
15/03/2025
Quando ci perdiamo, a volte, non riusciamo più a riconoscere la nostra voce interiore. È come se fossimo avvolti da un silenzio assordante, incapaci di connetterci con i nostri desideri, i nostri bisogni, la nostra storia. E allora cerchiamo qualcuno, spesso in modo inconsapevole, che possa “ricordarci” chi siamo, che ci faccia sentire vivi e radicati di nuovo nel nostro essere.
La terapia diventa, in questo senso, uno spazio in cui poter essere “toccati” attraverso la parola, visti finalmente nelle nostre umane fragilità. Il terapeuta diventa un testimone attento e silenzioso del nostro viaggio interiore, un accompagnatore che, con delicatezza, ci invita a riscoprire quelle parti di noi che abbiamo dimenticato o trascurato. In terapia, spesso emergono storie di ferite non elaborate, di parti di noi stessi che sono state messe da parte o negate. "Ricordami chi sono” è l' invito a riconnettersi con la propria autenticità, ad ascoltare e a fidarsi di quella voce interiore che spesso è stata ignorata o soffocata.
Toccami, ricordami chi sono.