24/07/2015
Monselice al Centro - bilancio 2015. Per il sindaco la crisi non esiste: raddoppia le tasse e non taglia le spese discrezionali degli assessori.
Per il sindaco Lunghi la crisi sembra non esistere e forse egli non è consapevole delle difficoltà delle famiglie di Monselice, visto che aumenta le aliquote IMU e raddoppia le aliquote TASI per raggiungere il suo obbiettivo, ovvero il “Bene di Monselice”.
Ma quale bene e sviluppo di Monselice dichiara di perseguire se le famiglie di Monselice non avranno le risorse per accedere ai servizi o incrementare i consumi?
Il Sindaco Lunghi è più ottimista di Renzi, per lui la crisi è già finita. Allora imiti Renzi, il quale ha dichiarato di voler ridurre la pressione fiscale e di non volerla aumentare come si fa a Monselice.
Imbarazzante la giustificazione da lui fornita per questa scelta politica; a pagina 1 della Relazione al bilancio la Giunta Comunale scrive: “in questo contesto di estrema difficoltà economica finanziaria e lavorativa, caratterizzata da una costante e significativa riduzione dei trasferimenti dello Stato, l’Amministrazione ha predisposto un bilancio per il corrente anno con l’obiettivo di mantenere e migliorare i servizi in atto rifinanziando i fondi a disposizione per gli interventi sul sociale e di contribuzione nei riguardi delle scuole e delle altre entità associative presenti nella comunità monselicense.
Per sostenere i volumi di spesa è stato obbligatorio agire sulla leva tributaria locale, (IMU e TASI) con la precisazione che per quanto concerne la TARI si è diversamente conseguito un livello tariffario che per il 2015 registrerà una riduzione di circa il 25% per le utenze domestiche (famiglie)”
Una sensazione ancora più imbarazzante ci pervade se leggiamo poi pag. 30, dove è scritto che l'amministrazione comunale ritiene “prioritario il sostegno della non autosufficienza, alle famiglie disagiate con minori, alle famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi”... e così, proprio per accontentare le famiglie, aumentiamo le tasse.
Già lo scorso anno il sindaco aveva aumentato l'IMU e quest'anno invece di abbassare la pressione, pensa addirittura di raddoppiare!
Invece di eliminare tutte le spese discrezionali e gli incarichi professionali:
• incarichi professionali 95.000 euro
• attività teatrali 63.000 euro
• eventi primavera, autunno, ecc. 88.000 euro
• contributi per promozione turistica 50.000 euro
• contributi per iniziative finalizzate al sostegno economico della città 35.000 euro
• incarichi per redazione strumenti urbanistici 50.000 euro
per evitare di aumentare le tasse, a Monselice, si decide di fare il contrario; si alzano le tasse e non si elimina nessuna spesa discrezionale, anzi, le spese si aumentano. Cosa dobbiamo pensare?
Ogni iniziativa, considerata nel suo contesto, può avere senso, ma è la strategia intrapresa che è sbagliata.
In momento di crisi come questo, bisogna avere il coraggio di fare scelte anche dolorose, senza pesare sulle tasche dei cittadini.
Conte e Mamprin, sedicenti paladini della famiglia e del sociale, a modo loro e mai in occasione dell’approvazione del bilancio, sono ora sotto osservazione. Vogliamo vedere se veramente sono sensibili e coerenti su questi temi, oppure preferiranno ravvedersi per non vedere intaccati gli stanziamenti nei capitoli di bilancio dei loro assessori!.
Proponiamo di rivedere tutte le aliquote imu e tasi; proponiamo inoltre di ridurre drasticamente o eliminare le spese discrezionali di alcuni assessorati, mantenendo gli stanziamenti riservati al sociale; proponiamo infine di ridurre la pressione fiscale per le attività produttive, in particolare per le attività del centro storico, suggerendo alle associazioni di categoria un patto:
• la giunta comunale riduce la pressione fiscale
• la giunta comunale elimina gli stanziamenti per manifestazioni ed eventi
• le associazioni di categoria di concerto con la Pro loco, si impegnano ad investire i benefici derivanti dalla riduzione della pressione fiscale, nella organizzazione di eventi al posto dell'amministrazione comunale.