02/09/2025
Siamo alla ripresa del lavoro e, per ragazze e ragazzi, alla vigilia delle fatiche scolastiche. Speriamo anche di molte soddisfazioni, perché un anno di impegno che non sia anche gratificante, rischia di essere percepito come insopportabile.
Ho ripescato, giusto in questo periodo, una serie di qualche anno fa, che consiglio di vedere a ragazzi e ad adulti, specie se connessi al mondo della scuola.
Il titolo, dal nome della protagonista, è "Rita": una produzione danese, dal mio punto di vista molto interessante e a cui mi sono pure un po' affezionata. La protagonista non è la tipica "insegnante modello", se si giudica dalle apparenze e dalle sue... esperienze di vita.
Ma se non ci si ferma alla superficie, si possono cogliere lo spirito e la motivazione profonda che animano questa insegnante un po' ruvida e non convenzionale. Motivazione che potremmo sintetizzare come la "difesa" dei ragazzi da un mondo adulto e genitoriale che spesso non li ascolta, non li tutela a sufficienza e soprattutto non dà spazio al loro vero sé.
Chiaramente non tutti gli episodi sono ugualmente densi di significato, ma in alcuni, la narrazione diventa molto interessante. Ci sono tanti spunti di riflessione su altrettanti temi (infanzia e scuola, adolescenza, DSA, sessualità, diversità... ) e volendo anche temi più profondi, come i traumi (rapporti genitori/figli che fanno crescere con la sensazione di essere non voluti o sbagliati) e i modi - a volte anche disfunzionali - che adottiamo per difenderci dal dolore e riuscire a sopravvivere.