
24/09/2025
La Global Sumud Flotilla ha subito stanotte un nuovo, gravissimo attacco, il più grave attacco dall’inizio della missione.
Tre ore di pioggia incessante di droni carichi di ordigni e gas urticanti lanciati in acque internazionali contro e dentro le barche, in violazione di qualunque legalità e diritto internazionale.
La più colpita è stata la barca Zefiro, il cui albero è stato danneggiato in modo serio.
Lo ha denunciato la stessa portavoce italiana di Gsf Maria Elena Delia.
“Hanno attaccato con bombe sonore, danneggiato le barche e messo a rischio la vita delle persone. Quello che sta accadendo è di una gravità senza precedenti".
Ma ancora una volta hanno assicurato:
“Andiamo avanti, non ci faremo intimidire.
Il limite cui Israele e i suoi alleati sono disposti a spingersi per prolungare gli orrori della fame e del genocidio a Gaza è disgustosa. Ma la nostra determinazione è più forte che mai. Non ci faremo mettere a tacere”.
E in tutto questo il governo italiano, per bocca del ministro degli Esteri Tajani, che fa? Chiede a Israele di “tutelare” l’equipaggio della Sumud.
Lo chiede cioè allo stesso Stato genocida che li sta attaccando e minacciando.
Non ha capito, ministro. È lo Stato italiano assieme ai governi che deve tutelare questi uomini e queste donne da questi attacchi terroristici.
Solidarietà e vicinanza a tutto l’equipaggio della Global Sumud Flotilla per quello che stanno subendo: in mare come a terra.