15/06/2024
Secondo Aurobindo tre sono i movimenti della coscienza che ti portano sul cammino spirituale:
🌹 Salita: quando chiedi di sapere.
🌹 Espansione: Accetti di andare al di là della mente, il "Surrender".
🌹 Discesa: discesa della kundalini, la shakti, la Madre del Mondo, la discesa della forza!
La vera conoscenza è al di là di soggetto e oggetto, è una questione di essere, significa divenire ciò che si conosce!
Il Bodhisattva continua a sapere di non sapere, ma è quello che conosce!
Per essere non basta nascere, essere è una conquista!
Il Bodhisattva, che non si autodefinisce mai tale, ha raggiunto l'illuminazione ed il risveglio, ma ha compreso che non esiste destino migliore o peggiore e che ognuno deve compiere il proprio.
E' riuscito a compiere il Surrender:
"Ciò che tu vuoi, non ciò che io voglio."
Ciò che definisce al meglio il Bodhisattva, è "Essere al servizio"!
Il Bodhisattva è qualcuno che ha raggiunto la possibilita del Nirvana (cessazione dell'esistenza) ma ha chiuso l'ingresso per poter tornare indietro nell'esistenza ed essere d'aiuto a tutti gli esseri senzienti ed insenzienti.
Nel buddismo Shingon ci sono 10 mondi, Naraka, Preta, Deva, Asura, Animali, Umani, Shomon, Engaku, Bodhisattva, Budditá.
Per essere un Bodhisattva tu devi esistere in una contemporaneità di tutti questi mondi (stati della coscienza). Il concetto di "Medesimezza" è il principio chiave.
Aurobindo la definiva "Equanimità" ovvero tutto è medesimo e simultaneo.
Il Bodhisattva è colui che comprende che ogni mondo è medesimo, non c'è un meglio, il bene o il male, e con lo stesso impeccabile stato interiore vive ogni mondo.
Il Bodhisattva non é colui che chiude l'ingresso al mondo della sofferenza, ma colui che percepisce il dolore, la sofferenza dentro di sé, ed intorno a sé, ma la cui fede impeccabile, gli consente di relazionarsi a tutto, con la consapevolezza che tutto è Dharmakaya (corpo d'insegnamento del Buddha).
Nella sua gioia percepisce il Buddha.
Nella sua sofferenza percepisce il Buddha.
Quella che cambia è la sua reazione agli eventi.
È in relazione costantemente ed unicamente con il Divino, sono il Due in Uno nel matrimonio mistico.
Il Bodhisattva è puro amore, in ogni cosa sperimenta e vede il suo amante, cioè il Divino, e ne comprende il sacrificio, il Divino si fa uomo, animale, albero...per lui.
Facendo esperienza del mondo il Bodhisattva fa esperienza di sé.
Se guarda nello specchio non vede sé stesso vede il mondo. Il mondo è il nostro specchio (Specchio di Dioniso).
Il Bodhisattva ha ritrovato l'unità con il Tutto.
Lui sa di essere il Buddha (So Hum, Om so).
Vive quello che deve vivere (il suo destino) con fede impeccabile.
Il Bodhisattva per esistere ha bisogno di un karma da risolvere.
Il karma si risolve sciogliendo il senso della colpa.
Hillman diceva che la psicanalisi è un grande cammino di ritiro delle proiezioni, Naropa diceva che lo yoga sciamanico è un grande cammino di riassorbimento del reale.
Ritiro delle proiezioni e riassorbimento del reale sono speculari.
Lo strumento per eccellenza del riassorbimento del reale è il Mantra Madre.
Il karma pesante (ignoranza) ti porta a non amare perché non vedi e non vedi perchè hai paura, in quanto dentro di te nel profondo è presente un senso di colpa.
Il solo fatto di nascere è una colpa, l'immagine di nascere oggettivamente è l'espressione di una volontà di controllo. Quando lasci andare la volontà di controllo, di potere, allora ti rendi conto di essere "l'Eterno Non Nato, mai reale, mai irreale, ma immagine eterna sempre visibile ed invisibile simultaneamente."
Riassumiti la responsabilità totalmente, pienamente per ogni emozione, sensazione, evento, che hai vissuto o stai vivendo.
Porta tutto al di là del bene e del male,
in quanto tutto è una proiezione finalizzata al risveglio!
Solo così puoi raggiungere la pace del Bodhisattva.
Il Bodhisattva è nella pace ma permane sempre nella dimensione della lotta, che non ha come finalità la distruzione del nemico ma la sua comprensione ed inclusione.
La sua è sempre una lotta contro le resistenze all'Amore, al darsi.
Il Bodhisattva è sempre con maggiore intensità sulla Via e porta gli altri sul suo cammino semplicemente con il suo esempio, essendo ciò che è!
Anche chi ha un karma pesante può divenire un Bodhisattva, Milarepa ne è l'esempio, un assassino che poi diventa dapprima discepolo di Naropa poi uno dei principali maestri della scuola Kagyu del Buddismo tibetano.
Il Bodhisattva ha compreso che il nemico è sempre e solo la mente!
Il Bodhisattva è nella pace, non é nella violenza.
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Smetti di dare la colpa a qualcuno o qualcosa al di fuori di te e con-prendi:
"Io ti ho visto come esterno a me poiché non ti ho riconosciuto, ma riconoscendoti come in me dimorante, prendo ferma risoluzione di amarti!"
ChiMaio - Ascoltando Selene 🦋
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Scw