12/04/2025
Viviamo in tempi di grande instabilità, dove le crisi non sono più eventi straordinari, ma la nuova normalità.
Ogni anno ne sorge una diversa, e poco importa che sia politica, economica, sanitaria, ambientale o sociale: ciò che conta è che il futuro, un tempo orizzonte di speranza e possibilità, appare sempre più come un territorio ostile, un labirinto senza mappa.
La storia accelera, ma non siamo noi a guidarla. L’impressione è che pochi uomini giochino col destino di molti. In balia di eventi di portata mondiale, non possiamo che sentirci inermi.
D’altronde, che potere possiamo avere noi, minuscoli individui, su un mondo che sembra andare allo sbando?
Di fronte a una crisi continua, viene naturale chiedersi se abbia ancora senso impegnarsi per il proprio futuro. Anni di sacrifici, progetti e ambizioni possono essere cancellati in pochi giorni dall’ennesimo stravolgimento, lasciandoci con l’amara sensazione che ogni nostro sforzo sia vano.
In un’epoca che ci spinge ad arrenderci, lo sport ci allena a resistere. Ci insegna che abbiamo ancora il potere di cambiare le cose, nonostante tutto, anche quando la realtà sembra volerci convincere del contrario. Perché su qualcosa il controllo lo abbiamo ancora: su noi stessi.
Impegnandoci, sul campo possiamo trasformare il nostro corpo, migliorare la nostra salute, rafforzare il nostro benessere. E questa fiducia, poi, è in grado di irradiarsi anche altrove: nel lavoro, nello studio, nella vita. Certo, correre e sollevare pesi non cambierà il mondo. Eppure, capita che correre e sollevare pesi possa cambiare il nostro modo di stare il mondo.
Ecco perché, per molti, lo sport diventa un’àncora in tempi di naufragio. È un promemoria potente: se non possiamo governare le tempeste del mondo, possiamo quanto meno allenare i nostri muscoli, la nostra mentalità e la nostra tenacia, per riuscire a nuotarci attraverso nel migliore dei modi.
Insomma, lo sport alimenta in noi la speranza che almeno in un angolo d’universo siamo padroni del nostro destino. E forse, oggi più che mai, impegnarsi per il proprio futuro, senza cedere alla rassegnazione, è l’atto più rivoluzionario che possiamo compiere.
Se ti piace ciò che scrivo, “𝗧𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝘁𝗿𝗮𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶. 𝗟𝗼 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗳𝗶𝗹𝗼𝘀𝗼𝗳𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘁𝗮” è il mio ultimo libro.
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Il Saggio dello sport