06/11/2025
⭕️SE TUO FIGLIO AVESSE L’ADHD?
Achille Costacurta ha raccontato al podcast One More Time il suo calvario e il calvario della sua famiglia.
Nella sua ora più buia, ha tentato il suicidi0.
Cosa lo ha salvato?
La diagnosi di ADHD.
L’ADHD è una neuro-divergenza che si contraddistingue per almeno tre punti che emergono in modo chiaro dall’intervista di Achille.
1. Una potentissima impulsività. Gli adolescenti con ADHD non riescono a controllare le reazioni, reagiscono in modo violento, smisurato e autodistruttivo in tutti i contesti. Fanno un costante corpo a corpo col mondo e questo li porta a scontrarsi quotidianamente con genitori, docenti, allenatori, amici, estranei.
2. Difficoltà a concentrarsi. Per il cervello ADHD ogni compito è potentemente noioso, ogni routine è quasi insostenibile. Ad uno sguardo superficiale si potrebbe parlare di pigrizia, di un animo indolente, ma ancora una volta le neuroscienze ci parlano di un cervello che funziona in modo diverso.
3. Difficoltà nel pianificare e organizzare i propri progetti, il proprio tempo, i propri spazi.
Della storia di Achille, impariamo due cose fondamentali per tutti i figli.
1. Non dobbiamo aver paura delle diagnosi, le buone diagnosi aprono lo sguardo e alimentano la comprensione e la consapevolezza sia nel figlio che nel genitore. La diagnosi ha aiutato Achille a capirsi e a farsi capire, ma ha aiutato i genitori ad approcciarsi a lui in modo più efficace
2. Se apprendiamo la comunicazione empatica, autentica e profonda possiamo disinnescare, non tutti i conflitti, ma una quota considerevole di quegli scontri che fanno sanguinare la famiglia.
Ogni adolescente, in parte, è impulsivo.
Ogni adolescente, in parte, fatica a concentrarsi.
Ogni adolescente, in parte, fa fatica a organizzarsi.
Se tuo figlio è sistematicamente impulsivo, distruttivo e autodistruttivo, non siamo di fronte ad una comune adolescenza.
Se sistematicamente non riesce a concentrarsi, ad organizzarsi e ad autoregolarsi potrebbe avere l’ ADHD.
La diagnosi e il trattamento della ADHD, non è un’etichetta, ma un ponte tra tra te e tuo figlio e tra tuo figlio.
Una diagnosi, come nel caso di Achille, può salvare la vita.
In “Genitori in ansia” (Feltrinelli) trovi tanti strumenti per coltivare l’intelligenza emotiva tua, di tuo figlio e di tutta la famiglia.
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P.S. Condivi il post.