
04/06/2025
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SANITÀ, CHIRURGHI: SI CHIUDE A RIMINI CONGRESSO ACOI 2025. BOOM DI PRESENZE, FOCUS SU AI, CADAVER LAB E OCCUPAZIONI ILLEGALI OSPEDALI
Il Presidente ACOI Bottino sulle direzioni ospedaliere: “Deve tornare l’etica. Denunceremo e faremo ricorsi in tutta Italia”
Rimini, 4 giugno 2025 - Si è chiuso oggi al Palacongressi di Rimini il 43° Congresso Nazionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), il principale appuntamento della chirurgia ospedaliera italiana. Con oltre 2.500 iscritti, più di 50 sessioni scientifiche, 356 contributi video, workshop e tavole rotonde, il Congresso ha superato ogni aspettativa, coinvolgendo anche migliaia di spettatori online tra dirette e approfondimenti.
Oltre alla partecipazione da record, a distinguere questa edizione è stata la qualità e l’innovazione dei contenuti. Per la prima volta in un congresso medico italiano sono stati organizzati due Cadaver Lab, sessioni pratiche di dissezione anatomica su ca****re, altamente formative. Accanto a questi, due corsi interamente dedicati all’intelligenza artificiale applicata alla chirurgia, a conferma dell'attenzione di ACOI verso una medicina sempre al passo con le trasformazioni tecnologiche e scientifiche.
L’evento ha visto anche la partecipazione di numerose autorità istituzionali e sanitarie - tra cui il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, il Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera Luciano Ciocchetti, e il Tenente Generale della Sanità Militare Carlo Catalano - e si è concluso con l’indicazione della città di Palermo per ospitare l’evento nel 2026.
Presieduto da Gianluca Garulli, il Congresso è stato il palcoscenico anche per lanciare un messaggio forte dal punto di vista politico e professionale. Il Presidente ACOI, Vincenzo Bottino, ha denunciato infatti apertamente il fenomeno delle nomine dirette dei primari da parte delle Università in accordo con le Regioni: "Siamo di fronte a vere e proprie occupazioni d’ufficio, - spiega Bottino - in cui le Direzioni delle UOC vengono affidate senza concorsi pubblici a dirigenti universitari nominati per convenzione. Noi chirurghi ospedalieri, invece, affrontiamo selezioni pubbliche rigorose. È una profonda ingiustizia, una deriva etica e procedurale che non può essere tollerata".
Il Presidente ACOI ha poi annunciato che l’associazione ha già incaricato un legale per predisporre tutti gli atti necessari a contrastare formalmente queste pratiche: "Da Rimini parte una campagna nazionale di denuncia. Abbiamo incaricato un legale e avvieremo ricorsi in tutta Italia per difendere la dignità professionale e il ruolo dei chirurghi ospedalieri. Cinque anni fa, durante la pandemia, eravamo definiti eroi. Oggi siamo esclusi dai nostri stessi ospedali. Non lo permetteremo".
Il 43° Congresso ACOI non è stato soltanto un evento scientifico di riferimento ma un atto di consapevolezza e di responsabilità. Da Rimini, la comunità dei chirurghi ospedalieri ha lanciato un messaggio chiaro: l’innovazione è importante ma senza giustizia e trasparenza, la sanità pubblica perde la sua anima.