio si manifesta nella materia, nel movimento e nella mente“. Filosofeggiando su come tale comunicazione dell’Intelligenza Suprema possa raggiungere i fondamenti della filosofia umana il Dott. Still definì il liquido cerebrospinale “il più elevato elemento conosciuto nel corpo“. Il suo costante riferimento a questo attributo lascia qualche dubbio ma LUI CONSIDERÒ IL LIQUIDO CEREBROSPINALE IL DESTINATARIO.

C.
Il DOTT. SUTHERLAND concordava con la visione di Still. Egli percepì che il liquido cerebrospinale è capace di ricevere “l’Alito di Vita” di cui è dotato. Fintanto che c’è vita, il più elevato elemento conosciuto è il luogo in cui dimora quella misteriosa scintilla che non può essere spiegata ma che è comunque presente.”

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA Nº 26 “Situazione di stallo” Capita che mi arrivino dicendo “mio figlio è gobbo, ha una post...
27/06/2022

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA Nº 26
“Situazione di stallo”

Capita che mi arrivino dicendo “mio figlio è gobbo, ha una postura che va corretta”

Dopo tanti anni di obblighi pretendiamo che un quasi ventenne (e non solo) sappia cosa fare della sua vita…
Seguimi un attimo…
- 5 anni di elementari scelse dai genitori, seduto ad ascoltare (quando in realtà la natura lo vorrebbe in esplorazione è attivo) al banco a dover prendere per vero assoluto quel che dicono le maestre a scuola e i che i genitori dicono a casa;
- 3 anni di medie, età in cui iniziano ad emergere opinioni viste come primi atti di ribellione adolescenziale spesso da zittire;
-5 anni di superiori, di nuovo seduti ai banchi dai quali posso emergere “provocazioni” (o forse sono solo stufi di stare zitti…);
Gli adulti proseguiranno …
- poi c’é chi si sente in obbligo di andare all’università se gli piace studiare altrimenti un lavoro qualsiasi per guadagnare;
- dopo il guadagno ci si deve sposare;
- poi fare il primo figlio;
- poi il secondo o un trasloco

E a vent’anni ci si chiede: E adesso? Dopo tutti questi anni ad ascoltare e ripetere quello che ho ascoltato, dopo tanti anni passati ad essere giudicato nel ripetere qualcosa, per anni é stata ridotta la mia possibilità di esplorazione, dopo tutto questo … adesso cosa faccio?
Viene vissuto questo momento con angoscia, confusione, sminuendosi.

Ci si dimentica troppo spesso che l’autonomia e la crescita, sono possibili attraverso la SCELTA, la cosa migliore che si possa fare è insegnare a scegliere (non sostituirsi o consigliare a raffica), affiancare nella scelta, ovvero nell’esperienza, quindi in possibili errori (intesi come ERRARE, vagare), sostenere nella scoperta di se stessi.

E non sono “gobbi” solo solo ripiegato su se stessi.

Auguro a tutti di Errare lungo il sentiero della ricerca di sè.

Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopatia massoterapista
Laureata in psicologia sociale

www.nicolettadecol.com
Canale osteopatia e psicologia https://t.me/AMOREosteopatia

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