Veronica Ferrari - Pedagogista

Veronica Ferrari - Pedagogista Piccoli spunti di pedagogia per educatori e genitori "Educare è mettere l'invisibile in condizioni di rendersi visibile. Ecco. che ti sono state affidate.

Il fine della vita è la bellezza: un seme di rosa o un bruco di farfalla lo dimostrano" A. D'Avenia

Hai mai provato a coltivare qualcosa, ad attendere che dal seme nel terriccio che innaffi ogni giorno fuoriesca un germoglio, che poi questo cresca e ti dia frutti? Credo che quella stessa pazienza, dedizione, attenzione e cura siano necessarie nel momento in cui parliamo di e

ne: occorre saper leggere e accogliere i tempi delle persone in ogni fase della propria vita, così come si rispetta la fragilità del seme che cresce ogni giorno un pezzettino di più rivelando ciò che è veramente. Che tu sia un genitore, un animatore, un educatore in formazione, qui troverai alcuni "spunti di pedagogia" per poter prenderti cura del seme di bellezza custodito nel cuore dei tuoi figli o delle persone (bambini, adolescenti, adulti, anziani...)

L'educazione è un processo che richiede osservazione, attenzione, cura, monitoraggio...Me l'hanno ricordato i semi di gi...
14/08/2025

L'educazione è un processo che richiede osservazione, attenzione, cura, monitoraggio...

Me l'hanno ricordato i semi di girasole regalatimi da K., una bimba della Comunità.
L'anno scorso li avevo piantati con la speranza di vederli fiorire.

Non ne è cresciuto nemmeno uno.

Da una parte ho pensato che i semi non fossero "buoni".
Poi mi sono fermata a pensare...
Mi ero affidata al "buon senso" e a quelle poche conoscenze "botaniche" ereditate. Avevo fatto un bel buco e ne avevo messi 4 o 5 tutti insieme, sperando che ne nascesse almeno uno.
Sono passati i giorni, le settimane, i mesi ma di germogli nemmeno l'ombra.

Ne avrò messi troppi? Troppo interrati? Poca o troppa acqua? O forse la stagione non era quella adatta.

Ho atteso la primavera e ci ho riprovato, seminando quelli che mi erano rimasti.
Stavolta un buchino ciascuno, poca terra per coprirli.

Sono germogliati tutti!
Alcuni sono rimasti piccoli, altri sono appassiti nel frattempo, qualcun altro è cresciuto e sbocciato. Altri ancora, dopo essere stati tagliati hanno prodotto nuove gemme.
Sicuramente, anche stavolta, avrei potuto aggiustare il tiro ma ho ottenuto un risultato migliore del primo tentativo.

Ho pensato che è così che funziona per i processi educativi.
Spesso si ha la presunzione di ottenere cambiamenti nell'immediato, con metodi che riteniamo opportuni perché "studiati" e crediamo che portino a un risultato.

Invece, forse, i metodi sono poco adatti per quella determinata persona, in quella specifica stagione di vita, in quel contesto o situazione...e occorre mantenere alta l'asticella dell' osservazione e della riflessione.

Perché in fondo il processo pedagogico è proprio questo: osservazione della realtà di partenza, riflessione, attivazione di un intervento specifico, intelligente e rimodulabile.
Non l'applicazione acritica di conoscenze o l'imposizione del proprio punto di vista sull'altro/a.

Grazie girasoli 🌻 grazie K ❤️

Eccoci con il nostro ultimo approfondimento sul tema degli "stili educativi genitoriali".🧗🏼Lo stile di cui parliamo oggi...
11/08/2025

Eccoci con il nostro ultimo approfondimento sul tema degli "stili educativi genitoriali".

🧗🏼Lo stile di cui parliamo oggi è quello AUTOREVOLE o democratico.
Per identificarlo ci viene in aiuto Mufasa ne "Il Re Leone" (2019)🦁

🎥 Guarda lo spezzone proposto, osserva e ascolta la comunicazione tra papà Mufasa e Simba...poi troverai una breve spiegazione tratta dalla letteratura scientifica sul tema.

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Eccoci con il nostro approfondimento sul tema degli "stili educativi genitoriali".🤹‍♀️Lo stile di cui parliamo oggi è qu...
08/07/2025

Eccoci con il nostro approfondimento sul tema degli "stili educativi genitoriali".

🤹‍♀️Lo stile di cui parliamo oggi è quello IPERPROTETTIVO o affettivo-negativo
Per farlo ci viene in aiuto Daniela Paguro, la mamma di Luca Paguro del film Pixar "Luca".

🎥 Guarda lo spezzone proposto, osserva la comunicazione tra mamma Daniela e Luca...poi troverai una breve spiegazione tratta dalla letteratura scientifica sul tema.

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La notte in Comunità è una questione di chiaroscuri. Cala il silenzio, scende la notte. Può portare pensieri, paure, bru...
03/07/2025

La notte in Comunità è una questione di chiaroscuri.
Cala il silenzio, scende la notte.
Può portare pensieri, paure, brutti sogni.
Oppure dare ristoro da una realtà di fatica.
Qualche volta il silenzio è rotto da una confidenza, un bicchiere di latte clandestino, una lacrima versata di nascosto.
C'è chi, invece, accende una lucina: trafigge l'oscurità, contiene le angosce, fa sentire meno soli.
È una carezza per il cuore.

Perché sì, anche gli adulti hanno paura del buio.

Eccoci con il nostro approfondimento sul tema degli "stili educativi genitoriali".🤹‍♀️Lo stile di cui parliamo oggi è qu...
31/05/2025

Eccoci con il nostro approfondimento sul tema degli "stili educativi genitoriali".

🤹‍♀️Lo stile di cui parliamo oggi è quello LASSISTA o permissivo.
Per farlo ci viene in aiuto Lorelai Gilmore in "Una mamma per amica" (già il titolo dice tanto!)

🎥 Guarda lo spezzone proposto, osserva la comunicazione tra Lorelai e Rory...poi troverai una breve spiegazione tratta dalla letteratura scientifica sul tema.

Contenuto extra ➡️ ascolta su Spotify la puntata "Quello dove spieghiamo perché una mamma è meglio non averla come amica" del Podcast "TV Therapy" della psicoterapeuta Alessia Romanazzi: https://open.spotify.com/episode/1R6xtsfkAOVxcukfoOq0uy?si=dl7x8XsCR2i2rODVlWawQQ

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Come anticipato nell'ultimo post, ecco il primo approfondimento sul tema degli "stili educativi genitoriali". 👮 Lo stile...
23/05/2025

Come anticipato nell'ultimo post, ecco il primo approfondimento sul tema degli "stili educativi genitoriali".

👮 Lo stile di cui parliamo oggi è quello AUTORITARIO o coercitivo. Per farlo, ci viene in aiuto lo Zio Vernon in Harry Potter e la Pietra Filosofale.

🎥 Guarda lo spezzone proposto, osserva la comunicazione di zio Vernon e le reazioni di Harry...poi troverai una breve spiegazione, tratta dalla letteratura scientifica sul tema.

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La comunicazione di ciascun genitore nei confronti del figlio o della figlia, si traduce in uno stile educativo genitori...
16/05/2025

La comunicazione di ciascun genitore nei confronti del figlio o della figlia, si traduce in uno stile educativo genitoriale.
In relazione a come l'adulto gestisce la dimensione del controllo/potere e quella emozionale, si configura un determinato stile.

La più conosciuta e diffusa classificazione degli stili comunicativi è quella introdotta da K. Lewin, a partire dall'osservazione del comportamento di un leader all'interno di un gruppo.
Si notó che, in relazione all' atteggiamento educativo del leader, il comportamento dei minori cambiava, diventando più o meno collaborativo, produttivo, positivo emotivamente...

Egli identificò tre stili di leadership:
👮🏻‍♂️ autoritaria (o coercitiva)
🤹🏽 lassista (o permissiva)
🧘🏼‍♂️ autorevole (o democratica)

Tali studi sono poi stati adattati e applicati in diversi contesti relazionali (in classe, nei gruppi di lavoro, in famiglia) e replicati in varie fasi storico-sociali.

A questa classificazione, per esempio, si può aggiungere un quarto stile educativo, denominato

🧑‍🍼 iper-protettivo o affettivo-negativo.

Nei prossimi post, vedremo le caratteristiche di ciascun stile educativo a partire da alcuni spunti offerti dal piccolo e grande schermo e rifletteremo sugli aspetti positivi e su quelli critici, dell'uno e dell'altro.

Se ti è piaciuto il post, commenta con le tue riflessioni e lasciami un cuoricino ❤️

"Io gomitolo, tu filo" è una dolcissima storia in rima per raccontare a grandi e piccini il legame d'amore tra mamma e f...
09/05/2025

"Io gomitolo, tu filo" è una dolcissima storia in rima per raccontare a grandi e piccini il legame d'amore tra mamma e figlio/a.

Il testo di Alberto Pellai (medico e psicoterapeuta) è uno strumento utile e delicato per riflettere sul legame di "attaccamento" e sul compito di un autentico processo educativo: amare imparando a lasciar andare, avendo prima costruito la certezza di una base sicura a cui tornare.

Auguri a tutte le mamme ❤️

Cosa significa "essere" genitore? Non tanto e non solo "diventare" mamma o papà biologicamente, ma mettersi nella dispos...
11/04/2025

Cosa significa "essere" genitore?

Non tanto e non solo "diventare" mamma o papà biologicamente, ma mettersi nella disposizione di EDUCARE; essere "al servizio" della vita del figlio o della figlia.

Questo atto implica un coraggioso lavoro su sé stessi, sulla propria storia di vita, una rielaborazione dell'educazione ricevuta dalla famiglia di origine al fine di rendersi consapevoli e non reiterare schemi relazionali appartenenti al passato.

In questo carosello ti do qualche piccolo spunto su cosa significa "essere" genitore, andando oltre il dato biologico...

E' una sintesi personale elaborata a partire dai contributi di
Maggi M., Ricci A., EduCare alla genitorialità e
Macario L., Comunicare sorgente di vita.

La notte in Comunità...Cosa fa un'educatrice o un educatore di notte, in Comunità? Te lo dico con quattro immagini e con...
22/11/2024

La notte in Comunità...

Cosa fa un'educatrice o un educatore di notte, in Comunità?

Te lo dico con quattro immagini e con qualche libera associazione più "poetica" che professionale
⬇️

Parole sciolte in dialoghi e racconti; ascolto di narrazioni di sé e della propria storia; documenti, burocrazia, pianificazione; prove di teatro con canzoni "educative"; dolci risvegli e colazioni nutrienti...

❤️

Se ti sei incuriosita o incuriosito scrivi nei commenti qua sotto e ne parliamo insieme!

19/11/2024

A San Benedetto del Tronto, Fondazione Arché rappresenta una presenza importante nel tessuto sociale locale. Grazie alla passione e al lavoro di Ilaria, Responsabile dei volontari, e al contributo di oltre 26 volontari, la fondazione porta avanti numerose attività di solidarietà e sostegno, crean...

In un post precedente ti ho dato qualche "pillola" su come affrontare con i bambini e le bambine il tema della  . In que...
15/11/2024

In un post precedente ti ho dato qualche "pillola" su come affrontare con i bambini e le bambine il tema della .

In questo carosello ti presento brevemente 4 albi illustrati da utilizzare come strumento per avviare il dialogo sull'esperienza del lutto, della perdita e del dolore.
inteso, non solo come morte fisica, ma anche come piccole o grandi esperienze quotidiane di separazioni da qualcuno o qualcosa che amiamo.
In particolar modo, il testo di A. Pellai, "Mi manchi già" si concentra proprio su questo aspetto, aiutando ad integrare l'esperienza del lutto come parte della vita stessa.
Gli altri testi, pur concentrandosi maggiormente sulla morte corporale, veicolano più o meno lo stesso messaggio e sottolineano l'importanza del custodire ricordi e insegnamenti come un prezioso .

Digitando sul web o chiedendo in libreria, si trovano altre alternative possibili.
Personalmente ho selezionato i contributi che, al momento, ritengo più delicati, profondi e in grado di toccare le nostre "corde emotive" con gentilezza.
Ho prestato particolare attenzione anche alla cura delle illustrazioni.

Non mi resta che augurarvi una buona lettura e lasciarvi con una citazione che sintetizza un po' l'esperienza del lutto:
"Cos'è il dolore, se non amore perseverante?", Wanda Vision

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Monterotondo
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