Dott.ssa Rebellato Maria

Dott.ssa Rebellato Maria Psicologa dello sviluppo e dell'educazione

Da oggi avrò i miei biglietti da visita personalizzati.Come sono nati?Dalla collaborazione tra me e mia sorella, grande ...
30/10/2024

Da oggi avrò i miei biglietti da visita personalizzati.

Come sono nati?
Dalla collaborazione tra me e mia sorella, grande punto di riferimento della mia vita. Lei si è accupata del mio logo personale: ha creato una "emme" di Maria la cui conformazione evidenzia un adulto che prende per mano un bambino.

Perché questa scelta?
Perché nel mio lavoro cerco di accogliere i pazienti, piccoli o grandi che siano, prendendoli metaforicamente per mano nell'affrontare un percorso di crescita orientato al benessere.
"Prendere per mano" significa rassicurare, supportare e accompagnare fintantoché risulta necessario per poi lasciare, gradualmente, andare.

Perché questi colori?
Il celeste e le sue sfumature sono da sempre la mia tinta preferita.
L'azzurro è il colore del cielo, il blu quello del mare; entrambi infinitamente immensi e senza strade o rotte predefinite.
Per ogni persona che incontrerò nel mio lavoro mi auguro di saperla guidare nella sua direzione, quella più funzionale, quella più adeguata al raggiungimento del suo "star bene".
Se osservate bene, si scorgono alcune venature dorate; perché?
Perché possano rappresentare quella ricchezza che deriva dalla consapevolezza che ogni persona potrà raggiungere conoscendosi, accogliendosi e convalidando le proprie emozioni.

Da qualche giorno a questa parte abbiamo definitivamente rimosso le mascherine chirurgiche al lavoro.Finalmente posso ve...
18/07/2024

Da qualche giorno a questa parte abbiamo definitivamente rimosso le mascherine chirurgiche al lavoro.

Finalmente posso vedere i volti dei miei piccoli pazienti e dei loro genitori.

Finalmente anche loro possono vedere me, le mie espressioni, la mia mimica.

Entrare nelle vite degli altri in punta di piedi non è un lavoro facile, ma presentarsi con un gran sorriso facilita sempre il primo contatto e mi agevola nel creare un legame terapeutico.

Nella mia pratica clinica mi trovo quasi sempre a inserire, tra le misure compensative e dispensative che menziono in re...
20/06/2024

Nella mia pratica clinica mi trovo quasi sempre a inserire, tra le misure compensative e dispensative che menziono in relazione, tale frase con l’obiettivo di agevolare lo studente con delle difficoltà strumentali degli apprendimenti o fragilità esecutive: “Favorire l’utilizzo di strumenti e mediatori didattici sia nelle prove scritte sia nelle interrogazioni orali: mappe concettuali, tabelle, schemi (elaborati dal docente e/o dallo studente per sintetizzare e strutturare le informazioni)”.

Anche qualora gli insegnanti predispongano delle mappe adatte allo studente, è mia abitudine svolgere qualche incontro con bambini e ragazzi per insegnare loro come costruire mappe concettuali funzionali alle proprie modalità d’apprendimento, in modo tale da renderli il più possibili partecipi e produttivi alla costruzione di un metodo di studio personalizzato. In questo modo l’alunno diventa gradualmente consapevole delle proprie risorse e dei propri punti di debolezza e raggiunge una progressiva autonomia.

Utilizzo quasi sempre il computer perché rende maggiormente stimolante un’attività di studio che potrebbe potenzialmente appesantire e sovraccaricare l’utente. Oltre a ciò presenta molteplici vantaggi: consente a tutti di scrivere in modo intelligibile, di correggere eventuali errori ortografici senza fare pasticci, di mantenere un ordine sistematico e di inserire immagini e disegni a proprio piacimento.

Ultimato il lavoro di “creazione” della mappa ci concentriamo sempre sulla fase espositiva.

Al termine del lavoro bambini e ragazzi si mostrano sempre entusiasti di ciò che loro stessi sono riusciti a generare!
Rinforziamoli ‘sti bambini e ragazzi!💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻

Il mio lavoro è fatto di tante cose belle.Di occhi vispi e di sguardi curiosi dei bambini; di sorrisi che, nonostante si...
20/05/2024

Il mio lavoro è fatto di tante cose belle.
Di occhi vispi e di sguardi curiosi dei bambini; di sorrisi che, nonostante siano ancora coperti da mascherine chirurgiche, riescono ugualmente ad essere contagiosi.
Di confronti con le famiglie.
Di collaborazione con i docenti.
Di equipe tra colleghi.

Il mio lavoro è fatto di continue gratificazioni.
Di messaggi e mail di ringraziamento di genitori entusiasti del lavoro svolto, a ogni ora del giorno e della notte.
Di riunioni con insegnanti che puntano sulle potenzialità sei propri studenti.
Di disegni fatti dai bimbi con messaggi d'affetto.
Di regali concreti che arrivano a termine delle terapie.

Il mio lavoro è fatto di rinforzatori che rinforzano anche me nei momenti di maggior difficoltà e di sconforto.

Il ventaglio delle possibilità.Questo è il nome di un'attività che propongo spesso ai bambini che seguo nel contesto cli...
15/04/2024

Il ventaglio delle possibilità.

Questo è il nome di un'attività che propongo spesso ai bambini che seguo nel contesto clinico.
Di che si tratta?

Si parte da un'esperienza concreta di costruzione di un ventaglio, a partire da un semplice foglio di carta.
Si chiede poi al soggetto di provare a sventolarsi tenendo il ventaglio chiuso e di esprimere la propria sensazione ("non sento niente, nemmeno un pochino d'aria").
Si prosegue chiedendo di aprire un pochino il ventaglio e di replicare l'esperienza ("ora sento un'arietta debole").
Infine si chiede di sventolare il ventaglio aperto ("ora sì che c'è aria! Mi sento rinfrescato!").

Con questa esperienza tangibile aiuto il bambino, ma non solo, a riflettere su quanto sia più vantaggioso scegliere di aprire il ventaglio al massimo delle sue potenzialità. A livello metaforico, un ventaglio aperto aiuta ad avere maggior sollievo durante una giornata di caldo torrido, tanto quanto risulta più funzionale scegliere, tra diverse opzioni, tra un ventaglio di possibilità, in quale modalità fronteggiare differenti situazioni, anche le più ostiche.

Affrontare le diverse esperienze sempre allo stesso modo, con lo stesso stato d'animo (a ventaglio chiuso), rischia di essere controproducente e di portare a una sensazione di soffocamento.
Quando invece si decide consapevolmente di guardarsi dentro e di vedere quanti modi esistono per affrontare una determinata situazione (a ventaglio aperto), si ha l'opportunità di scegliere e di orientare il proprio benessere.
È qui che si prova la sensazione di sollievo.

Apriamolo 'sto ventaglio!!
🪂🪭

Medicina e Psicologia rafforzano la loro relazione nel mettere al centro la persona e il suo benessere. Nel bambino e ne...
18/03/2024

Medicina e Psicologia rafforzano la loro relazione nel mettere al centro la persona e il suo benessere.

Nel bambino e nel ragazzo questo benessere è spesso condizionato dalla riuscita scolastica che in taluni casi può essere minata da fragilità cognitivo-strumentali.

Difficoltà o Disturbi specifici dell’Apprendimento interferiscono con il modo in cui il bambino e il ragazzo sviluppano la loro autostima, il loro senso di autoefficacia e di motivazione.

La sperimentazione di frequenti insuccessi scolastici può aumentare il senso di inadeguatezza e l’evitamento dello studio.

Per evitare ciò, talvolta è necessario sospendere il giudizio e il confronto con gli altri per lasciare spazio all’ascolto autentico del singolo per trovare nuovi strumenti e strategie funzionali che garantiscano di approcciarsi allo studio in modo più positivo ed efficace, facendo leva su risorse e potenzialità.

Il Centro di Medicina di Montebelluna amplia le sue vedute e dà spazio agli studenti BES, DSA e ADHD che vogliono individuare, migliorare o potenziare il proprio stile d’apprendimento e il metodo di studio con l’obiettivo, non solo di perfezionare la prestazione, ma anche quello di sviluppare uno stile attributivo ed emozionale.

Centro Di Medicina

Lo sai che le emozioni giocano un ruolo importante nell’apprendimento? Ebbene sì, in tutte le attività cerebrali sono co...
14/03/2024

Lo sai che le emozioni giocano un ruolo importante nell’apprendimento?
Ebbene sì, in tutte le attività cerebrali sono coinvolte le emozioni ed esse sono essenziali anche nel processo di apprendimento scolastico.

Cosa significa questo?
Che quando rievochiamo dalla nostra memoria qualche concetto precedentemente acquisito, andiamo a recuperare anche l’emozione associata a tale apprendimento.

Se le emozioni sono negative, anche i processi cognitivi si indeboliscono, il recupero sarà più faticoso e si stabilizzerà un sentire disfunzionale al buon funzionamento che, di conseguenza, avrà un effetto sfavorevole a cascata su autostima e consapevolezza di sé.

E quindi?
Quindi per aiutare i miei pazienti a interiorizzare le informazioni e gli aspetti tecnici degli apprendimenti, mi attivo sempre per proporre loro attività giocose e stimolanti che possano favorire un potenziamento efficace e positivo, non solo a livello strumentale, ma anche a livello emozionale.

In questo specifico caso abbiamo giocato e lavorato sulle doppie concentrandoci sulla lunghezza del suono consonantico.

Guarda questa scheda.La vedi anche tu quella cosa meravigliosa che vedo io?Quale?! Madai..guarda bene!Le prime 4 parole ...
22/02/2024

Guarda questa scheda.
La vedi anche tu quella cosa meravigliosa che vedo io?

Quale?!
Madai..guarda bene!
Le prime 4 parole e le altre 6 rimanenti...sì, me ne sono accorta che manca una doppia (l'hai vista vero?) ma la grafia è notevolmente diversa.

Con questo paziente lavoriamo da tempo su ortografia e gesto grafico e mi ritrovo spesso a ricordargli di concludere bene la lettera prima di passare alla successiva e di cercare di rimanere dentro agli spazi definiti.
Ci prendiamo il tempo che serve, senza fretta.

L'altro giorno, a metà scheda, mi ha detto: "ho capito come fare, ora faccio da solo e poi ti faccio vedere!"

"D'accordo, affare fatto!!" ho risposto io.

Una decina di minuti dopo mi guarda soddisfatto. Controllo la scheda e lo guardo con immenso stupore.

"BRAVISSIMOOOO!! CHE BELLA SORPRESA!!!" ho esclamato! "OTTIMO LAVORO!!"

Felicissimi entrambi abbiamo deciso di concludere la seduta giocando insieme.

Secondo te gli ho fatto notare l'errore della doppia mancante?
Scrivimi nei commenti 😃

Nella mia attività professionale mi trovo spesso a proporre delle Token economy a genitori, bambini e insegnanti.Cosa è ...
08/02/2024

Nella mia attività professionale mi trovo spesso a proporre delle Token economy a genitori, bambini e insegnanti.

Cosa è una token economy?
È uno strumento di intervento basato sull'approccio cognitivo comportamentale che ha come obiettivo quello di incrementare, progressivamente, la frequenza dei comportamenti adeguati e desiderabili così da ridurre invece i comportamenti problema (disfunzionali).

I token sono dei gettoni simbolici (stickers, bollini, stelline, smile etc) che vengono consegnati al bambino quando mette in atto il comportamento target adeguato. Tali gettoni vengono scambiati alla fine del programma con altri rinforzatori (premi) che hanno l'obiettivo di gratificare il bambino per l'impegno dimostrato.
Nella mia pratica clinica consiglio spesso di convertire questi premi finali in un'attività esperienziale che possa arricchire il bambino così da rinforzarlo positivamente, senza promettere necessariamente premi costosi e onerosi per la famiglia.

Questo strumento può essere adattato alle diverse esigenze. Può avere forme, dimensioni, colori e tipologia differenti.
Ogni programma deve basarsi su obiettivi progressivi e realistici, chiari e concreti per ogni componente della famiglia.
Gli obiettivi devono essere definiti e concordati insieme in modo tale coinvolgere il bambino nella strutturazione del programma.

Il fine ultimo di questo strumento è quello di aiutare il bambino a genealizzare in maniera efficace l'apprendimento dei comportamenti adeguati e funzionali senza necessitare dei rinforzi tangibili.
Gradualmente infatti il bambino sarà in grado di autorinforzarsi.

Hai voglia di metterti in gioco per qualche secondo?Ti propongo un post esperienziale.Leggi con attenzione e immedesimat...
25/01/2024

Hai voglia di metterti in gioco per qualche secondo?
Ti propongo un post esperienziale.
Leggi con attenzione e immedesimati nella parte (scorri il testo solo dopo aver risposto personalmente alle domande che trovi).

Senti un tuo amico chiamarti con una parola poco carina [immagina la parola che vuoi e che ti sei sentito dire in qualche episodio del tuo vissuto]
Come ti sentiresti?
Probabilmente furioso, arrabbiato, frustrato.

Che cosa, secondo te, ti ha fatto arrabbiare?
Probabilmente ti sentirai arrabbiato perché questa persona si è permessa di utilizzare certi termini nei tuoi confronti offendendoti.

Stai forse pensando anche che sia stato l’evento a scatenare in te questa emozione?
Ti ho beccato!🫣

Molti spiegano le proprie emozioni in questo modo, ma attenzione!
Questo è un modo impreciso perché non tiene conto del fatto che noi esseri umani siamo, in quanto tali, esseri pensanti, ovvero che creano dei pensieri.

Che cosa hai pensato quindi quando la persona ti ha insultato?
Probabilmente avrai pensato che non si deve permettere in alcun modo di offenderti, che non ne ha alcun diritto.
Penserai di voler evitare di sentire e vedere questa persona e, forse, ti balenerà l’idea di vendicarti in qualche modo.

E’ importante che tu riesca a individuare i tuoi pensieri perché sono proprio loro che fanno nascere in te la rabbia, così come tutte le altre emozioni che provi.

Ora riconsidera l’esempio iniziale.
Se in quella situazione, nella tua mente, ci fossero stati questi tipi di pensieri:
“Non mi piace proprio come si sta comportando con me, è davvero fastidioso essere insultati, ma non è sicuramente la fine del mondo. Se non lo bado probabilmente tra poco la smetterà”

Ti saresti sentito ugualmente arrabbiato o l’attivazione sarebbe stata inferiore?

Probabilmente ti saresti sentito effettivamente meno arrabbiato. Questo perché sono i tuoi pensieri che generano le emozioni. Se i tuoi pensieri sono negativi, anche le emozioni che generarai lo saranno; se i tuoi pensieri saranno positivi, le emozioni che proverai saranno anch'esse positive.
Sta tutto nel tuo modo di pensare.
Cambia atteggiamento.
Ora.

Riguarda tutti, TUTTI!!!
03/11/2023

Riguarda tutti, TUTTI!!!

In Italia 2 milioni di adolescenti tra i 10 e i 20 anni soffrono di disturbi mentali. Un numero enorme pari al 20% della Gen Z, cioè di tutti i nati tra il 1997 e il 2012. L’Oms indica il suicidio come la seconda causa di morte nel mondo tra i teenager tra i 15 e i 25 anni. L'Istat ha certificato...

La separazione dei genitori è uno tra i fattori principali che può comportare uno scompenso emozionale nel bambino.Una t...
02/11/2023

La separazione dei genitori è uno tra i fattori principali che può comportare uno scompenso emozionale nel bambino.
Una tale situazione richiede a tutti i membri della famiglia di adattarsi ai cambiamenti, di ristabilire nuove routine, di modificare le proprie abitudini, di riorganizzare la quotidianità che d’improvviso sembra mancare di prevedibilità e stabilità.

Il bambino può avvertire un forte senso di perdita, provare emozioni quali ansia, rabbia e tristezza.
Di frequente accade che possa sentirsi in colpa pensando di essere il motivo della separazione o di averla in qualche modo provocata.

E’ necessario evitare che questi pensieri possano stabilizzarsi nel bambino!!

Nel carosello qui di seguito, riporto uno dei lavori fatti sul tema della separazione, in cui uno degli obiettivi focus era quello di deresponsabilizzare il bambino e guidarlo a una maggiore presa di consapevolezza circa l’avvenuta separazione dei suoi genitori.


Protagonisti della storia:
- mamma orchessa
- papà orco
- orchetto
- draghetto l’amico
- il signor vecchio e saggio gufo
- il Grande Pericolo

Indirizzo

Montebelluna

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Rebellato Maria pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Digitare