Fisiomed Montepaone

Fisiomed Montepaone Struttura Sanitaria Specializzata in Riabilitazione. Visite Mediche Specialistiche.

04/10/2025

“Non chiamateci guerrieri, non abusate della magniloquenza del ‘sta lottando come un leone’, non gonfiate il petto con il ‘non arrendersi mai’, rivolto a chi si aggrappa con tutte le sue forze alla speranza che il cancro non prenda il sopravvento. Così, bellicosi come apparite, non ci fate del bene, non ci incoraggiate, anzi, aggiungete angoscia ad angoscia. Morire sarebbe una resa? Soccombere significa non aver guerreggiato bene? Dove si sbaglia? Che tattica avremmo dovuto usare? Forse al dolore bisogna aggiungere l’umiliazione di una battaglia campale condotta male?
Sappiate che soffrire per scacciare l’ospite indesiderato, come lo chiamava con una sensibilità che ancora mi commuove Gianluca Vialli, non è come ne “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman dove Max von Sydow gioca a scacchi con la morte. E, se sbagli la mossa del cavallo, allora meriti la sconfitta definitiva? Il cancro ha fatto scacco matto. La ‘guerra’ contro il cancro è, piuttosto, una sequenza di notti insonni, di paura quando entri nel tubo della risonanza magnetica o della tac, del terrore di guardare negli occhi chi ti ha appena fatto un esame, di gioia se quegli occhi esprimono soddisfazione. Un altro ostacolo superato, tra un po’ ne arriverà un altro. Una ‘guerra’ fatta di attese, sofferenze - sono i farmaci - debolezza, dove sai che la tua volontà è importante, ma non è l’arma determinante, e che invece degli squilli di tromba di chi ti esorta a fare il gladiatore, chi si sta impegnando allo spasimo per uscirne vivo avrebbe bisogno di affetto, di vicinanza, di attenzione, di ascolto, di non essere lasciato solo, di vita, e ha bisogno di oncologi che sono sempre più bravi, della scienza che continua a mettere appunto cure sempre più efficaci e plurali. La ‘guerra’ la fa la ricerca condotta da eroi e spesso trascurata da chi ha le redini dell’autorità pubblica. Lo dico per fatto personale. Scusate l’impudicizia, ma non ne potevo più”.

Monologo di Geppi Cucciari su Rai 3

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01/10/2025

Finalmente è martedì! Benvenuti ad un nuovo episodio di “Neurolandia: il sistema nervoso come non lo avete mai visto!”

Oggi parliamo di un nervo famoso, anzi famigerato. Uno che ha tre rami, una sensibilità da far paura, e quando decide di lamentarsi.. lo fa con stile. E dolore.

È il nervo trigemino, quinto nervo cranico e custode assoluto della sensibilità facciale.
Un nervo che conosce ogni dettaglio del tuo viso, delle tue mascelle, dei tuoi denti, degli occhi, del naso, perfino della cornea. Quando lavora bene, è silenzioso. Quando soffre, si fa ricordare.

Dove sta?

Il trigemino origina nel tronco encefalico, a livello del ponte, e da lì si dirige verso il ganglio di Gasser (o ganglio trigeminale), dove si divide in tre rami principali: ramo oftalmico (V1, completamente sensitivo, attraversa la fessura orbitale superiore), ramo mascellare (V2, sensitivo, attraversa il forame rotondo), ramo mandibolare (V3, misto, esce dal forame ovale).

Ogni ramo ha un percorso ricco di connessioni con pelle, mucose, muscoli e strutture profonde. È il nervo cranico più voluminoso.

Che cosa fa?

Funzione sensitiva

V1 fornisce la sensibilità della fronte, cuoio capelluto anteriore, palpebra superiore, occhio, cornea, radice del naso.

V2 fornisce la sensibilità di guancia, labbro superiore, denti superiori, mucosa del naso, palato.

V3 fornisce la sensibilità di labbro inferiore, denti inferiori, parte esterna del padiglione auricolare, mandibola.

Funzione motoria (solo V3)

Innerva i muscoli masticatori (massetere, temporale, pterigoidei), più il muscolo miloioideo, il ventre anteriore del digastrico, il muscolo tensore del timpano e del velo palatino.

È il nervo che ti permette di sentire ogni cosa sulla faccia.. e anche di masticarla!

Come si lamenta?

La più nota (e temuta) manifestazione? La nevralgia del trigemino: un dolore acuto, lancinante, improvviso, a scarica, descritto come una stilettata sul viso.

Altri sintomi da disfunzione trigeminale sono parestesie o ipoestesia sul volto, alterazione del riflesso corneale (V1 input sensitivo), debolezza o atrofia dei muscoli masticatori (se V3 è coinvolto) e dolori mascherati da disfunzioni ATM, emicranie e dolori dentari inspiegabili.

Ruolo nella vita quotidiana

Il trigemino lavora costantemente ogni volta che mastichi, sbadigli, deglutisci, ogni volta che senti vento sulla guancia o la carezza di una barba, quando ti tocchi gli occhi o stringi i denti, quando il dentista fa “toc” e tu dici “ho sentito tutto”.

Senza di lui, il volto perde senso e funzione.
Con lui infiammato.. la vita può diventare un incubo.

Patologie e disfunzioni

Nevralgia del trigemino (idiopatica, vascolare, secondaria a compressioni o sclerosi multipla), disfunzione ATM con coinvolgimento sensitivotrigeminale, neurite o neurinomi del trigemino (rari), ma anche sindrome di Tolosa-Hunt (coinvolge anche il V1), neuralgia post-erpetica (dopo infezione da herpes zoster) e sindrome dolorosa miofasciale con attivazione centrale del trigemino.

Curiosità neurologica

Il nervo trigemino ha connessioni profonde con i nuclei del tronco encefalico, ed è implicato in meccanismi di modulazione del dolore centrale. È anche coinvolto nel riflesso lacrimale (stimolo sensitivo V1, risposta motoria VII) e in molti meccanismi di allerta vegetativa.

E non dimentichiamolo: la sua irritazione può simulare dolori dentari, otalgie, emicranie e cefalee.. spesso per mesi.

Approccio fisioterapico

Nel contesto delle disfunzioni muscolari, articolari o posturali, il fisioterapista può valutare la componente muscolo-articolare di mandibola, cranio e collo (soprattutto per V3), trattare le disfunzioni ATM (articolazione temporo-mandibolare), lavorare su trigger miofasciali (massetere, temporale, sternocleidomastoideo, suboccipitali).

Il fisioterapista può agire sul sistema nervoso autonomo (tramite tecniche di rilassamento e respirazione), educare il paziente sulla gestione del dolore persistente e del carico mandibolare, e nei quadri cronici, collaborare con neurologo, dentista, otorino e psicologo.

Nelle nevralgie vere e proprie, il fisioterapista non fa diagnosi medica ovviamente, ma può contribuire alla gestione dei meccanismi sensitivi associati e del contesto funzionale complesso.

Conclusione

Il nervo trigemino è il regista della sensibilità facciale, il guardiano della masticazione,
e il responsabile di alcuni dei dolori più intensi e strani che si possano immaginare. Trattalo con cura, ascolta il suo linguaggio.. e ricorda: dietro ogni sorriso, c’è un trigemino che lavora in silenzio.

Ci vediamo martedì prossimo su Neurolandia.. perché quando i nervi parlano, noi impariamo ad ascoltarli. 🤗

Nota bene
Anche se a Neurolandia i nervi parlano.. la diagnosi medica la fa il medico. Quindi, se i sintomi ti fanno compagnia da troppo tempo, ascolta i segnali e confrontati con un neurologo o uno specialista medico. Noi siamo qui per spiegarti come funzionano le cose, ma la cura parte sempre da una valutazione sanitaria. E spesso, il fisioterapista è proprio il primo professionista sanitario a intercettare quei segnali e indirizzare nel modo giusto. 👏

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Indirizzo

Via Nazionale 40
Montepaone
88060

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 13:00
15:00 - 19:30
Martedì 09:00 - 13:00
15:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 13:00
15:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 13:00
15:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 13:00
15:00 - 19:30

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