10/12/2024
È con una cerimonia a dir poco solenne che monsignor Ciro Miniero, arcivescovo metropolita della città di Taranto, ha presieduto la celebrazione eucaristica di lunedì 15 luglio per l’apertura del Giubileo straordinario concesso da Papa Francesco in occasione del 350º anniversario dalla fondazione dell’arciconfraternita del Carmine (che si è aperto proprio il 15 luglio 2024 e si chiuderà il 16 luglio 2025) e della dedicazione del nuovo altare che custodisce la colonna proveniente dalla chiesa di san Pietro, dove ora sorge il Castello Aragonese, su cui tradizione vuole che l’apostolo vi abbia celebrato l’eucarestia.
Il momento più toccante dell’intera celebrazione è stato, senza dubbio, il rito che ha portato il nuovo altare a splendere come mai prima d’ora. Dapprima, Mons. Arcivescovo ha ricevuto dal Diacono le reliquie e le ha deposte nel sepolcro preparato sotto l’altare e dopo la Preghiera di Dedicazione, il vescovo ha versato il crisma al centro dell’altare e ai suoi quattro angoli, ungendo opportunamente l’intera mensa. Dopodiché è stato il momento di spargere l’incenso nel tribolo e di incensare l’intero altare.
In seguito, alcuni fedeli hanno asciugato con delle pezze la mensa dell’altare e, l’hanno ricoperta con la tovaglia, prima di adornarla con fiori e di disporre attorno i candelieri. A questo punto, Mons. Miniero ha consegnato al Diacono una candela accesa, come simbolo per indicare al ministro di culto di dover accendere tutte le candele per la celebrazione eucaristica, mentre l’intera chiesa si è illuminata e le campane hanno iniziato a suonare a festa.
È stato un momento molto emozionante soprattutto per chi quell’altare lo ha realizzato: si tratta della ditta mottolese specializzata in marmi Edil Marmo di Notaristefano Vincenzo, presenti alla celebrazione, commossi e fieri del lavoro realizzato dalla squadra. È stato proprio don Marco Gerardo, parroco della Chiesa di Maria Santissima Del Monte Carmelo, ad affidare i lavori di adeguamento liturgico alla ditta di Notaristefano, fiore all’occhiello dell’intera provincia.
Il lavoro dell’impresa non è stato affatto semplice e grazie alla caparbietà di tutti i collaboratori, è riuscita ad ultimare l’opera con ben un mese di anticipo sulla tabella di marcia. La consegna, infatti, era prevista per fine luglio, ma Edil Marmo, complice un ottimo gioco di squadra, è riuscita a consegnare il servizio lo scorso 5 luglio, giorno di montaggio dell’intera opera.
Oltre all’altare, ad Edil Marmo sono stati commissionati anche il faldistorio (la speciale sedia usata nella liturgia cattolica dai vescovi), luogo dal quale Mons. Miniero ha celebrato la funzione, il leggio e il candelabro accanto proprio al reggilibro. Un’opera davvero magnifica che ha visto la luce tra sopralluoghi, realizzazione e montaggio in 3 mesi. Sono stati quattro i tipi di marmi utilizzati dallo staff (composto da 6 persone): verde Guatemala, giallo Reale, rosa Portogallo e bianco di Carrara, a dimostrazione dell’elevata qualità della materia prima utilizzata dalla ditta mottolese, biglietto da visita non di poco conto per la realizzazione di un’opera così importante.