Dott.ssa Gaia Pirrotta - Psicologa

Dott.ssa Gaia Pirrotta - Psicologa Psicologa iscritta all'albo A dell'Ordine degli psicologi della Toscana, iscrizione n. 8572, e specializzanda in Psicoterapia Umanistica e Bioenergetica

18/02/2022

È STATO APPROVATO IL BONUS PSICOLOGICO!
Un importante passo avanti che avvicina le istituzioni ai bisogni dei cittadini, le cui richieste sono state finalmente ascoltate, dimostrando la volontà del Governo di iniziare azioni di contrasto alla psicopandemia e di modernizzazione del Paese.
Siamo sulla strada giusta!

Per approfondire ▶️ https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/17/bonus-psicologo-ok-del-senato-nel-decreto-milleproroghe-20-milioni-per-le-strutture-sanitarie/6497014/

08/01/2022

-“Dottoressa, mio figlio ha paura dei mostri! Non so più cosa fare…”
-“Vada in giro per casa a cercarli insieme a lui. Li cerchi ovunque, mi raccomando, anche nel frigorifero!”
-“Ah, dice?
Passano tre giorni, la mamma mi richiama:
-“Abbiamo giocato a cercare i mostri, da due notti dorme sereno…e racconta a tutti che i mostri in casa non ci sono!”
😨 Le paure dei bambini sono improvvise e mutevoli e necessitano più che mai della nostra empatia. Invece di dire: “Non devi avere paura!” prova a dire: “Avere paura è normale. Io sono qui!” (questo è anche un capitolo del libro “Invece di dire…prova a dire”, oscar Mondadori).
👧🏼Spesso quando i bambini ci dicono: “Ho paura!” noi rispondiamo: “Ma paura di cosaaa???” e questo non li aiuta di certo a superare quello stato emotivo.
Il più delle volte le loro paure per noi sono ingiustificate, e può accadere che finiscano anche per infastidirci, a volte temiamo la loro fragilità e la proiettiamo anche sul loro futuro. Così oscilliamo tra l’esortarli al coraggio a comando e il coccolarli all’eccesso col rischio di fargli credere che la loro paura abbia un fondamento concreto.
👻 La paura è un’emozione naturale…e anche utile! Ci aiuta ad attivare meccanismi di attacco o fuga nei confronti di determinate situazioni che percepiamo come minacciose per i motivi più disparati, consentendo di metterci al sicuro.
In particolare la paura dei mostri e dei fantasmi inizia verso i 3 anni e va diminuendo intorno ai 7 anni. Queste figure fantastiche rappresentano quelle preoccupazioni e insicurezze che il bambino di questa età vive. Teniamo ben presente che proprio in questo periodo il bambino legge la realtà dal punto di vista magico e animistico, secondo cui ogni cosa è dotata di anima propria e di intenzionalità.
Ben si comprende allora come il momento della nanna e il contatto col buio possa attivare nel bambino queste paure.
🧸Quindi razionalizzare, spiegare, ubriacare i bambini di parole non serve a niente. Occorre invece avvicinarsi al loro mondo e utilizzare la loro attività privilegiata: il gioco.
Bisogna andare a caccia di mostri tutti insieme, andare a cercarli nei posti più impensati, nel frigorifero, nel cassetto dei biscotti, dentro al wc, sotto al letto, nella serratura della porta, chiedere all’orsetto se per caso ha visto i mostri…giocare e finire inevitabilmente per ridere con loro!
❤️Questo non li fa sentire soli ma gli fa vivere la bellezza e la potenza della condivisione delle emozioni. Oggi la vivono attraverso di noi, domani saranno loro a saperla donare ad altri.
Laura Mazzarelli
Il cammino pedagogico

La pandemia che stiamo attraversando ha spinto molte persone a guardarsi dentro, a fare i conti con le proprie emozioni,...
06/12/2021

La pandemia che stiamo attraversando ha spinto molte persone a guardarsi dentro, a fare i conti con le proprie emozioni, paure e vissuti.
I lockdown, le lontananze o le convivenze forzate, le lunghe quarantene hanno consentito e, in vario modo, determinato nuove consapevolezze, e hanno costretto a ritrovare e ridefinire le relazioni, spesso nel mondo dell'online.
Inoltre, si sta capendo quanto il ben-essere psicologico sia fondamentale per avere delle condizioni di vita accettabili. Non solo per se stessi, ma anche per i rapporti con le altre persone, nella società.
Per approfondire ▶️ https://www.huffingtonpost.it/entry/salute-mentale-e-benessere-psicologico-saper-distinguere-per-agire-con-efficacia_it_61ade14fe4b025be1af9fa9c

La pandemia, con le sue emergenze, le incertezze, le novità che ha segnato, ha spinto molti a fare i conti con le proprie emozioni, paure e vissuti

29/10/2021

Come Ordine ci diciamo dispiaciuti ed esterrefatti per l'affossamento del DdL Zan.
Non abbiamo migliori parole che quelle del nostro CD per esprimere il nostro pensiero.

❤️Articolo 4
Nell'esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all'autodeterminazione ed all'autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall'imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità."

Ci sono persone che sembrano fare sempre incontri sbagliati, quelli che amano troppo, quelli che pretendono amore perché...
31/08/2021

Ci sono persone che sembrano fare sempre incontri sbagliati, quelli che amano troppo, quelli che pretendono amore perché lo danno, quelli a cui non basta mai, quelli che si lasciano amare, quelli che non si sentono mai abbastanza, quelli che pensano di poterlo comprare e quelli che sono perennemente in "ritardo".

Dai rapporti instaurati da adulti è possibile comprendere quale tipo di amore si è ricevuto, perché è proprio durante infanzia e adolescenza che si verificano quelle esperienze che determinano una sensazione di perenne "mancanza di amore".

Il non amato può ricostruite se stesso sui propri progressi, sulla propria crescita, recuperando quelle energie che la depressione ha bloccato e dirottandole sulla creatività.
Il presente è tutto ciò che si possiede con la sua mutevolezza e provvisorietà.

Dall'amore per sé stessi scaturisce quello per gli altri, dell'accettazione della totalità del proprio essere che include l'amore per la propria ferita poiché essa è "il ventre dal quale veniamo generati mille volte"...

"Il dispiegamento dell'energia nella psicoterapia modifica ogni cosa, senza tuttavia aggiungere niente di nuovo nel contenuto...Somiglia all'acqua che scorre adattandosi al paesaggio senza aggiungervi nulla"...

Albert Bandura ci ha insegnato a educare con l'esempio, grazie alla Teoria dell'Apprendimento sociale e a raggiungere i ...
30/07/2021

Albert Bandura ci ha insegnato a educare con l'esempio, grazie alla Teoria dell'Apprendimento sociale e a raggiungere i nostri obiettivi credendo in noi stessi, con il concetto di Autoefficacia

Ci lascia uno dei pilastri della psicologia del '900.

Molto di ciò che impariamo è attraverso il potere del modello sociale – Albert Bandura Nel parco giochi di un piccolo paese della Toscana, qualche...

La DIPENDENZA AFFETTIVA è una modalità patologica di vivere la relazione, in cui la persona dipendente arriva a negare i...
30/07/2021

La DIPENDENZA AFFETTIVA è una modalità patologica di vivere la relazione, in cui la persona dipendente arriva a negare i propri bisogni ed a rinunciare al proprio spazio vitale pur di non perdere il partner, considerandolo unica e sola fonte di gratificazione nonché fondamentale fonte di “amore” e cura.
 
Si tratta di una forma di amore ossessivo, simbiotico, fusionale e stagnante che viene vissuto alla stregua di una droga e per il quale si sacrificano qualsiasi spinta evolutiva (di cambiamento) ed ogni altra gratificazione.
 
Il punto tuttavia è che spesso questi partner non sono affatto gratificanti ma, al contrario, si tratta di persone con le quali si instaura una relazione insoddisfacente, infelice e dolorosa. Il dipendente affettivo infatti prova un tale bisogno, assoluto e ossessivo, di rassicurazione e di certezze da indurre una sorta di “perdita dell’Io” ed una condizione in cui l’altro rappresenta il solo elemento di ebbrezza e di gratificazione possibile.
 
Non è infrequente che tale condizione degeneri in relazioni che rappresentano un serio pericolo per l’incolumità psichica e fisica del soggetto (come nel caso della manipolazione emotiva perversa, o delle violenze all'interno della relazione).

La psicoterapia umanistico-bioenergetica rappresenta un utile sostegno alla realizzazione della propria autonomia, all'affermazione di sé stessi e dei propri bisogni.
Attraverso il lavoro integrato su emozioni e corpo la persona comincerà a "reggersi sulle proprie gambe".

Il cambiamento è un percorso, che consiste nell'acquisire progressivamente consapevolezza di sé, nell'imparare nuove str...
17/06/2021

Il cambiamento è un percorso, che consiste nell'acquisire progressivamente consapevolezza di sé, nell'imparare nuove strategie per superare un problema e nell'esercitare scelte diverse. 

Ognuno ha sperimentato come il malessere e il disagio derivino da comportamenti, convinzioni e stati d’animo abituali.

In una fase iniziale, allora, basta individuare questi comportamenti, convinzioni e stati d'animo e trovare una modalità per modificarli, che già la persona effettua un cambiamento significativo nel proprio copione di vita e, spesso, la qualità della sua vita migliora per diverse settimane o mesi.

In seguito, dopo un po’, capita di ritornare ad usare il vecchio comportamento, a pensare ancora secondo la vecchia idea di sé, a provare di nuovo lo stesso stato d’animo. Sembra quasi che si voglia trovare ancora qualcosa di buono in tutto questo, come re-indossare un vecchio vestito a cui si è affezionati. Questo avviene perché è difficile cambiare ed è difficile percorrere nuove strade.

Infatti, il cambiamento è un percorso complesso: si può cadere e ci si può rialzare più volte.

Eppure, ad un certo punto del percorso, e diversamente da prima, la persona è consapevole di dov'è, si rende conto che quella posizione non risulta più soddisfacente per se stessa e non ci rimane a lungo.

Adesso, essa ha sperimentato nuovi vissuti emotivi, ha imparato nuovi comportamenti, si sente diversa da prima e perciò si rialza più rapidamente.

Così, ben presto, dopo aver provato gli effetti del cambiamento su di sé, quel vecchio comportamento - o convinzione o stato d’animo - non eserciterà più alcun richiamo ed esso sarà abbandonato del tutto.

Essa, avrà scritto per sé un nuovo copione.

12/06/2021
Alexander Lowen nel testo intitolato "Paura di vivere" definisce la nevrosi come paura della vita. L'individuo nevrotico...
26/04/2021

Alexander Lowen nel testo intitolato "Paura di vivere" definisce la nevrosi come paura della vita. L'individuo nevrotico è in conflitto con se stesso. Una parte del suo essere cerca di dominarne un'altra. Il suo Io tenta di sottomettere il corpo; il suo pensiero razionale, di controllare le emozioni; la sua volontà, di superare paure e angosce. Sebbene questo conflitto sia per lo più inconscio, il suo effetto è di esaurire le energie di una persona e di distruggere la pace della mente.
Il nevrotico ha paura di aprire il proprio cuore all'amore, paura di scoprirsi o di farsi valere, paura di essere pienamente se stesso. Possiamo spiegare queste paure da un punto di vista psicologico: aprendo il proprio cuore all'amore, si diventa vulnerabili alle ferite, scoprendosi, ci si espone al rifiuto, facendosi valere, si rischia di essere distrutti.
La nostra paura della vita si rivela nel nostro continuo affaccendarci per non sentire: corriamo per non affrontare noi stessi, ci diamo ai liquori o alle droghe per non percepire il nostro essere. Poiché abbiamo paura della vita, cerchiamo di controllarla o di dominarla. Crediamo che essere trasportati dalle emozioni sia nocivo o pericoloso.
"L'individuo moderno è tenuto ad avere successo, non a essere una persona. Egli appartiene alla 'generazione attiva' il cui motto è fare di più, ma sentire di meno." (A. Lowen)

Le emozioni svolgono un ruolo essenziale nella vita di tutti noi, influenzando il nostro comportamento e i nostri modi d...
20/04/2021

Le emozioni svolgono un ruolo essenziale nella vita di tutti noi, influenzando il nostro comportamento e i nostri modi di agire. Esse determinano la nostra relazione con il mondo.
Per questo motivo, è fondamentale educare i bambini a riconoscere e gestire la propria emotività: aiutarli cioè nella scoperta delle loro emozioni.
I bambini devono imparare a riconoscere tutti i tipi di emozioni, anche quelle negative, come rabbia e tristezza, dare loro un nome, accettarle ed esprimerle. Per poi trasformarle in uno strumento prezioso per la conoscenza di sé e dell’altro da sé.
Le fiabe sono strumenti molto utili per arrivare al cuore dei bambini, per mettere in atto l’educazione emotiva e promuovere l’apprendimento del linguaggio delle emozioni.

Quando attraversiamo una situazione traumatica, come catastrofi e pandemie, passiamo tutti attraverso quella che si cono...
16/04/2021

Quando attraversiamo una situazione traumatica, come catastrofi e pandemie, passiamo tutti attraverso quella che si conosce come la “fase della delusione”. In questa fase, l’illusione che tutto sarebbe andato bene svanisce. Gli slogan ottimisti lasciano il posto alla triste realtà. E gli arcobaleni che ci animavano si nascondono dietro nuvole nere. L’ottimismo iniziale che ci ha permesso di resistere e combattere lascia il posto allo scoraggiamento e al pessimismo.
Entriamo in una fase di apatia e anedonia.
L’esaurimento fisico mette radici. E il mondo inizia a sembrare in salita, molto in salita.
Molti di questi cambiamenti hanno una spiegazione fisiologica. Sono dovuti all’iperattività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che dapprima ci fornisce l’energia quasi sovrumana di cui abbiamo bisogno per combattere la minaccia, ma poi ce la toglie, facendoci precipitare nella depressione.
Tristezza, irritabilità, stanchezza e sensazione di vuoto sono alcune delle caratteristiche di questa condizione.
Il confinamento dentro casa, l' instabilità economica, l'insicurezza sociale, la paura per la propria salute e per quella delle persone amate, possono aggravare ulteriormente questo quadro portando a una condizione patologica.



Esiste un'identità funzionale fra il carattere di una persona e il suo atteggiamento corporeo, o armatura muscolare. Emo...
14/04/2021

Esiste un'identità funzionale fra il carattere di una persona e il suo atteggiamento corporeo, o armatura muscolare. Emozioni non volute, ricordi dolorosi, desideri proibiti o frustrati, contribuiscono a sviluppare quella che Reich ha definito armatura caratteriale, il cui scopo è quello di proteggere la persona da pericoli interni ed esterni. Il corpo incapsula così le emozioni rendendo i muscoli cronicamente rigidi, impedendo il libero fluire dell'energia vitale.

Praticare regolarmente la bioenergetica consente di sciogliere i blocchi energetici e favorire l'integrazione tra mente ...
12/04/2021

Praticare regolarmente la bioenergetica consente di sciogliere i blocchi energetici e favorire l'integrazione tra mente e corpo

09/04/2021

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