03/07/2025
Oggi voglio condividere un pezzo del mio cuore.
Sono mamma di tre figli: un vivace seienne, una treenne piena di energia e nel pieno della fase oppositiva e una neonata che mi tiene costantemente attiva.
La mia vita è un meraviglioso caos, un equilibrio precario tra poppate, crisi di rabbia, risate, panni da lavare e un casa che sembra vivere di vita propria.
Ma c’è una cosa che porto con me, sempre, in ogni momento di questa avventura: la scelta di crescere i miei figli con la disciplina dolce, anche se non è mai stata la strada più facile.
Sono cresciuta in un mondo diverso, fatto di regole ferree, di “si fa così perché lo dico io”, di punizioni che lasciavano un segno non solo sul momento, ma anche nell’anima.
Quell’educazione autoritaria era tutto ciò che conoscevo, e per anni ho pensato fosse l’unico modo.
Poi sono diventata mamma, e ho capito che volevo altro per i miei figli. Volevo che crescessero sentendosi ascoltati, accolti, amati anche nei loro momenti più difficili.
Ma lasciatemelo dire: scegliere la disciplina dolce è tanto, tanto difficile. È una strada che richiede pazienza infinita, soprattutto quando sei esausta e hai tre piccoli che reclamano attenzione in modi diversi.
Il seienne che vuole spiegazioni per ogni regola, la treenne che esplode in una crisi perché il succo è nel bicchiere sbagliato, la neonata che piange mentre cerco di preparare la cena.
E poi ci sono io: i miei bisogni, il desiderio di una casa ordinata, di cinque minuti di silenzio, di sentirmi qualcosa di più di una mamma.
Ci sono giorni in cui mi chiedo se sto facendo la cosa giusta. Quando perdo la pazienza, quando alzo la voce, mi sento tornare indietro a quell’educazione che vorrei lasciare alle spalle.
Ma poi mi fermo, respiro, e ricordo perché ho scelto questa strada. La disciplina dolce non è solo evitare punizioni o castighi. È insegnare ai miei figli a gestire le loro emozioni, a capire il mondo, a sentirsi al sicuro anche quando sbagliano.
(Continua nei commenti)