03/07/2025
Ciro Verdoliva lascia l’ASL Napoli 1: nessun rimpianto da “Nessuno tocchi Ippocrate”
di Manuel Ruggiero
NAPOLI – Con la nomina di Ciro Verdoliva alla guida dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, si chiude ufficialmente un capitolo alla ASL Napoli 1 Centro. Un cambio al vertice che, per la nostra associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, non rappresenta certo un momento di commozione o rimpianto.
Fin dall’inizio del suo incarico come commissario straordinario, Verdoliva si presentò come un manager attento, disponibile al dialogo, con toni amichevoli e un atteggiamento di ascolto verso il personale e le associazioni. Tutti avevano il suo numero di cellulare fin quando la magistratura non glielo sequestrò.Ma quella disponibilità si è col tempo trasformata in chiusura, rigidità e – nei confronti della nostra realtà associativa – in un inspiegabile silenzio istituzionale. Nonostante il nostro impegno costante nella prevenzione delle aggressioni al personale sanitario, l’Ing. Verdoliva decise di interrompere ogni forma di dialogo, senza fornire alcuna motivazione.
Emblematico il caso delle bodycam: uno strumento di protezione per il personale sanitario fortemente voluto e suggerito dalla nostra associazione, che lo stesso Verdoliva presentò pubblicamente alla stampa in p***a magna, salvo poi lasciarlo cadere nel dimenticatoio. La motivazione ufficiale? L’attività del personale sanitario sarebbe stata “troppo dinamica” per consentirne un utilizzo efficace. Una giustificazione che abbiamo trovato evasiva e deludente.
Altro nodo irrisolto: il San Giovanni Bosco. Per tre anni consecutivi, Verdoliva ha promesso – anche pubblicamente – la riapertura del pronto soccorso . Promesse mai mantenute. Ancora oggi, nel giorno della sua nomina a Salerno, il San Giovanni Bosco resta chiuso. Un simbolo di inefficienza, che pesa come un macigno sul bilancio del suo operato.
E come dimenticare la vicenda degli Incurabili? Decine di famiglie, che abitavano nei locali storici dell’ospedale, furono sloggiate senza prospettive e sistemate in strutture ricettive della provincia. Una soluzione d’emergenza che, nel tempo, si è trasformata in precarietà, senza che venisse mai affrontata in modo strutturale. Un’altra ferita aperta che lascia l’amaro in bocca.
Sotto la sua direzione, anche il rapporto con le sigle sindacali è divenuto teso, e il clima interno alla ASL si è progressivamente irrigidito. Da chi avrebbe dovuto rappresentare l’anello di congiunzione tra management e territorio, ci saremmo aspettati maggiore apertura, trasparenza e dialogo.
Per tutto questo, non possiamo che prendere atto con serenità del suo trasferimento, e guardare al futuro con un cauto ottimismo. Confidiamo che la nuova guida dell’ASL Napoli 1 possa restituire un clima più disteso, collaborativo e rispettoso del confronto civile e delle buone idee, da qualsiasi parte provengano.
Buon viaggio, Ing. Verdoliva. E buona fortuna a chi verrà dopo di lei: il personale sanitario – e i cittadini – meritano ascolto e risposte, non slogan.
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Manuel Ruggiero
Presidente – “Nessuno tocchi Ippocrate”
ASL Napoli 1 Centro
Regione Campania
Fuori dal coro
Nessuno tocchi Ippocrate