01/10/2025
Finalmente è martedì! Benvenuti ad un nuovo episodio di “Neurolandia: il sistema nervoso come non lo avete mai visto!”
Oggi parliamo di un nervo famoso, anzi famigerato. Uno che ha tre rami, una sensibilità da far paura, e quando decide di lamentarsi.. lo fa con stile. E dolore.
È il nervo trigemino, quinto nervo cranico e custode assoluto della sensibilità facciale.
Un nervo che conosce ogni dettaglio del tuo viso, delle tue mascelle, dei tuoi denti, degli occhi, del naso, perfino della cornea. Quando lavora bene, è silenzioso. Quando soffre, si fa ricordare.
Dove sta?
Il trigemino origina nel tronco encefalico, a livello del ponte, e da lì si dirige verso il ganglio di Gasser (o ganglio trigeminale), dove si divide in tre rami principali: ramo oftalmico (V1, completamente sensitivo, attraversa la fessura orbitale superiore), ramo mascellare (V2, sensitivo, attraversa il forame rotondo), ramo mandibolare (V3, misto, esce dal forame ovale).
Ogni ramo ha un percorso ricco di connessioni con pelle, mucose, muscoli e strutture profonde. È il nervo cranico più voluminoso.
Che cosa fa?
Funzione sensitiva
V1 fornisce la sensibilità della fronte, cuoio capelluto anteriore, palpebra superiore, occhio, cornea, radice del naso.
V2 fornisce la sensibilità di guancia, labbro superiore, denti superiori, mucosa del naso, palato.
V3 fornisce la sensibilità di labbro inferiore, denti inferiori, parte esterna del padiglione auricolare, mandibola.
Funzione motoria (solo V3)
Innerva i muscoli masticatori (massetere, temporale, pterigoidei), più il muscolo miloioideo, il ventre anteriore del digastrico, il muscolo tensore del timpano e del velo palatino.
È il nervo che ti permette di sentire ogni cosa sulla faccia.. e anche di masticarla!
Come si lamenta?
La più nota (e temuta) manifestazione? La nevralgia del trigemino: un dolore acuto, lancinante, improvviso, a scarica, descritto come una stilettata sul viso.
Altri sintomi da disfunzione trigeminale sono parestesie o ipoestesia sul volto, alterazione del riflesso corneale (V1 input sensitivo), debolezza o atrofia dei muscoli masticatori (se V3 è coinvolto) e dolori mascherati da disfunzioni ATM, emicranie e dolori dentari inspiegabili.
Ruolo nella vita quotidiana
Il trigemino lavora costantemente ogni volta che mastichi, sbadigli, deglutisci, ogni volta che senti vento sulla guancia o la carezza di una barba, quando ti tocchi gli occhi o stringi i denti, quando il dentista fa “toc” e tu dici “ho sentito tutto”.
Senza di lui, il volto perde senso e funzione.
Con lui infiammato.. la vita può diventare un incubo.
Patologie e disfunzioni
Nevralgia del trigemino (idiopatica, vascolare, secondaria a compressioni o sclerosi multipla), disfunzione ATM con coinvolgimento sensitivotrigeminale, neurite o neurinomi del trigemino (rari), ma anche sindrome di Tolosa-Hunt (coinvolge anche il V1), neuralgia post-erpetica (dopo infezione da herpes zoster) e sindrome dolorosa miofasciale con attivazione centrale del trigemino.
Curiosità neurologica
Il nervo trigemino ha connessioni profonde con i nuclei del tronco encefalico, ed è implicato in meccanismi di modulazione del dolore centrale. È anche coinvolto nel riflesso lacrimale (stimolo sensitivo V1, risposta motoria VII) e in molti meccanismi di allerta vegetativa.
E non dimentichiamolo: la sua irritazione può simulare dolori dentari, otalgie, emicranie e cefalee.. spesso per mesi.
Approccio fisioterapico
Nel contesto delle disfunzioni muscolari, articolari o posturali, il fisioterapista può valutare la componente muscolo-articolare di mandibola, cranio e collo (soprattutto per V3), trattare le disfunzioni ATM (articolazione temporo-mandibolare), lavorare su trigger miofasciali (massetere, temporale, sternocleidomastoideo, suboccipitali).
Il fisioterapista può agire sul sistema nervoso autonomo (tramite tecniche di rilassamento e respirazione), educare il paziente sulla gestione del dolore persistente e del carico mandibolare, e nei quadri cronici, collaborare con neurologo, dentista, otorino e psicologo.
Nelle nevralgie vere e proprie, il fisioterapista non fa diagnosi medica ovviamente, ma può contribuire alla gestione dei meccanismi sensitivi associati e del contesto funzionale complesso.
Conclusione
Il nervo trigemino è il regista della sensibilità facciale, il guardiano della masticazione,
e il responsabile di alcuni dei dolori più intensi e strani che si possano immaginare. Trattalo con cura, ascolta il suo linguaggio.. e ricorda: dietro ogni sorriso, c’è un trigemino che lavora in silenzio.
Ci vediamo martedì prossimo su Neurolandia.. perché quando i nervi parlano, noi impariamo ad ascoltarli. 🤗
Nota bene
Anche se a Neurolandia i nervi parlano.. la diagnosi medica la fa il medico. Quindi, se i sintomi ti fanno compagnia da troppo tempo, ascolta i segnali e confrontati con un neurologo o uno specialista medico. Noi siamo qui per spiegarti come funzionano le cose, ma la cura parte sempre da una valutazione sanitaria. E spesso, il fisioterapista è proprio il primo professionista sanitario a intercettare quei segnali e indirizzare nel modo giusto. 👏