22/09/2025
Vorrei riprendere, con questo post dedicato alla grande e solenne processione di ieri, un passaggio dell’intervento di S.E. Vescovo Riccardo, quando ha spiegato il senso della “Madonna dei… Miracoli”.
Miracoli che egli ha ricondotto a quei “piccoli, grandi” segni che accadono nella quotidianità e che, distratti, spesso non sappiamo riconoscere.
Il pensiero è andato subito alla vita di ogni giorno nella nostra Casa: un sorriso, una frase inaspettata, una carezza, una lacrima o anche solo un movimento degli occhi in un corpo immobilizzato dei nostri anziani. Sono miracoli che non sempre comprendiamo, ma che, quando li cogliamo, ci danno la forza di dirci: “ne vale la pena”.
Miracoli come ieri: accompagnare una quarantina dei nostri ospiti alla celebrazione, vederli partecipi, commossi, felici.
Un’esperienza unica, segnata dal limite della vita e proprio per questo irripetibile, di valore inestimabile.
Un miracolo, non importa se grande o piccolo, perché accendere i cuori di chi vive il tramonto della vita è qualcosa che solo l’amore e la fede rendono possibile.
Un miracolo, in un tempo che troppo spesso considera queste persone ai margini, un peso, uno scarto.
Invece no: ieri erano luce, dignità, speranza.
Un miracolo che si rinnova ogni volta in chi sceglie di credere, di lottare, di difendere la vita in tutte le sue stagioni.
Grazie di cuore ai volontari dell’Arcobaleno, all’Unitalsi, al personale della nostra Casa e a chi, pur tra fatiche e solitudini, non smette mai di credere e di fare la sua parte!
Renzo Cester
Presidente