Dott.ssa Noemi Bitonti Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Noemi Bitonti Psicologa Psicoterapeuta Psicologia e benessere. Il mio approccio affonda le sue radici nella Psicologia Umanistica e nell'Analisi Bioenergetica.

Sono una psicologa e psicoterapeuta
Mi occupo del benessere della persona e della valorizzazione delle preziose risorse che rendono unico ciascun individuo. Storie, emozioni e corpo si fondono in un percorso finalizzato alla trasformazione e alla crescita della persona che si riappropria della propria capacità di sentire, vivere e amare pienamente. Appassionata del femminile, faccio ricerca sulla mitopsicologia al femminile e sulla sua applicazione, in termini creativi e di crescita, nel lavoro con le donne. In uno 'spazio protetto', privo di giudizi e valutazioni, mi prendo cura del singolo, della coppia e della famiglia.

☆SERVIZI☆

- Colloquio psicologico
- Ascolto attivo ed empatico
- Emozioni
- Resilienza
- Test
- Training Autogeno
- Classi di esercizi di Bioenergetica
- Meditazioni attive
- Tecniche di rilassamento e fantasie guidate
- Tecniche artistico-creative

Quando ci perdiamo, a volte, non riusciamo più a riconoscere la nostra voce interiore. È come se fossimo avvolti da un s...
15/03/2025

Quando ci perdiamo, a volte, non riusciamo più a riconoscere la nostra voce interiore. È come se fossimo avvolti da un silenzio assordante, incapaci di connetterci con i nostri desideri, i nostri bisogni, la nostra storia. E allora cerchiamo qualcuno, spesso in modo inconsapevole, che possa “ricordarci” chi siamo, che ci faccia sentire vivi e radicati di nuovo nel nostro essere.

La terapia diventa, in questo senso, uno spazio in cui poter essere “toccati” attraverso la parola, visti finalmente nelle nostre umane fragilità. Il terapeuta diventa un testimone attento e silenzioso del nostro viaggio interiore, un accompagnatore che, con delicatezza, ci invita a riscoprire quelle parti di noi che abbiamo dimenticato o trascurato. In terapia, spesso emergono storie di ferite non elaborate, di parti di noi stessi che sono state messe da parte o negate. "Ricordami chi sono” è l' invito a riconnettersi con la propria autenticità, ad ascoltare e a fidarsi di quella voce interiore che spesso è stata ignorata o soffocata.

Toccami, ricordami chi sono.

Esiste una verità assoluta che scandisce il tempo dell'amore, lo definisce e gli offre forma e, come voce di un oracolo,...
27/02/2025

Esiste una verità assoluta che scandisce il tempo dell'amore, lo definisce e gli offre forma e, come voce di un oracolo, ne predice il futuro: per amare dobbiamo essere stati amati.

L’amore non è un talento innato, non nasce da solo come fiori spontanei. L'amore si impara, si scopre nel contatto di mani che ci hanno accolto senza riserve, nello sguardo che ha saputo vederci prima ancora che ci comprendessimo da sole, nelle carezze calde, nelle braccia che sanno tenerci al sicuro, al caldo, nel palmo di una mano.

L'amore si conosce attraverso la voce che cura e incoraggia, che delimita e al tempo stesso spinge verso il mondo, verso ciò che esiste al di là dell'abbraccio.
Se siamo state nutrite dall’amore, sappiamo riconoscerlo. Se qualcuno ha ascoltato il nostro pianto senza giudicarlo, impareremo a stare accanto senza fuggire. Se ci è stato concesso spazio per esistere così come siamo, ci sarà più facile amare senza la paura di perdere noi stesse.

Ma se l’amore che abbiamo conosciuto è stato condizionato, instabile o assente? Se i nostri bisogni sono stati sminuiti, se il contatto è mancato? Impariamo a sopravvivere senza, ci adattiamo, ma nel profondo restiamo affamate, alla ricerca costante di quel paradiso perduto.

L'amore non è un patto, l'amore è spazio e presenza, è riconoscere l'altro senza aspettare che ci risarcisca per ciò che non abbiamo avuto, che diventi quel paradiso tanto desiderato.
L'altro non può essere un genitore che ripara, né rifugio che ci preserva da ogni incertezza. Non può ri solvere il nostro passato, né colmare ogni vuoto con la sua presenza.

Ma l'altro può esserci. Può essere lo spazio sicuro in cui le nostre ferite non vengono giudicate, ma neanche assorbite. Può accoglierci senza farsi carico di guarirci, può amarci senza dover essere la soluzione ai nostri dolori.
L’altro può restare accanto quando tremiamo, senza dirci che non dovremmo farlo. Può aiutarci a guardare le nostre paure senza scappare. Può esserci, senza annullarsi, e insegnarci, con la sua stessa presenza, che possiamo esistere anche da sole.

“È una divinità creatrice chi ti guarda e vede la tua luce.”

(Cristina Bellemo)

C’è una forma di violenza silenziosa in chi decide di tagliare un legame senza spiegazioni. Questo comportamento, per qu...
30/11/2024

C’è una forma di violenza silenziosa in chi decide di tagliare un legame senza spiegazioni. Questo comportamento, per quanto apparentemente passivo, è profondamente tossico, perché nega all’altro il diritto di capire, di confrontarsi, di crescere attraverso il conflitto.

Quando qualcuno scompare senza avvisare, per natura siamo portati a diventare giudice della nostra stessa esistenza: cosa ho fatto? Dove ho sbagliato? Cerchiamo delle spiegazioni all'accaduto ed il rischio più grande che incorriamo, se le nostre parti più egoiste, argute e fiere sono esiliate, è quello di dubitare di noi, di pensare di avere davvero qualcosa che non va.

Non esiste relazione senza il rischio di ferire e ve**re feriti, ma esiste l'incontro, la possibilità di dichiararsi tristi o arrabbiati, delusi o giudicati. Sapere questo è la relazione.

È un potere sottile, quello di chi sceglie il silenzio: ti lascia con un fardello che non è tuo, un senso di smarrimento e confusione che rimbalza tra pancia testa e gola.

Ma la tossicità di questo atteggiamento non riguarda solo chi lo subisce: è anche il riflesso di chi lo mette in atto. Tagliare un legame senza confrontarsi significa rifuggire la responsabilità emotiva, scegliere l’egoismo al posto del coraggio. È un atto di vigliaccheria travestito da autodifesa, un modo per proteggersi evitando il peso della verità.

Ciò che rende davvero tossico questo atteggiamento è la sua capacità di lasciarti intrappolato in un ciclo infinito: il rancore, il senso di colpa, il bisogno di spiegazioni che non arrivano mai. È un veleno lento che si insinua nella tua capacità di fidarti, di credere che i legami possano essere solidi e autentici.

Per uscirne, serve una presa di coscienza: comprendere che il silenzio dell’altro non parla di te, ma di loro. Non sei tu a dover colmare il vuoto che hanno lasciato, non sei tu a dover dare senso a un’assenza che non hai scelto. Liberarsi da questo peso significa imparare a distinguere tra chi ti abbandona e chi, invece, ti solleva. E scegliere, finalmente, di non aggrapparsi a chi non ha mai avuto il coraggio di restare.

Vorrei scrivere un elogio sulla stranezza. Vorrei trovarlo scritto sui muri delle città, una scritta romantica e ribelle...
24/11/2024

Vorrei scrivere un elogio sulla stranezza. Vorrei trovarlo scritto sui muri delle città, una scritta romantica e ribelle un pò sbavata e tutta storta fatta di nascosto come la maggior parte delle cose belle.
Cerchiamo di nascondere le nostre stranezze chiudendole nelle segrete buie e fredde dove si affollano parti che cercano spazio e venti per far sentire le loro voci. Tutto ciò che è esiliato bussa forte per tornare a casa e la vita ci insegna che le rivoluzioni belle se ne infischiano dei controlli, seguono correnti opposte rivendicando diritti per troppo tempo negati.
Non è mai la stranezza ad essere patologica, ma il grado di sofferenza e limite che porta con sé.
Allora chiediti se quella stranezza è davvero un problema per te, per la tua vita ed il tuo funzionamento nel mondo, ppure ciò che ti opprime è piuttosto lo sguardo, severo e giudicante, tuo o degli altri.
Allora, forse, Essere strani è un atto di resistenza, forse c'è della tenace bellezza nell’essere fuori misura, nell’inciampare, nel non sapere dove mettere i piedi, nel fuori luogo, nel particolare che ci rende umani.
Possiamo abbracciare le nostre stranezze , possiamo abitarle teneramente, possiamo amarle e scoprirle amabili.

La mia terapia ha preso il volo quando tutto ha iniziato a tornare a casa.

Ci sono tutti, tutti quanti,
non in fila e nemmeno
in cerchio,
ma mescolati come farina e acqua
nel gesto caldo che fa il pane: io è un abbraccio

Chandra Livia Candiani

Mia madre ha da sempre odiato il vento, ama invece la pioggia, le piace il suo rumore anche quando è battente, il vento ...
29/04/2024

Mia madre ha da sempre odiato il vento, ama invece la pioggia, le piace il suo rumore anche quando è battente, il vento invece la rende inquieta. Io sono l'esatto opposto: la pioggia mi innervosisce, mi arrabbio facilmente e sopporto poco tutto. Un po' come la luna quando è piena.
Quando penso ad una tana, un posto in cui sentire pace io immagino una casa nel bosco in cui soffia il vento. Se penso all'estate ricordo lo scirocco e le tende di lino che muove sull'uscio di una porta.
Come niente è un caso, neanche il vento nel mio mondo interno lo è. Al vento lascio tutto ciò che non serve, "le parole volate al vento", oppure " sento che vento tira" e poi scelgo come agire, se aprire oppure chiudere, restare o andare.
Io " cambio in base al vento" , mi lascio attraversare dalle emozioni, non le scelgo e aspetto che passino. Non credo nella possibilità di essere coerente come imperativo assoluto, per me le promesse possono essere infrante, quelle fatte agli altri e quelle stipulate con me stessa in quelle notti in cui tutto poteva sembrare tragedia. Se dico si a qualcosa, posso cambiare idea e dire no un attimo dopo. Sono incoerente come il tempo in questa primavera imprevedibile.
Non ho paura di tutto ciò che doveva essere in ombra, di ciò che potrebbe essere scomodo, di quello che scompiglia, me per prima.
Mi lascio spettinare.

Lunatica e incoerente, nel mio cuore tira sempre il vento.

Indirizzo

Via Casalnuovo 6
Montescaglioso
75024

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:30
Martedì 09:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 19:30
Sabato 09:00 - 19:30

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Noemi Bitonti Psicologa Psicoterapeuta pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott.ssa Noemi Bitonti Psicologa Psicoterapeuta:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare

Sono una psicologa e psicoterapeuta

Mi chiamo Noemi e credo fortemente che la psicoterapia sia un atto creativo: si crea, si pianta bellezza dove non ce n’era o ve ne era poca. Mi occupo del benessere della persona seguendola in un percorso alla scoperta delle proprie risorse e aiutandola a creare il proprio progetto di vita, la propria autorealizzazione.

Lavoro mettendo in campo tutta la mia sensibilità ed una presenza attenta e autentica e attingendo alla mia creatività come risorsa indispensabile nel lavoro con l’altro e come strumento di comunicazione.

Creo percorsi di crescita e consapevolezza del proprio femminile attraverso tecniche creative -artistiche e di scrittura- e psico-corporee.

Ricevo su appuntamento nel mio studio a Montescaglioso e online.