01/01/2022
N. 9 Oltre
Primo convegno in Campania sul tema dell’ipovisione
Sandra Minichini
“L’iniziativa di un convegno che trattasse esclusivamente dell’ipovisione non poteva che partire dalla sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli, e se da un lato questo ci inorgoglisce, dall’altro ci rammarica il fatto che se ne parli ancora troppo poco di una minorazione fortemente debilitante da considerare alla stregua di tutte le altre disabilità”. Con suddetta introduzione ho inaugurato il convegno sull’ipovisione tenutosi giovedì 16 dicembre presso il PAN - Palazzo delle Arti Napoli per la 63esima Giornata Nazionale del Cieco.
Quando oltre un anno fa, il Presidente della sezione UICI di Napoli, Mario Mirabile, mi propose il coordinamento della Commissione ipovisione, ne fui entusiasta. Da anni noto quanta poca attenzione ci sia su tale argomento, a malapena considerata come una disabilità, lasciando così spazio prevalentemente a dibattiti ed iniziative rivolti alla cecità. Durante il convegno, che ho avuto il piacere di moderare, spiego appunto che, a differenza di quanto generalmente si pensi, la cecità pone, in alcuni ambiti, il minor numero di problematiche rispetto all’ipovisione che è caratterizzata da una molteplicità di “variabili” che rendono assai complessi gli interventi educativi, didattici e riabilitativi perché, tale minorazione, si presenta in svariati e differenti modi da persona a persona. Ho cercato, se pur toccando solo i concetti cardini di tale handicap visivo, di far conoscere ed informare su “come” vede una persona ipovedente, attraverso la proiezione di un video molto esplicativo sui vari “difetti della vista”; ho spiegato, altresì, le principali cause dell’ipovisione che inficiano le funzionalità della vista, quali: la localizzazione spaziale, la discriminazione cromatica, l’accomodamento, il potere risolutivo, l’adattamento e la funzione binoculare. Cercando di dare una maggior completezza di informazioni, ho citato la Legge 138/2001 che ha disciplinato in materia di minorazione visiva illustrando i tre livelli di ipovisione; attraverso alcuni esempi ho cercato di far comprendere l’importanza del contrasto cromatico, ingrandimento, luminosità, ecc., fino a concludere con le strategie didattiche per alunni ipovedenti. Gli argomenti sono stati arricchiti grazie all’intervento dei due relatori e componenti della Commissione, Giuseppe Fornaro e Raffaele di Vaio che ci hanno parlato di accessibilità ed ausili tiflo tecnici.
Il convegno ha visto un momento iniziale di particolare coinvolgimento emotivo; è stato presentato, dal Presidente Mirabile, il cortometraggio “Leggero leggerissimo” prodotto da Alaska film con regia di Antimo Campanile e con protagonista il piccolo socio UICI, Francesco Maria Losco, che interpreta Milo, un bambino ipovedente. Questo evento, fortemente voluto da me, dai componenti della Commissione che rappresento e dal Presidente Mirabile, ha ricevuto un grande accoglimento, infatti, oltre ad alcuni membri dei Consigli UICI Provinciale e Regionale, erano presenti i soci UICI; docenti; il regista Antimo Campanile; Ilenia Incoglia, che interpreta Alexandra, madre di Milo; il Delegato dal Rettore alla disabilità dell’Università Federico II di Napoli, Prof. Alessandro Pepino; e ci sono giunti in un video messaggio i saluti di Corrado Taranto, l’attore che ha interpretato il personaggio di Arturo nel cortometraggio.
Siamo stati particolarmente onorati della presenza dell’Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, il quale ha appoggiato, con molto entusiasmo, l’iniziativa. L’Assessore Trapanese che, col suo intervento ha concluso i lavori, si è detto felice di intraprendere una più incisiva collaborazione con la sezione UICI di Napoli, sottolineando l’importanza di percorsi formativi volti ad incrementare le competenze degli insegnanti che, ogni giorno, svolgono l’ardua missione di inclusione, sostegno ed educazione dei nostri bambini con disabilità. Convenendo col pensiero dell’Assessore, auspico, vivamente, che le coscienze di tutti possano aprirsi ad una declinazione della disabilità in termini di “valore aggiunto”, “arricchimento”, sdoganando l’idea del disabile a quei luoghi comuni che sono in controtendenza con una società avanguardista.
L’UICI della sezione di Napoli, e più in generale, l’intera compagine UICI, persegue tale obiettivo con forza e determinazione, investendo tutte le sue professionalità, risorse e competenze.
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