Francesco Febbraio, Psicologo

Francesco Febbraio, Psicologo Pagina di divulgazione

14/09/2024

L’essere umano ha bisogno di sentire qualcosa.

Se scollegato da se stesso non riuscirà a farsi amare, allora farà di tutto per farsi ammirare.

E se non riesce nemmeno in quello, andrà bene farsi temere o cadere nella provocazione.

Purché l’altro reagisca
Purché l’altro gli faccia sentire qualcosa.

05/09/2024

Cerca di essere felice per gli altri soprattutto quando credi che in quel momento siano più felici di te.

La felicità è uno stato puramente PERSONALE che risuona e si alimenta con l’empatia positiva per la felicità altrui e si affievolisce con la contro empatia.

Se non riesci ad essere felice per chi in quel momento sembra essere più “felice” di te, potresti vedere la tua felicità come un avvenimento che può avverarsi solo se la condizione di essere PIÙ felice dell’altro è una condizione rispettata.

Inoltre, come forse saprai, tu, come tutti gli esseri umani, preferisci essere daccordo con i tuoi pensieri e quindi quello che farai sarà cercare indizi o creare spiegazioni basate sul tuo sentire personale solo per confermare che quella che stai vedendo nell’altro non è “vera felicità”

La br**ta notizia è che diventerai sempre più bravo con questo meccanismo di conferma che sarà esteso ed usato nella tua quotidianità.

In sintesi, l’incapacità di risuonare con la felicità altrui ci abitua ad osservare indizi che confermino infelicità dell’altro. Ma questo ci rende più sensibili agli indizi generali di infelicità e ci abitua a rendere tiepida la felicità altrui solo per ottenere alcuni attimi di sollievo…

Questo è solo uno dei motivi per cui educare all’empatia reale nei confronti dell’altro può aiutarci a vivere una vita più appagante e serena.

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Se rivedi te stesso/a in alcuni di questi meccanismi e ti piacerebbe parlarne tramite consulto psicologico contattami sul mio sito o tramite messaggio personale.

10/08/2024

Se passerai la notte di San Lorenzo con il cuore in solitaria, sappi che da qualche parte lì fuori ci sarà un altro cuore solitario come il tuo che guardando una stella cadente esprimerà il desiderio di incontrare una persona come te, esattamente come te.

Tu sei il possibile inestimabile tesoro di chi non desidererebbe nient’altro che una persona con la tua personalità, il tuo corpo e la tua mente, l’unico limite sta nel non esservi ancora incontrati.

Perciò queste sere naso all’insù a far pieno di stelle!

Pagina di divulgazione

24/07/2024

“Il paradosso del viaggio fisico è che ci rilassiamo in bus o in aereo senza conoscere autista o pilota. Il paradosso del viaggio spirituale è che rilassiamo la nostra mente solo quando conosciamo noi stessi.”

~ Francesco Febbraio

19/07/2024

Quanto ti suona famigliare una frase del genere?

“Ti amo, però tu…”

Chi ti ama solo a parole farà dei tuoi difetti la sua più grande giustificazione

11/07/2024

“Quando siamo stati poco amati, noi cerchiamo una persona che ci faccia andare bene questa cosa. Spiego meglio: noi cerchiamo una persona che somigli un pochino al nostro genitore, e quindi che sia una persona poco affettiva in fondo, una persona un po’ fredda, una persona che si manifesti poco, che abbia magari pure lui paura di amare, oppure una persona un po’ dura. E quello va bene perché è come se rivivessimo la storia col genitore, ma questa volta deve andare a lieto fine. Per cui se lui o lei ci amano apertamente non rappresentano il genitore, contano meno, sono persone che appaiono addirittura deboli a volte. Se l’altro un po’ si nega, ci emoziona parecchio perché somiglia al genitore che si nega e riconquistare quel genitore che si nega è salvare il nostro passato. Passato che non ricordiamo, eh, attenzione. Passato che non ricordiamo ma di cui abbiamo conservato le emozioni.

Quando siamo così protesi a conquistare l’amore dell’altro, l’altro non lo vediamo e quindi non lo amiamo, e quindi non sappiamo amare. […] Quando siamo così preoccupati da come ci tratta l’altro, cioè se ci ha dato segni di amarci, se ci preferisce, se ci ha detto che siamo belli o belle, se ci ripete continuamente che ci ama, noi dell’altro poco ce ne curiamo.

Per noi lui è interessante per questo riconoscimento che ci può dare: un riconoscimento che è mancato da bambini. L’altro è quello che ci può dare l’estasi o la depressione profonda: diventa tutto per noi, ma l’altro sente che c’è una fregatura. Ci preoccupiamo di essere amati, ma non amiamo.”

- Gabriella Tupini

26/06/2024

Come psicologo, attendevo con trepidazione il momento di andare al cinema per vedere il seguito di Inside Out ed ho acquistato i biglietti con due settimane di anticipo per essere sicuro di assistere alla prima. Ma a distanza di alcuni giorni, vorrei soffermarmi su un dettaglio abbastanza particolare che ho notato alla fine del film, piuttosto che sul film stesso e i suoi molteplici significati.

Quando vado al cinema, sia da solo che in compagnia, ho una piccola abitudine: aspettare la fine dei titoli di coda prima di lasciare la sala. Se sono solo, questo mi permette di riflettere sul film che ho appena visto; se sono in compagnia, è un momento perfetto per scambiare a caldo impressioni, ancora seduti sulla poltrona.

Ma alla fine di Inside Out è accaduto qualcosa che mi ha colpito particolarmente...

All’ingresso, ci avevano consegnato un cartoncino che una volta scoperto, rivelava quale delle emozioni del film ti fosse capitata. Io ho ricevuto Rabbia, mentre il mio amico Tristezza.

Quando il film è terminato e la sala si è svuotata del tutto ci siamo alzati ed abbiamo guardato la poltrona per essere sicuri di non aver dimenticato niente e in questo frangente il mio amico ha notato che molte persone avevano lasciato i loro cartoncini sulle poltrone.

Così ha deciso di raccoglierne alcuni sperando di trovare più emozioni possibile per regalarle alla figlia di una sua collega. Ma quello che abbiamo scoperto ci ha sorpreso un bel po'...

Tutte, ma proprio tutte le card abbandonate riguardavano esclusivamente una emozione: Tristezza.

Sul momento abbiamo pensato che non fosse simpatica a molti a causa del ruolo che ricopre nel film. Tuttavia, nei giorni successivi mi è capitato di riflettere su questo evento e ho realizzato che, nonostante il grande impegno dei creatori di Inside Out il messaggio principale del film potrebbe non essere stato completamente compreso, ed il messaggio principale è che...

TUTTE LE EMOZIONI SONO IMPORTANTI

Tra le altre, Inside Out mette in luce quanto Tristezza sia indispensabile per il benessere della protagonista, mostrando quanto fosse utile l'interazione e il confronto proprio con la sua controparte: Felicità.

Questo piccolo e curioso evento mi ha fatto riflettere su quanto la narrazione delle nostre vite fosse ancora permeata dall'importanza data alle emozioni positive, sia nella condivisione sui social sia nei racconti della nostra quotidianità. Tristezza, nonostante il lavoro fatto nel film, ne viene fuori ancora come un'emozione svalutata, ignorando quanto possa essere terapeutico accettare la tristezza come parte fondamentale di un processo di rinascita e come saggia ed introspettiva controparte della felicità.

"Piangere mi aiuta a stare calma e a non essere ossessionata dal peso dei problemi della vita 😥"
cit. Tristezza

Pagina di divulgazione

03/06/2024

“Proverai la gioia delle piccole cose solo se avrai accettato la morte.
Se invece ti guardi intorno avidamente in cerca di tutto ciò che invece potresti ancora vivere, allora nulla sarà mai grande abbastanza per il tuo piacere, le piccole cose che costantemente ti circondano non ti daranno più gioia.
Contemplo perciò la morte, perché essa mi insegna a vivere.”

C.G. Jung, Libro Rosso, Liber Secundus, pag. 274

Pagina di divulgazione

21/05/2024

Un partner dovrebbe aiutarti a migliorare solo le parti di te che tu e solo tu senti di voler migliorare. Non è compito dell'amore cambiare ciò che sei, a quello ci pensano già la tua vita e le tue decisioni. Tu sei già una persona degna di amore, tu l'amore, lo meriti a prescindere. Non sorprenderti se ricevi attenzioni, tu le meriti già. Se il tuo partner ti giudica e fa distinzioni tra ciò che va bene e ciò che non va bene di te, non ti ama, ma vuole che tu sia meno te stesso/a e più simile lui/lei. L'amore è come la felicità, costa poco: se è caro, non è di buona qualità.

16/05/2024

Se capita di sentirti in gabbia chiediti verso chi stai nutrendo riconoscenza e fedeltà. Se senti di non riuscire a vivere in maniera aderente ai tuoi valori, chiediti se la persona, il gruppo o l'istituzione verso cui nutri estrema riconoscenza non stia deformando ciò che pensi possa essere - giusto per te - Potrebbe capitare di trovarti in relazioni in cui stai delegando questa scelta a persone che amano definirsi "il tuo capo" e che quindi direzionano la tua vita verso il soddisfacimento dei propri bisogni e non dei tuoi. Se scegli un consulente, mentore o psicologo, valuta che il suo unico interesse (al di là di quello economico) sia quello di esserti di aiuto, nient'altro. Lasciati influenzare solo dalla tua coscienza e segui persone che seguono come te lo stesso principio.

Immagini più esplicative di molte parolep.s.Ho trovato queste immagini su internet in lingua inglese e le ho tradotte in...
07/05/2024

Immagini più esplicative di molte parole
p.s.
Ho trovato queste immagini su internet in lingua inglese e le ho tradotte in italiano aggiungendo delle frasi in alcune parti. Se conoscete la fonte sarò felice di citarla nel post

30/04/2024

Se senti di essere vista o visto come una persona di poco valore, questo post fa per te.

Immagina di essere dal tuo medico di base e di ricevere per l'ennesima volta l'indicazione terapeutica che dice:

"Prendi la Tachipirina e resta a riposo"

Potresti pensare che si, difficilmente hai qualcosa di diverso dalla semplice febbre con mal di gola...ma se questo accadesse per 5 volte in un anno cosa faresti la quinta volta? Andresti dal tuo medico per la solita febbre con mal di gola sapendo che ti direbbe di prendere Tachipirina e restare a riposo?

Probabilmente si, o forse no, ma forse lo faresti nella speranza di saperne di più, di ricevere qualcosa in più del semplice "Tachipirina e riposo" e invece...torni da lui per la quinta volta e l'indicazione è sempre la stessa: "Tachipirina e riposo"

Partendo dal presupposto che l'indicazione terapeutica si riveli efficace tutte le volte e che quindi il tuo medico sappia fare il suo lavoro di base, la domanda che ti pongo adesso è la seguente:

"Da 1 a 10, qual è il valore che daresti alla tua esperienza con il tuo medico?"

Probabilmente non starai pensando di dare un 10 nonostante l'efficacia della terapia, come mai?

Questo succede perché il valore che percepiamo nell'altro va di pari passo con la sua capacità di saperci dare qualcosa che difficilmente potremmo trovare in autonomia.

Può sembrare utilitaristico come approccio alle relazioni e può anche sembrare che io ti stia metaforicamente dicendo:

"Frequenta solo chi è in grado di darti qualcosa" ma c'è di più...

Questa storiella potrebbe esserti utile per immaginare cosa potresti fare TU per essere visto o vista come una persona di valore.

Cosa potresti immaginare di dare in una relazione?
Oltre ad avere delle aspettative nel ricevere, hai mai pensato a cosa il tuo partner, i tuoi amici, i tuoi colleghi o conoscenti possano ricevere da te in modo da considerarti una persona di valore?

Se sei concentrata o concentrato solo sulle aspettative che hai quando si tratta di ricevere senza mai dare, come potresti essere visto o vista diversamente dal medico che prescrive in maniera automatica "Tachipirina e riposo"?

Non ti sto dicendo di dare a tutti sempre e comunque qualcosa, perché potrebbe essere frustrante farlo nutrendo aspettative, ma ti sto invitando a riflettere sulla tua capacità di portare valore in quanto tu stessa/a sei potenzialmente un contenitore di valore.

Portare valore nelle tue relazioni significative o a lavoro, ti permetterebbe di "interiorizzare" che tu avendo valore da dare, sei una persona di valore e "offrendo" valore potrai di conseguenza "percepirti ed essere percepita/o" dagli altri come persona di valore.

Ecco alcuni esempi di valore relazionale diversi da "Tachipirina e riposo" 😉

- Saper ascoltare, saper portare il buon umore nelle relazioni, saper dare un parere sincero senza ferire, saper motivare l'altro ricordandogli qual è stata l'ultima volta che è stato in grado di fare qualcosa di difficile, saper parlare delle proprie emozioni senza lamentarsi, essere gentili per il piacere di sentirsi gentili o magari, cosa difficilissima da fare per chiunque, condividere l'ultimo pezzo del tuo dolce preferito😄

Nota bene che questi sono solo degli esempi per stimolarti a pensare quali potrebbero essere i TUOI valori relazionali.

Ne conosci altri?
Scrivili nei commenti!

Tu e solo tu sei il miglior giudice per cosa questo momento significhi per te.

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