Valentina Rosafio Dott.ssa in Psicologia-Psicoterapia-Apprendimento

Valentina Rosafio Dott.ssa in Psicologia-Psicoterapia-Apprendimento Sono una Psicoterapeuta CC, mi occupo del trattamento del disagio psicologico nelle sue varie forme.

24/09/2025

Ecco gli appuntamenti della settimana della dislessia a Lecce. Vi aspettiamo numerosi

22/09/2025
21/09/2025

Silvia Lanzafame è la presidente dell'Associazione Italiana Dislessia che in occasione della giornata internazionale della dislessia ha raccontato a Fanpage

16/09/2025
15/09/2025

"L'adolescenza non è una malattia. Un titolo che è già un manifesto. Un appello che non
possiamo ignorare. Daniela Lucangeli racconta la solitudine, l'ansia, l'autolesionismo tra i giovani. Una pandemia silenziosa, che si diffonde nelle scuole, nelle stanze dei ragazzi, negli smartphone, negli sguardi spenti. A dare vice a questa realtà è Maria, sedici anni: "l mio non è mal di vivere, è consapevolezza. Sono più fragile, più arrabbiata, più delusa, più sola". E la scuola? Può essere la prima medicina o la prima ferita. La scuola, ci ricorda Lucangeli, ha un potere straordinario: ogni giorno, attraverso relazioni, emozioni e segnali, modula
letteralmente il cervello dei ragazzi. Ma solo se smette di trasmettere ansia, giudizio, paura, e inizia a generare fiducia, curiosità, senso. Serve una rivoluzione della forma mentis. Una scuola e una società che dicano: "Tu mi staia cuore". Una frase semplice, ma essenziale alla sopravvivenza affettiva, emotiva e cognitiva dei nostri ragazzi".

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https://www.orizzontescuola.it/ladolescenza-non-e-una-malattia-lurgente-appello-di-daniela-lucangeli-per-una-rivoluzione-educativa-la-pandemia-nascosta-dietro-solitudine-e-autolesionismo-che-nessuno-vuole-vedere/

Sun-pathos=condividere il pathos ovvero la sofferenza altrui, elemento indispensabile nelle professioni sanitarie ed edu...
01/09/2025

Sun-pathos=condividere il pathos ovvero la sofferenza altrui, elemento indispensabile nelle professioni sanitarie ed educative. Quando sono in seduta con un paziente è nell' autentica condivisione che si inizia a creare l'alleanza terapeutica senza la quale il lavoro più tecnico non riuscirebbe.

24/08/2025

🎯 La psicoterapia non è magia. È impegno. È presenza. È scelta.
Entrare in terapia è un atto di coraggio. Ma restarci con serietà è un atto d’amore verso se stessi.
🧩 Non basta “parlare”. La trasformazione avviene quando ci si mette in gioco davvero:
Quando si porta in seduta ciò che fa male, anche se scomodo.
Quando si accetta di guardare dentro, senza filtri.
Quando si è disposti a mettere in discussione vecchi schemi.
Quando si lavora anche fuori dalla seduta, riflettendo, osservando, sperimentando.
💬 La psicoterapia è un processo attivo. Il terapeuta non “aggiusta”. Accompagna. Ma il cambiamento nasce dal tuo impegno, dalla tua disponibilità a stare nel processo, anche quando è faticoso, anche quando non si vedono subito i risultati.
🛠️ È come costruire una casa: Ogni seduta è un mattone. Ogni riflessione è cemento. Ogni scelta consapevole è un passo verso una struttura più solida, più autentica, più tua.
🌱 Il cambiamento non accade per caso. Accade quando scegli di esserci, con tutto ciò che sei, e con il desiderio autentico di capire e crescere.

21/08/2025

Coltivare la genitorialità sana

Si parla spesso di famiglie tossiche, di genitori narcisisti, di dinamiche dolorose. È importante riconoscerle, ma altrettanto fondamentale è non perdere di vista ciò che rende l’esperienza genitoriale un luogo di crescita e cura. In ognuno di noi possono esserci tratti imperfetti, nessun genitore è immune da errori, ma ciò che distingue una relazione sana è la capacità di riconoscere, correggere e riparare le ferite, gli errori fatti.
Ecco alcuni comportamenti che, anche inconsapevolmente, nutrono il bambino che è oggi nostro figlio e quello che siamo stati noi stessi.
1. Dare valore alle emozioni
Un genitore sano non cancella ciò che prova il bambino, ma lo accoglie. Dire: “Capisco che sei arrabbiato” invece di “Non ti arrabbiare” significa trasmettere il messaggio: le tue emozioni hanno valore per me. Questo aiuta i bambini a crescere sicuri del proprio mondo interiore.
2. Amare senza condizioni
Un amore sano non è legato al successo o al comportamento impeccabile: “Ti voglio bene anche quando sbagli”. L’amore incondizionato è il più grande antidoto alla vergogna e alla paura di non essere mai “abbastanza”.
3. Stabilire confini sicuri
Dire un no con calma e coerenza non è segno di durezza, ma è un atto di cura. I bambini hanno bisogno di confini chiari, perché li percepiscono come protezione, non come rifiuto. La coerenza dei genitori è uno dei pilastri della sicurezza emotiva.
4. Mostrare autenticità
Essere genitori non significa essere infallibili. Riconoscere la stanchezza o i propri limiti (“Oggi sono nervoso, ma non è colpa tua”) insegna che anche gli adulti hanno emozioni e responsabilità, e va bene così. Questo modello favorisce nei bambini la capacità di esprimersi e imparare ad accogliersi senza timore.
5. Riparare dopo il conflitto
Non esistono genitori che non sbagliano. Chiedere scusa a un figlio è un atto che esprime forza e amore: insegna che l’amore non viene meno davanti agli errori e che i legami possono rafforzarsi proprio grazie alla riparazione.
6. Essere presenti
Spesso non servono grandi gesti: condividere del tempo vero, ascoltare con attenzione, ridere insieme. La presenza autentica è uno degli ingredienti fondamentali per lo sviluppo di un senso di sicurezza e appartenenza.
7. Nutrire il gioco e la curiosità
Giocare non è un lusso, ma un linguaggio fondamentale dell’infanzia. Attraverso il gioco, i bambini sentono che la vita non è solo dovere ma anche gioia. Essere curiosi delle loro opinioni (“Cosa ne pensi?”) dà loro il senso di contare, di essere visti.
In sintesi
Un genitore “sufficientemente buono”, come diceva Donald Winnicott , non è perfetto, ma è presente, autentico e disposto a ricucire. Questo è ciò che fa crescere dei bambini che sanno amare se stessi e gli altri, senza paura di sbagliare.
Guardare al positivo, e non solo al patologico, ci ricorda che abbiamo sempre la possibilità di interrompere i cicli tossici e seminare, giorno dopo giorno, esempi di cura, amore e resilienza. Per i nostri figli, e anche per il nostro bambino interiore.

Buon ferragosto 🌴😌
15/08/2025

Buon ferragosto 🌴😌

Nel tempo della pausa, riscopriamo il valore della libertà interiore: scegliere il silenzio, rallentare, prenderci cura di ciò che sentiamo.

Ferragosto non è solo un giorno di festa, ma anche un’occasione per riconnettersi con se stessi.
Il benessere psicologico passa anche da qui: dal diritto al proprio tempo.

14/08/2025

A parlarne è il professor Alessandro Bertolino: anche nella nostra regione sono sempre di più coloro che bussano alle porte dei Serd (Servizi per le dipendenze) dislocati nei comuni

29/07/2025

☀️Tolstoj diceva che «annoiarsi significa desiderare».
Il fatto che un bambino non si sappia annoiare di solito è sintomo che è iperstimolato.
Non dimentichiamoci che la noia è il preambolo dello stupore. Se li lasciamo annoiare, inizieranno a cercarsi la vita, ad essere creativi e a mettere in moto le loro funzioni esecutive (pianificazione, attenzione, memoria di lavoro, ecc. ) attraverso il gioco libero.
La noia non è un grido d'allarme che ci deve trasformare in animatori di giochi o organizzatori di compleanni straordinari.
Non è necessario occupare tutte le sue ore. Rilassiamoci.
La vita ordinaria è già abbastanza interessante: bisogna aiutarli a riscoprire lo straordinario dell'ordinario

- LA NOIA di Catherine L'Ecuyer.

🎨Elsa Beskow
Estrategia educativa

25/07/2025

“Tu mi fai arrabbiare”, “Tu mi metti ansia”, “Tu mi fai sentire in colpa”… sono frasi che usiamo spesso, quasi senza pensarci, ma che nascondono un grande fraintendimento emotivo e relazionale. Nessuno, in realtà, può farci sentire qualcosa. Gli altri sono responsabili di ciò che dicono o fanno — dei loro comportamenti, delle loro parole, dei toni e dei modi con cui si esprimono — ma non sono responsabili delle nostre reazioni emotive.

Il modo in cui ci sentiamo è il frutto di un processo interno. Le emozioni che proviamo non sono causate direttamente dagli altri, ma vengono attivate da ciò che accade dentro di noi in risposta a ciò che accade fuori di noi. Ogni reazione emotiva è influenzata dalla nostra storia, dalle ferite che ci portiamo, dalle insicurezze, dai bisogni insoddisfatti, dai modelli relazionali appresi nel tempo.

In chiave psicologica, si parla di trigger emotivi o attivatori: ciò che l’altro fa o dice può colpire un nostro “punto sensibile”, spesso inconscio, e far emergere rabbia, ansia, senso di colpa o paura. Ma la radice di quelle emozioni è dentro di noi, non nell’altro.

Attribuire all’altro la responsabilità dei nostri stati emotivi è un modo per evitarne il contatto autentico, ma ci lascia in balia delle circostanze. Assumerci la responsabilità di ciò che sentiamo ci restituisce potere: ci permette di osservare, comprendere e trasformare le nostre reazioni, invece che restarne prigionieri.
Solo così possiamo uscire da dinamiche relazionali disfunzionali e vivere relazioni più libere e consapevoli.
Dr. Maurizio Sgambati
www.psicosgambati.it

Indirizzo

Morciano Di Leuca
73040

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 13:00

Telefono

3356410622

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