24/08/2021
Quest’oggi faccio un post molto personale perché credo che anche attraverso le esperienze personali si possa essere di aiuto ad altri.
Ecco cosa mi è successo: oggi faccio una visita medica, tra le domande di anamnesi mi viene chiesto a che età mi fossi sposata (immagino di grande rilevanza clinica), ma vabbè.. racconto della mia gravidanza e dico che sto ancora allattando. Qui si scatena l’inferno. 👹 Il medico in questione comincia a dirmi che allattare a 13 mesi è da MORBOSE, che non vivo nel Sud dell’Africa, che allattare dopo i 6 massimo 8 mesi del bambino non è da Popoli CIVILIZZATI, che sto crescendo una bambina INCAPACE di essere autonoma, insicura, dipendente. Mi dice che di conseguenza il mio sonno ne risente (è vero come però accade anche per chi ha bambini piccoli anche per quelli che prendono il latte artificiale) mi dice che ho un aspetto ORRIBILE e sono piena di OCCHIAIE (verissimo ) che povero MARITO sicuramente sarà trascurato dalla morbosità del legame che ho con la bimba e si preoccupa quindi di sapere se almeno abbiamo rapporti sessuali. Mi chiede se ho intenzione di lavorare nella vita visto che non RIESCO a separarmi da mia figlia (sono rientrata al lavoro a meno di due mesi dal parto!) e continua a farneticare per buoni 20 minuti.
Io lo/la guardo impietrita. Mi vengono in mente gli anni di studi di psicologia infantile e di relazioni famigliari, le linee guida OMS, i benefici dell’allattamento ai quali ho tanto pensato in questo lungo anno di post parto (il mio non è un allattamento semplice), alle meravigliose consulenti della Leche League e all’ostetrica dello Spazio Allattamento che mi ha supportato con dolcezza e accoglienza in questi mesi. Penso anche a quanto una neo mamma si senta fragile e perennemente dubbiosa all’inizio.
Niente, non dirò il nome del medico perché a me non interessa fare pubblicità negativa a nessuno.
Scrivo questo post per dire che se una mamma si trova di fronte a questo tipo di situazione deve credere in se’ stessa e non farsi perturbare.
Neanche se a dirlo è un medico con il camice addosso.
L’allattamento non è mai morboso, non genera problemi nello sviluppo infantile, è raccomandato fino ai due anni e pure oltre se mamma e bimbo lo desiderano, ma soprattutto RIGUARDA SOLO la diade MAMMA e FIGLIO. E questo è ciò che direbbe un sanitario che segue le linee guida scientifiche nazionali e mondiali.
Devo dire che dopo essermi sorbita tutti quei giudizi gratuiti e non richiesti mi sono messa nei panni di un’altra donna, magari meno sicura e con meno conoscenze mediche/psicologiche di me e mi è venuta una sensazione di rabbia e tristezza pensando a quello che avrebbe potuto provare al posto mio.
E scrivo questo post sperando che se a qualcuna capitasse quello che è successo a me non ne risenta. Alzi le spalle e tiri dritto per la sua strada.
Ps. Vi lascio immaginare la faccia del medico quando alla domanda: “che lavoro fa?” Ho risposto “Psicoterapeuta “
Pps. Vi lascio una foto della “bimba insicura poco autonoma” mentre va in giro per il parco giochi esplorando felice e soddisfatta mentre la povera madre la chiama per proseguire la passeggiata (“no!” Risposta della nana)