Cooperativa Sociale Onlus Ippogrifo

Cooperativa Sociale Onlus Ippogrifo L’Associazione Ippogrifo è nata a Lissone nel 2008 dall'idea di alcuni professionisti

La COOPERATIVA SOCIALE IPPOGRIFO ONLUS è stata accreditata presso l'ASL di MONZA E BRIANZA per la certificazione ai fini scolastici dei disturbi dell'apprendimento. La Cooperativa Ippogrifo offre:
• Valutazione, diagnosi e trattamento dei disturbi dell'Apprendimento Specifici e Secondari
• Consulenza e sostegno psicologico
• Psicoterapia all’individuo, alla coppia, alla famiglia
• Attività psic

oeducative individuali e di gruppo
• Interventi individuali e di gruppo di potenziamento cognitivo secondo il Metodo Feuerstein
• Interventi individuali e di gruppo sulle difficoltà fonologico-lessicali e sui disturbi del calcolo e problem-solving
• Valutazione, terapia e rieducazione neuropsicomotoria
• Valutazione, terapia e rieducazione logopedica
• Trattamento logopedico per disfonie
• Riabilitazione neuropsicologica
• Percorsi di formazione e sostegno per genitori
• Consulenza sui disturbi del comportamento alimentare

Essere genitori non significa creare un "sé migliore" attraverso i figliSignifica amarli anche se sono diversi da noiAnc...
01/08/2025

Essere genitori non significa creare un "sé migliore" attraverso i figli

Significa amarli anche se sono diversi da noi

Anche se scelgono strade che non capiamo

Anche se non diventano ciò che avevamo sognato

Non siamo nati per compiacere chi ci ha messi al mondo

Siamo nati per esistere

Liberi

Autentici

Siamo nati per essere noi

➡️Senso di colpa e responsabilità: imparare a distinguerli per crescere insieme⚠️Il senso di colpa è un'emozione: nasce ...
24/07/2025

➡️Senso di colpa e responsabilità: imparare a distinguerli per crescere insieme

⚠️Il senso di colpa è un'emozione: nasce quando sentiamo di aver fatto qualcosa di sbagliato o di aver deluso qualcuno. Può diventare pesante, confonderci, portarci a cercare continuamente approvazione o a giudicarci troppo duramente.

➡️La responsabilità, invece, è una scelta consapevole: è il riconoscere il proprio ruolo in ciò che accade, assumendosi le conseguenze delle proprie azioni, senza però cadere nell'autocolpevolizzazione. È ciò che ci permette di riparare, crescere, migliorare le relazioni.

Per i genitori, la distinzione è cruciale:

⚠️Quando un figlio sbaglia, non serve instillare senso di colpa, ma educarlo alla responsabilità: aiutarlo a comprendere l’impatto delle sue azioni e come rimediare.

➡️Quando noi sbagliamo come genitori, è facile farsi travolgere dalla colpa. Ma è più utile prendersi la responsabilità, chiedere scusa, e dare l’esempio.

⚠️Il senso di colpa paralizza. La responsabilità attiva.
E i bambini imparano non da ciò che diciamo, ma da come affrontiamo i nostri errori.



‼️Scusate piccolo errore di battitura nel carosello ... a proposito di "errori"‼️😅😜
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❣️Durante l' , mii sono spesso chiesta a che età i miei genitori abbiano iniziato a uscire da soli e con chi, quando abb...
12/07/2025

❣️Durante l' , mii sono spesso chiesta a che età i miei genitori abbiano iniziato a uscire da soli e con chi, quando abbiano cominciato a frequentarsi più seriamente come fidanzati, quando sia arrivato il loro primo bacio, le loro prime esperienze ...

❣️Ricordo che, quando ponevo queste domande, i miei erano capaci di rispondere subito riguardo alcuni argomenti, ma anche di non rivelare certi dettagli. Questa loro qualità, di non entrare in particolari che avrebbero potuto farmi sentire a fare determinate cose ("l'ha fatto lui/lei, quindi posso farlo anche io"), all'epoca mi innervosiva e non la sopportavo

❣️Solo col tempo ho capito e apprezzato la loro scelta di non dare "troppe spiegazioni". Avrebbero potuto semplicemente dirmi di "no", non rispondere, rimandare alcuni racconti ad un momento successivo, quando sarei stata più matura per comprenderli, invece rispondevano per quanto fosse loro possibile, poi lasciavano spazio alle mie di (qualora fossero arrivate, in adolescenza non ero per nulla loquace, anzi ...)

❣️Ora, da , capisco che non sempre è necessario dare troppe giustificazioni ai . Ci sono momenti in cui un semplice "no" è sufficiente. Non serve sentirsi in dovere di costantemente agli occhi dei figli per non sembrare troppo severi o per cercare di essere "amiconi"

❣️Come genitori, avrete sempre le vostre ragioni per dire sì o no a qualcosa, senza dovervi dilungare in spiegazioni eccessive"

❣️Detto questo, l'ascolto (attivo e "passivo", quindi l'osservare, l'aspettare, quello che io descrivo sempre come "lasciare lo spiraglio aperto"), la comunicazione rispettosa, lo spazio, sono componenti essenziali per far crescere un* figli*, partendo da molto prima dell'adolescenza

"Ma a noi non serve!"•E invece serve eccome!•Supportare la genitorialità in terapia non è "dare la colpa" o "giudicare",...
06/07/2025

"Ma a noi non serve!"

E invece serve eccome!

Supportare la genitorialità in terapia non è "dare la colpa" o "giudicare", ma potenziare la famiglia come sistema di cura primario

È investire nel benessere del bambino a 360 gradi💖

Se sei un genitore che sta accompagnando il proprio figlio in un percorso di psicoterapia, ricorda: la tua partecipazione attiva è un dono prezioso! ✨



Cosa ne pensi? Condividi la tua esperienza nei commenti! 👇

Essere lasciati senza parole, senza spiegazioni, può aprire un   difficile da colmareIl cervello cerca  , il cuore si dà...
25/06/2025

Essere lasciati senza parole, senza spiegazioni, può aprire un difficile da colmare

Il cervello cerca , il cuore si dà la , ma non c'è colpa

Chi sparisce spesso non sa gestire l’impatto del

Non è una giustificazione, ma una chiave per cosa si muove sotto

Ogni merita una chiusura
Anche se fa
Anche se costa fatica
Anche se può sembrare terrificante

"Tagliare"
Negare
Non sono la soluzione

✍️ Hai mai vissuto un ghosting?
Oppure… sei mai stato tu a farlo?
Se vuoi scrivimi nei commenti (o salva questo post per quando ti servirà‼️)



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Nei bimbi piccini essere "tenuti", "contenuti" come primo step è fondamentale Non servono spiegoni e parole Serve che si...
21/06/2025

Nei bimbi piccini essere "tenuti", "contenuti" come primo step è fondamentale

Non servono spiegoni e parole

Serve che siano in sicurezza, loro, gli altri e voi
Quindi fermare e contenere l'azione (rabbiosa) permette ai piu piccini (che non sanno ancora regolarsi: non lo sanno, non solo perché emotivamente immaturi, ma non possono farlo perchè non sono -ancora- pronti e strutturati a livello cerebrale) di non sentirsi così tanto "pericolosi", e di accogliere (sentire) l'emozione aiutati e mediati dall'adulto

I bambini esplodono perché non sanno (ancora) cosa provano
Aiutarli (poi) a riconoscere le emozioni è lo step successivo
"Sei arrabbiato perché ... ?"
Dare un nome all’emozione la rende più piccola.

Create uno “spazio sicuro” per sfogarsi: un angolo morbido, un cuscino da stringere, un disegno da fare
Insegnare che la rabbia può uscire in modo sano
Non si reprime, si trasforma

Modellate voi la calma che volete vedere
Se urliamo, insegniamo a urlare
Se respiriamo e accogliamo, insegniamo a contenere
I bambini non ascoltano sempre quello che diciamo,
ma assorbono quello che siamo

Educare alle emozioni è il primo passo per crescere adulti consapevoli
Diamo ai bambini gli strumenti per "sentire" la rabbia (e non solo) in modo sano!


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Sapete bene che il mio lavoro non consiste nel "dare consigli" ... per questo, mi piacerebbe, si potesse riflettere su a...
06/06/2025

Sapete bene che il mio lavoro non consiste nel "dare consigli" ... per questo, mi piacerebbe, si potesse riflettere su alcuni punti ... soprattutto quando si tratta di adolescenti!

➡️Evitate di affrontare argomenti delicati quando è nervos*, stanc* o di fretta. Cercate momenti di tranquillità in cui sia più predispost* ad ascoltare

➡️Mostrate apertura e accoglienza, evitando toni critici o accusatori. Ha bisogno di sentire che può parlare senza essere attaccat* Anticipate che non volete giudicare la persona ma parlare dei comportamenti messi in atto e di come si possono "migliorare" (per lui/lei e per voi)

➡️Ascoltate senza interrompere, annuendo, riformulando ciò che dice per mostrare che state davvero comprendendo il suo punto di vista

➡️Anche se non siete d’accordo con il suo comportamento, riconoscete e legittimate le sue emozioni: “Capiamo che ti senti triste/arrabbiat*/nervos*/sopraffatt* ...”

➡️Parlate in prima persona (“Ci sentiamo preoccupati quando...”) invece di usare toni accusatori (“Tu non ascolti mai!”)

➡️Gli adolescenti, generalmente, tendono a chiudersi se si sentono “a lezione”. Usate un tono più da alleato che da autorità (pur mantenendo confini e regole ben definite, sapendo di dover "mediare" in alcune situazioni)

➡️Non forzate il dialogo. Mostrate disponibilità costante, ma rispettate i momenti in cui non vuole parlare

➡️A volte le conversazioni più importanti nascono durante attività quotidiane (una passeggiata, un viaggio in macchina, cucinando insieme, quando arriva in cucina/sala all'improvviso...)

➡️Mostrate, voi adulti, come si esprimono i pensieri e le emozioni in modo sano, anche parlando delle vostre difficoltà o errori

➡️Fate sentire che la sua opinione conta, aumenta il senso di responsabilità e apre spazi di confronto

➡️Siate coerenti: un genitore che predica calma ma si arrabbia facilmente rischia di mandare messaggi contraddittori

➡️Un pizzico di leggerezza può sbloccare situazioni tese e rendere il dialogo più accessibile



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Lo sappiamo, la parola " " a volte fa ve**re i brividi! Ma fermiamoci un attimo a pensarci seriamente: cosa succede davv...
24/05/2025

Lo sappiamo, la parola " " a volte fa ve**re i brividi! Ma fermiamoci un attimo a pensarci seriamente: cosa succede davvero quando un* bambin* o un* ragazz* si annoia? 🤔

Psicologicamente parlando, la noia è un superpotere nascosto! 💪
In quei momenti di apparente "nulla", la mente non si spegne, anzi, si accende di una luce speciale

Senza stimoli esterni costanti, il cervello ha finalmente il tempo di vagare, di fare connessioni inaspettate, di elaborare le esperienze e di... semplicemente PENSARE

Quante idee geniali nascono da un momento di calma apparente? Tantissime!

Senza un copione già scritto (come un videogioco o un'attività guidata), i bambin* e i ragazz* sono spinti a inventare, a creare i propri giochi, le proprie storie, le proprie soluzioni

È lì che nasce la vera originalità!

Si possono assaporare le proprie emozioni, i propri desideri, le proprie domande più profonde

È un'opportunità preziosa per entrare in contatto con quella parte di sé che spesso viene soffocata dalla fretta e dagli impegni

Questa è una competenza fondamentale per la vita!

Quindi, la prossima volta che sentite un "Mi annoio!", non temete! Incoraggiate i vostr* figl* (e anche voi stessi!) a stare un po' in quella "zona di ozio creativo"

Sarà sicuramente l'inizio di qualcosa di meraviglioso! ✨


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“Dott.ssa, ho bisogno oggi… è urgente!”Questa è una frase che molti terapeuti si sentono rivolgere. Ma cosa succede quan...
15/05/2025

“Dott.ssa, ho bisogno oggi… è urgente!”

Questa è una frase che molti terapeuti si sentono rivolgere. Ma cosa succede quando l* psicoterapeuta non lavora sull’urgenza, né fuori agenda?

In terapia, il setting è una cornice fondamentale: giorno, orario, durata della seduta, frequenza degli incontri. Tutto ha un senso e uno scopo. Non è rigidità fine a sé stessa, ma una struttura sicura, prevedibile, che aiuta il paziente a orientarsi, a contenersi, a elaborare.

Lo spazio tra una seduta e l’altra è terapeutico quanto la seduta stessa. È lì che il paziente ha tempo per sentire, riflettere, attraversare ciò che emerge, anche con fatica. Ed è proprio da quella fatica che nasce il materiale su cui lavorare insieme.

Ma allora… perché un paziente chiede una “seduta d’emergenza”?
Cosa si sta muovendo dentro di lui? Cosa sta cercando di comunicare?
L’urgenza emotiva esprime un bisogno che va ascoltato, accolto… ma non sempre agito.

Il terapeuta non è tenuto a rispondere immediatamente all’emergenza. Ma può (e deve) portare in seduta ciò che è successo: il bisogno, la richiesta, l’angoscia sottostante.

Ogni professionista, nel proprio approccio, valuta se e come gestire situazioni di questo tipo.
Diversi possono essere i modi di interve**re con un adulto, un adolescente, un bambino o una coppia di genitori.

Ma una cosa è certa: anche ciò che accade fuori dalla seduta, ha un significato profondo.
E merita di essere portato dentro la stanza della terapia.


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Cosa si potrebbe fare?➡️Solo quando l’adulto regge l’emozione del bambino, diventa un “regolatore emotivo”E lo aiuta a c...
12/05/2025

Cosa si potrebbe fare?

➡️Solo quando l’adulto regge l’emozione del bambino, diventa un “regolatore emotivo”

E lo aiuta a costruire dentro di sé quella bussola che oggi non ha

‼️Educare non è controllare

È accompagnare, contenere, esserci, amare

E sì, ci vuole fatica ... ma è lì che cresce la sicurezza emotiva

➡️Ogni reazione di un bambino è un messaggio

‼️Se impariamo ad ascoltare… crescerà un adulto che sa ascoltarsi


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I   familiari, anche quando custoditi con l’intento di  , possono avere conseguenze psicologiche profonde sui figli, spe...
04/05/2025

I familiari, anche quando custoditi con l’intento di , possono avere conseguenze psicologiche profonde sui figli, specialmente quando riguardano aspetti centrali dell’ , come le proprie , vissuti in famiglia o eventi significativi tenuti nascosti
➡️Ogni persona costruisce la propria identità anche attraverso il racconto familiare. Quando un figlio scopre che una parte importante della sua è stata omessa, può provare un senso di , come se mancasse un tassello essenziale alla comprensione di
➡️Il rapporto tra genitori e figli si fonda anche sulla . Quando un segreto viene svelato dopo anni, spesso non è tanto il contenuto a ferire, quanto la di essere stati dalla verità. Il figlio può sentirsi , o persino "non riconosciuto come soggetto autonomo e degno di conoscere la propria storia"
➡️I segreti, anche se mai esplicitati, lasciano spesso nell’atmosfera familiare: , , “zone d’ombra”. I figli possono percepire che qualcosa non torna, sviluppando ansie o sensi di colpa senza comprenderne l’origine. Alla lunga, questi vissuti possono manifestarsi in sintomi psicosomatici, difficoltà relazionali o crisi esistenziali
➡️Molti segreti familiari non restano confinati alla che li ha vissuti. Possono essere trasmessi, anche in forma implicita, da una generazione all’altra, influenzando e di . Ciò che non viene detto tende a ritornare, spesso in forme disfunzionali.
➡️Quando un segreto viene svelato, è importante accompagnare il figlio in un processo di . Non basta “dire la verità”: è necessario nella narrazione familiare, dare spazio alle , riconoscere il dolore per ciò che è stato taciuto e ricostruire insieme un senso condiviso
Custodire un segreto familiare può sembrare una forma di protezione e come adulti consapevoli ci si assume la RESPONSABILITÀ di ciò che si decide di dire o meno (avendo le proprie "motivazioni implicite"), ma nel lungo periodo rischia di compromettere proprio il legame che si voleva proteggere

Mentre il mio bimbo gioca, io leggo ad alta voce delle favole.Non ha ancora identificato quale sia la sua preferita, ovv...
28/04/2025

Mentre il mio bimbo gioca, io leggo ad alta voce delle favole.Non ha ancora identificato quale sia la sua preferita, ovviamente, ma con alcune, mi sembra, si fermi "di più" e ascolti "di più".Sarà un caso (o forse no, sapete cosa penso del caso), ma durante la lettura di Biancaneve, appare diverso
🤔Da qui l'idea del post:
Chi sono state le prime persone che abbiamo osservato, imitato, a cui abbiamo inconsciamente rubato gesti, parole, azioni e reazioni?
I (o chi si è preso cura di noi)
A livello psicologico, l' è un periodo di per "modellamento"
Da piccini siamo come spugne, assorbiamo tutto ciò che ci circonda, specialmente dai nostri punti di riferimento primari
Il loro non è solo un'azione, ma un messaggio potentissimo che come "normale", "accettabile", persino "giusto"
🚫"Se lo fanno loro, perché io no?"
È la "logica" del* *
Avete presente quella vocina nella testa dei* nostr* figl* quando li* sgridiamo per un comportamento che magari... abbiamo anche noi?
"Mamma/papà urla quando è arrabbiat*, perché io non posso farlo?" "Mamma/Papà dice bugie, perché io non posso dirne una per ...?"
Il* bambin* non ha ancora la capacità di discernere le sfumature complesse del comportamento adulto
Vede solo l'azione e la internalizza come un modo valido per affrontare determinate situazioni
🌱 Cosa possiamo fare?
➡️Autoconsapevolezza: osserviamo i nostri comportamenti e le nostre reazioni
➡️Coerenza: cerchiamo di essere coerenti tra ciò che diciamo e ciò che facciamo
➡️Comunicazione aperta: spieghiamo a* nostr* figl* le nostre azioni (quando è appropriato) e riconosciamo i nostri errori
Facciamo in modo che anche loro possano sentirsi liberi di esprimersi
➡️Modellamento positivo: mostriamo le emozioni in modo "sano", rimaniamo in ascolto autentico di ciò che provano i* nostr* figl*
➡️Comunichiamo in modo assertivo e risolviamo i conflitti in modo costruttivo
➡️Ricordiamoci che i nostri figli ci osservano costantemente. Cerchiamo di essere adulti consapevoli e autentici (attenzione: qui parlo di genitori, quindi tutto ciò vale anche nel caso di coppie separate con figl*)

Indirizzo

Via I Maggio 34/E
Muggiò
20853

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 17:00

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