10/02/2021
La gratitudine è la più squisita forma di cortesia … un regalo per chi lo riceve, in primis per te stesso.
Gratitudine o recriminazione?
Facci caso: quando inizi a coltivare il senso di gratitudine cambia qualcosa, si sprigiona un senso di serenità che condiziona positivamente la giornata. Al contrario, quando coltivi la lamentela le giornate assumono una piega completamente diversa, direi alquanto grigia.
Certo sfogarsi fa bene “in certe occasioni”, ma se il lamentarsi diventa la tua attività prescelta allora non ti gioverà a nulla: alimentando in te il pessimismo ben presto la negatività che ne consegue colonizzerà i tuoi pensieri, le tue relazioni, la tua vita e la frustrazione diventerà quella macchia d’olio dove tu inciamperai continuamente e che gli altri cercheranno di evitare.
La gratitudine, al contrario, ristabilendo un atteggiamento verso il mondo non scontato, è in grado di colorare la vita e di proteggerti anche nella situazione più difficile. Praticare la gratitudine significa esercitarsi giorno dopo giorno nel cambiare la prospettiva facendo esperienza del fatto che nella vita nulla è scontato, che ogni momento potrebbe essere l’ultimo, che ogni cosa potrebbe racchiudere in sé una qualche possibilità che magari oggi non riesci a scorgere ma che nel tempo darà i suoi buon frutti.
Ricorda che di fronte alla vita, al bello e al buono della vita, puoi sempre scegliere: praticare l’arte della gratitudine oppure indossare la veste della lamentela. La scelta è tua.
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