06/08/2025
L’amore che non nutre:
Ci sono relazioni che ci prosciugano. Non perché siano necessariamente cattive o violente, ma perché ci trasformano lentamente in specchi. Smettiamo di essere persone e diventiamo superfici riflettenti: restituiamo all’altro quello che vuole vedere, sentire, vivere.
E mentre l’altro si sente accolto, desiderato, “visto”… noi lentamente scompariamo.
La trappola dello specchio
Chi si svuota in una relazione spesso ha una storia precedente di invisibilità. È stato bambino compiacente, figlio “bravo”, partner accomodante.
In fondo, essere specchio dell’altro è la modalità relazionale più “premiata” dall’infanzia:
• se non crei problemi, ti vogliono bene;
• se rispondi ai bisogni degli altri, ti considerano buono;
• se non ti ascolti, sei più amabile.
Quando siamo stati specchi: i segnali del vuoto
• Abbiamo smesso di dire “no”.
• Abbiamo taciuto cose importanti, per non disturbare.
• Abbiamo messo da parte sogni, idee, passioni.
• Ci siamo sentiti sbagliati ogni volta che chiedevamo attenzione.
• Abbiamo provato vergogna per i nostri bisogni.
Eppure, la relazione sembrava andare avanti: l’altro ci apprezzava. Ma non per quello che eravamo. Per quello che riflettevamo.
L’inganno della reciprocità
Le relazioni-simulacro funzionano finché c’è chi si annulla. Finché c’è un “io” che smette di esistere per far brillare un “tu”.
Ma quando si inizia a esistere davvero, a chiedere, a sentire, a manifestarsi… l’equilibrio si spezza.
L’altro, abituato a uno specchio, resta turbato da una persona viva.
Svuotati ma non finiti – Il risveglio della soggettività. Chi si risveglia da relazioni svuotanti sente una profonda solitudine, a volte rabbia, a volte lutto. È come rendersi conto di non essere mai stati davvero amati, ma solo usati come contenitori.
Ma questo dolore è sacro: è la soggettività che si riprende il posto che le spetta. È la nascita del diritto ad esistere.
Ritrovare il volto – Esistere al di là dello specchio
• Comincia a chiederti: “Cosa voglio davvero io?”
• Incontra chi ti guarda, non chi ti riflette.
• Sii specchio solo di chi è disposto ad esserlo anche per te.
• Non confondere la dedizione con la sparizione.
• Fatti spazio nella tua stessa vita.
Perché amare non vuol dire sparire, ma portare la propria presenza viva, intera, imperfetta… e vera.