18/05/2017
Eccco un bellissimo articolo tutto per voi .... buona lettura a tutti..
IL TESSUTO CONNETTIVO:
L’invisibile ponte tra esterno e interno
Il tessuto connettivo fa parte dei 4 tipi fondamentali di tessuto che compongono il corpo degli animali.
E’ un tessuto di supporto, dà forma e sostegno e consente relazioni, comunicazioni e movimento e nutrimento degli altri tessuti dei vari organi.
È costituito da cellule non addossate le une alle altre, ma disperse in una più o meno abbondante sostanza intercellulare o matrice extracellulare, costituita da una componente amorfa e da una fibrosa.
Il tessuto connettivo più comune è quello propriamente detto che svolge funzioni di sostegno e di protezione costituendo la base su cui poggiano i diversi epiteli e contribuisce alla difesa dell’ organismo contro urti e traumi esterni.
È un tessuto continuo che si estende attraverso tutto il corpo raggiungendo l’ interno di ogni singola cellula, un vero e proprio ponte che collega l’esterno con l’interno dell’organismo.
Come i cristalli, il tessuto connettivo è piezo elettrico, cioè genera campi elettrici quando viene compresso o stirato.
Di conseguenza, ogni movimento di qualunque parte del corpo ( muscolo, osso, pelle, vasi sanguigni...) genera specifici campi elettrici che si propagano attraverso i tessuti adiacenti.
Poichè il collagene è un materiale semiconduttore il tessuto connettivo è un network elettronico integrato, che permette ad ogni parte dell’ organismo di comunicare con ogni altra parte.
La struttura del corpo umano adulto non è fissa nè permanente: i tessuti vengono costantemente rinnovati.
I campi elettrici che si generano nei tessuti possono regolare il processo di ricambio e sostituzione facendo sì che la struttura cambi in risposta ai cambiamenti dell’ attività.
È così che l’agopuntura puo’ rappresentare il modo, attraverso gli agopunti, di garantire una interconnessione totale e il libero flusso d’ informazione attraverso l’ intera trama del tessuto connettivo.
Quando tale flusso diminuisce o viene ristretto a causa di un trauma fisico o emotivo, o dalla mancanza di movimento, ne vengono influenzate le proprietà meccaniche dei tessuti, la consapevolezza potrebbe diminuire e potrebbe sorgere il dolore.
I flussi possono essere ripristinati applicando gli aghi nei punti dove c’è dolore e nel percorso dei meridiani,che saranno sempre nelle vicinanze di un tronco nervoso in una zona ricca di sensori, la cui stimolazione induce riflessi precisi e la liberazione di mediatori biochimici altrettanto individuati ovvero Endorfine e Enkefaline.
Il sistema cosi’ attivato produce un effetto inibitore sulla trasmissione del dolore,antiinfiammatorio e decontratturante, offrendo un valido aiuto nei casi di contratture, strappi muscolari, problemi di rigidità, invecchiamento del tessuto connettivo e problemi legati ad una errata postura.
La “presa dell’ago” fa sciogliere la sostanza fondamentale del tessuto connettivo per un breve periodo di tempo, durante il quale il tessuto si reidrata e i metaboliti e le tossine che erano intrappolati all’interno possono essere rilasciati.
Quando la matrice ritorna allo stato di gel, è più morbida, più aperta, più idratata, e si comporta come un medium migliore per le comunicazioni elettroniche nonchè per la diffusione dei nutrienti.
Le cellule e i tessuti possono tornare al loro ciclo naturale di rinnovamento e sostituzione.
Si ritrovano flessibilità e movimento senza dolore.
Dottssa Rosalia Davì
Medico chirurgo
Agopuntore