12/01/2023
Lettera aperta di Differenza Donna
“Gentile Maria De Filippi, come associazione che, da oltre 30 anni, si occupa di contrasto alle discriminazioni di genere e alla violenza maschile contro le donne, esprimiamo stupore e preoccupazione, ma soprattutto una critica decisa allo spazio che la sua trasmissione, “C’è’ posta per te” andata in onda sabato, ha dedicato ad una vicenda che, a buona ragione, ha poi suscitato reazioni negative da parte di tanti spettatori.
Abbiamo visto anche noi le immagini di quello spazio e non possiamo che manifestarle grande disappunto.
Normalizzare la denigrazione, la svalorizzazione e le violenze verbali di un uomo contro una donna all’interno di una relazione intima sono di per se’ gesti gravissimi. Ma ancora più grave, mi creda, è dare a tutto ciò un contesto mediatico potente, capace di coinvolgere 4 milioni e mezzo di persone.
Grave e dannoso proprio perché nella puntata in questione sia lei che altre/i avete commesso un errore enorme e pericoloso: avete affrontato una situazione di violenza come una situazione di conflitto, creando una confusione che da anni cerchiamo di dipanare e risolvere. Un errore che provoca troppo spesso femminicidi e sofferenze che si prolungano in un tempo sempre troppo lungo nella vita delle donne (e delle loro figlie e figli).
Le chiediamo, proprio in virtù della sensibilità che lei ha mostrato sul tema, di correggere pubblicamente il messaggio distorto che è stato dato e di rimediare a questa confusione imperdonabile.
Sono troppe le donne che in Italia soffrono situazioni di violenza in famiglia e troppi gli uomini che la agiscono pensando di non avere responsabilità.
La situazione è talmente grave in Italia da avere oltre 110 casi di femminicidi l’anno. Differenza Donna gestisce anche il 1522 numero nazionale antiviolenza e stalking della Presidenza del Consiglio dei Ministri e per noi questa grande responsabilità significa non solo sostenere chiunque ci chiami 24 ore su 24, ma sopratutto informare, orientare e sostenere, perché tutte e tutti abbiano la opportunità di ricevere aiuto, sostegno, solidarietà. Una puntata come quella da lei diretta distrugge ore di chiarimenti telefonici, di risposte in chat a donne soggiogate dalla violenza, demolisce parole di forza e speranza date a ragazze sopraffatte da una cultura che appunto banalizza la gravità di vere e proprie violazioni dei diritti umani. Violazioni che, spostando sulle donne la responsabilità della violenza subita, proprio come si è fatto nella sua trasmissione, divengono complici di una cultura che uccide una donna ogni 3 giorni. Speriamo davvero voglia fare chiarezza, anzi, siamo certe che lo farà. Elisa Ercoli Presidente Differenza Donna ApS
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