Ileana Ambrosio Psicologa Psicoterapeuta

Ileana Ambrosio Psicologa Psicoterapeuta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Ileana Ambrosio Psicologa Psicoterapeuta, Psicologo, Naples.

- Dottoressa mi sta dicendo che devo diventare egoista? - Come si definirebbe una persona che in alto mare, dopo aver ce...
02/10/2024

- Dottoressa mi sta dicendo che devo diventare egoista?
- Come si definirebbe una persona che in alto mare, dopo aver cercato di aiutare l'altro che sta annegando e accorgendosi che quello lo sta tirando giù ad un certo punto sceglie di mettersi in salvo?
- Uno che dà valore alla propria vita.
- Ecco !

10/12/2022

L’Inps dichiara di aver finalizzato le graduatorie definitive per il 𝐁𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 dal 7 Dicembre.

Gli aventi diritto riceveranno un sms o un’e-mail con il codice univoco da presentare allo specialista individuato per iniziare il percorso di psicoterapia.
Il beneficiario ha 180 giorni di tempo dalla pubblicazione delle graduatorie per riscattare il contributo, termine oltre il quale il codice sarà considerato scaduto. E’ possibile svolgere le sedute solo presso psicoterapeuti privati iscritti all’albo che hanno aderito all’iniziativa, comunicando il possesso del beneficio e il codice univoco già durante il primo contatto.
Le procedure di prenotazione delle sedute e le conferme delle stesse da parte dei professionisti, potranno essere effettuate già da giovedì 8 dicembre.

Maggiori informazioni sui canali dell’INPS

Esiste un secondo volto della nostalgia. Qui in primo piano non abbiamo lo sguardo triste di Ulisse che, osservando l’or...
18/11/2022

Esiste un secondo volto della nostalgia. Qui in primo piano non abbiamo lo sguardo triste di Ulisse che, osservando l’orizzonte del mare aperto, agogna il suo ritorno verso casa. Né la tristezza melanconica dei soldati o dei marinai che soffrono la lontananza dalla propria patria. In questo secondo volto della nostalgia, al centro non c’è più il passato e la sua idealizzazione melanconica, ma il rapporto inedito tra il passato e l’avvenire. È, secondo Lacan, la doppia anima del desiderio umano: da una parte il desiderio come rimpianto fondamentale – il rimpianto (...) per il corpo della madre, per l’Oggetto da sempre perduto –, dal l’altra il
desiderio come apertura inaudita, tensione verso il nuovo, l’altrove, il non ancora visto, conosciuto, vissuto. Da una parte, dunque, il desiderio comporterebbe una nostalgia fondamentale per l’oggetto perduto che causa la sua ricerca tanto infinita quanto impossibile, dal l’altra manifesterebbe invece la spinta a essere là dove non si è mai stati, l’attrazione verso l’inedito, l’altrove. Questa seconda versione della nostalgia tende ad assomigliare a una luce
che apre orizzonti inediti più che a una coltre buia che impedisce ogni visione. È la luce che improvvisamente illumina il volto del protagonista della Recherche di Proust nel celebre episodio della madeleine. In un istante il tempo perduto della sua infanzia risorge, al di là di ogni intenzione dell’Io, da un luogo senza tempo, da un’altra scena: un pezzetto di madeleine inzuppato in un cucchiaino di tè al tiglio è sufficiente per spalancare un mondo nuovo e antico insieme. “Le vicissitudini della vita, le sue calamità inoffensive, la sua brevità illusoria” si dissolvono per fare spazio a una
“gioia violenta”. In questo caso il ritorno del passato non opprime la vita, non la richiama indietro, non provoca rimpianto. Piuttosto è il mondo che acquista adesso un nuovo colore. È un’illuminazione che non rattrista la vita – non ha nulla a che fare con la coazione a ricordare il passato che affligge il melanconico –, ma appare come una vera e propria visitazione del passato che ridona alla vita un senso nuovo.
Si tratta di una memoria assai diversa da quella che anima la ruminazione incessante della nostalgia- rimpianto. È una memoria che non si limita a custodire e a idealizzare quello che è già avvenuto, ma irrompe nel tempo presente come un fascio di luce inaudito, assolutamente nuovo e assolutamente antico, come un’apparizione imprevista. Il filo del tempo annoda così passato, presente e avvenire generando un cortocircuito nel
quale ogni estasi temporale si rovescia nel l’altra; quello che ritorna dal passato appare nuovo e può riaprire la vita allo splendore della vita laddove, invece, nella nostalgia-rimpianto l’avvenire della vita risulta risucchiato all’indietro, sommerso da un passato che non vuole passare.
(M. Recalcati, La luce delle stelle morte)

Le persone che amiamo e quelle che ci hanno cresciuto vivono dentro di noi. Proviamo il loro dolore emotivo, sogniamo i ...
14/11/2022

Le persone che amiamo e quelle che ci hanno cresciuto vivono dentro di noi. Proviamo il loro dolore emotivo, sogniamo i loro ricordi: conosciamo anche ciò che non ci é stato comunicato esplicitamente e tutto questo questo plasma la nostra vita in modi che non sempre comprendiamo".
L'eredità emotiva racconta di come il peso di alcuni segreti familiari rimasti inconsapevoli ed irrisolti si trasmetta attraverso generazioni, impedendo di esprimere appieno le nostre potenzialità.
G. Atlas

"Uno degli obiettivi associati alla crescita é la capacità di integrare sentimenti positivi e negativi:odiare amorevolme...
12/11/2022

"Uno degli obiettivi associati alla crescita é la capacità di integrare sentimenti positivi e negativi:odiare amorevolmente, amare pur riconoscendo i momenti di delusione e rabbia. Quanto più conosciamo e riconosciamo i nostri impulsi distruttivi, tanto più diventiamo capaci di amare pienamente"( G.Atlas, L'eredità emotiva, Raffaello Cortina ed.)

Sempre dal continente asiatico, e in continuità con gli effetti postumi delle misure restrittive per il contenimento del...
09/11/2022

Sempre dal continente asiatico, e in continuità con gli effetti postumi delle misure restrittive per il contenimento del Covid-Sars19, cresce e si diffonde in maniera molto più silente e subdola, tra i nostri ragazzi, il fenomeno dell'hikiikomori. Occupandomi di psicologia scolastica dal 2005, ho potuto osservare le difficoltà da parte dei ragazzi pre e/o adolescenti nell'interiorizzare un così repentino cambiamento di regole. Fino a due anni fa la "normalità" era ormai quella di non dover uscire di casa, non dover recarsi a scuola, non dover incontrare amici, ma potevano stare davanti al pc o a giocare con il cellulare in mano e anche il tempo di studio era scandito dalla D.A.D.
Infatti già dalla fine dello scorso anno (e in misura nel nuovo a.s. 2022-23) , quando la scuola ricominciava faticosamente a riprendere i suoi ritmi in presenza, sempre più ragazzi si rifiutano di tornare a scuola, non manifestano nessun interesse nel frequentare i propri coetanei, nè tantomeno in nessuna attività sportiva o ricreativa; restano in casa, la maggior parte del tempo coricati, con le tapparelle abbassate, perdono il ritmo sonno-veglia, rifiutano le attenzioni dei familiari, rifiutano ogni regola, a volte si rifiutano anche di mangiare, esprimendo un profondo stato depressivo dentro il quale persino i bisogni di sopravvivenza perdono un senso, unico compagno stretto accanto a se, da portare sotto il cuscino e che gli tiene compagnia giorno e notte: il cellulare!
In questo scenario incontro S., riesco nonostante tutto, a lanciargli un appiglio, lo afferra, si vuole salvare e si rende conto che sta buttando la sua giovane e preziosa vita: sono due anni che non frequenta più la scuola, è diventata la sua ossessione mi dice, non si da pace.... E allora in questo caso, la mancanza di "pace" è un buon segno: S. non è rassegnato. Mi racconta di un'applicazione Daylio app, un "Tracciatore di umore", mi dice che l'unica cosa che fa ogni giorno è scrivere su quest'applicazione come sta. Bene, lo invito a continuare, anzi, ad approfondire, compilando le annotazioni, il diario quotidiano in cui tracciare cosa ha appena fatto prima di sentirsi male o cosa nota quando il suo umore cambia verso stati più "positivi". Accetta, si sente accettato. Ci coalizziamo in una sfida che lo vuole ti**re fuori da quel buco nero ...
Condivido con chi vive in silenzio questo stato (è una patologia che può svilupparsi fino ai 30 anni di età) e con gli addetti ai lavori ...

Avendo notato la difficoltà che provano gli esseri umani a sopportare il crollo dei loro fantasmi e il fallimento del lo...
08/11/2022

Avendo notato la difficoltà che provano gli esseri umani a sopportare il crollo dei loro fantasmi e il fallimento del loro desiderio senza sostituire ad essi nuove illusioni di cui non percepiscono né lo scarso fondamento né l'insensatezza, Freud cerca di precisare il beneficio secondario procurato appunto da tale illusione. (...) Freud non nasconde però un inquietudine: [anche] la realtà scientifica potrebbe essere a sua volta un'illusione? (...) Forte della sua conoscenza dei desideri umani, egli risponde constatando che l'illusione dispone, dal canto suo, di un avvenire sicuro.
(In principio era l'amore, psicoanalisi e fede, Julia Kristeva, ed. Il Mulino)

Scritto sul corpo c'è un codice segreto, visibile solo in certe condizioni di luce; quello che si é accumulato nel corso...
07/11/2022

Scritto sul corpo c'è un codice segreto, visibile solo in certe condizioni di luce; quello che si é accumulato nel corso della vita si ritrova lí.
In certe parti, il palinsesto é inciso con forza tale che le lettere si possono sentire al tatto, come fosse stato scritto in braille.
(Jeanette Winterson)

Gli amici immaginari della nostra infanzia sono quei "luoghi" magici  in cui proteggere il potenziale creativo della nos...
06/11/2022

Gli amici immaginari della nostra infanzia sono quei "luoghi" magici in cui proteggere il potenziale creativo della nostra fantasia.

Nel libro la storia infinita di M Ende, un bambino sta al di lá di uno specchio, nel mondo della fantasia: il bambino al di qua dello specchio, nel.mondo della realtà, chiede all'altro come si fa per andare di lá. L'altro risponde che "basta seguire i propri desideri" e il bambino al di qua dice"Allora é facile"Ma L'altro commenta "Sapere cosa si desidera é la cosa più difficile al mondo!"

Ecco lo spazio del gioco libero e della fantasia é quello in cui impariamo a creare il desiderio. Perché il desiderio non si scopre e non si sa, si crea!

ANGOSCIA DI SEPARAZIONESecondo Otto Rank l'angoscia di perdere la persona amata é una ripresa dell'esperienza traumatica...
05/11/2022

ANGOSCIA DI SEPARAZIONE
Secondo Otto Rank l'angoscia di perdere la persona amata é una ripresa dell'esperienza traumatica della separazione dal corpo della madre al momento della nascita.
(Dizionario di Psicologia, Umberto Galimberti)
Immagine "Separazione" di Edward Munch.

Non esiste un criterio standard della felicità, non esiste un solo modo per essere felici, non esiste soprattutto un mod...
04/11/2022

Non esiste un criterio standard della felicità, non esiste un solo modo per essere felici, non esiste soprattutto un modo "giusto" per essere felici. (....) Non crediate ad "esperti di ogni razza" che vogliono vendervi felicità, cercate piuttosto quel luogo, dentro voi stessi, spesso oscuro, misterioso e incomprensibile, dove si muove e nasce il desiderio. Uno spazio sussurrato, a volte urlato, che ha bisogno di un ascolto che non giudica e non misura, ma che mette di fronte ognuno alla responsabilità delle proprie parole. Ecco allora che la sola condizione possibile che permette ad una vita di raccontarsi e all'analista di ascoltare è una condizione di cura in cui è in gioco l'amore dell'analista, un amore per la vita dell'altro nella sua differenza assoluta. E' questo- TACERE L'AMORE- il dono più particolare che l'analista offre alle vite che si rivolgono a lui raccontandosi. Un amore mai raccontato né agito. Un amore che non giudica e non misura. (tratto ed ispirato da Massimo Recalcati, Ritratti del desiderio, Raffaello Cortina ed.)

L'elaborazione del lutto é quel profondo lavoro attraverso il quale elaboriamo la fine di una storia d'amore, accogliamo...
03/11/2022

L'elaborazione del lutto é quel profondo lavoro attraverso il quale elaboriamo la fine di una storia d'amore, accogliamo la perdita di un legame e lasciamo andare coloro con cui abbiamo vissuto significative intimità, coloro che abbiamo amato e con cui abbiamo vissuti momenti importanti della nostra vita, ma che, per "incompatibilità" o per morte fisica non fanno più parte della nostra vita presente. Ecco che allora é possibile gradualmente imparare a lasciare andare tutto ció che nell'esperienza con l'altro ci ha provocato dolore, rabbia, ci ha ferito, ci ha fatto perdere dignità e rispetto. Mai dimenticando, ma imparando a perdonare, prima di tutto se stessi, in quanto, la responsabilità di ciò che ci accade é ( se eravamo adulti) innanzitutto la nostra.
Ma, dall'altro lato, é possibile interiorizzare e "fare nostro" ciò che nell'esperienza con l'altro ci ha nutrito, fatto vibrare e fatto sentire amati. Possiamo fare nostre le parole che ci dicevamo con lei/lui, le espressioni del suo viso, persino un tono della voce... Con consapevolezza possiamo scegliere con quali parti idenficarci e quali lasciare andare in quanto non più utili alla nostra crescita...
Cosí facendo la nostra personalità si arricchisce e la nostra vita si rinnova

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