08/02/2025
Lattera alla mia anima. E voi cosa scrivereste?
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Lettera alla mia anima
"Non riesco a trovare pace in nessuna posizione: anche la cosa più morbida su cui mi adagio ha degli spigoli per la mia anima"
Fernando Pessoa
Mia cara anima,
Ti sento dentro di me come una presenza viva, a volte luminosa e leggera, altre volte inquieta e sferzante. Sei il respiro della mia esistenza, ma anche la mia irrequietezza più profonda. Ci sono giorni in cui ti sento fluida e armoniosa, capace di trasmettermi bellezza e armonia. Altri, invece, sembri ritrarti, lasciandomi sola tra le ombre del mio stesso essere.
Lo so, anima mia, quando non ti nutro con la solitudine, la riflessione, l’immaginazione, il contatto con il mistero della vita, tu diventi spigolosa, mi tormenti, mi rendi inquieta. È come se ogni cosa su cui mi poso non potesse mai darmi tregua, come se anche la superficie più morbida avesse per me degli angoli nascosti che pungono e feriscono. E tu mi parli attraverso questa sottile insoddisfazione, questo senso di mancanza che mi accompagna quando smetto di ascoltarti.
Jung diceva che quando l’anima non è nutrita alleva diavoli in cuore, diventa ostile, si rivolta contro di noi, ci confonde, ci spinge verso un vuoto che non sappiamo colmare. Lo sento, mia cara anima, ogni volta che mi allontano dalla ricerca di senso, dal mio spazio interiore, tu diventi una voce stridula che mi chiama da un luogo profondo e inaccessibile, e io mi sento perduta. E allora
ti prego, parlami con immagini che mi riconducano a te, aiutami a cercarti, insegnami a nutrirti. Fai in modo che io riesca ad ascoltarti nel silenzio, anche quando fai male, anche quando mi scuoti e mi pungoli. La tua voce è un richiamo, un invito a sondare la mia essenza più vera.
Non lasciarmi vagare lontano da te. Non permettere che io mi abitui a un’esistenza in cui la tua voce è soffocata. Sii il mio fuoco e la mia quiete, il mio tormento e la mia pace.
Ti chiedo ancora di restare sempre accesa, vigile, pronta a evocare immagini fantastiche attraverso l'immaginazione
quella forza magica che trasforma la routine in meraviglia, un dettaglio in intuizione, un frammento in consapevolezza. Se mai dovessi sentirmi persa, richiamami con visioni luminose.
Se mai il peso del mondo dovesse schiacciarmi, donami le ali per sollevarmi. Se mai la mia mente dovesse chiudersi nel rigore della logica, scioglila nel fluire dell’intuizione.
Ho bisogno di te, del tuo soffio leggero che mi trasmette amore per la bellezza, per l'armonia e per la magia. Sei il filo invisibile che mi lega alla vita, il cuore di ogni mia emozione, la luce che illumina i miei passi.
Quando la tristezza mi avvolge e la malinconia mi stringe, ti chiedo di parlarmi con immagini luminose, di portarmi il ricordo di giorni sereni, di farmi vedere sempre il sorriso di chi amo. Non lasciarmi sola nell'oscurità, accendi in me la luce della speranza.
Quando la stanchezza mi pesa sulle spalle, dammi energia, fai che il mio cuore batta con entusiasmo e non con fatica. Sii come il vento primaverile che mi spinge dolcemente avanti, anche quando il cammino è lungo e pieno di ostacoli.
E se la giovinezza è andata, tu resta sempre vibrante. Non permettere che l’amore in me si spenga, non lasciare che il tempo lo consumi.
Mia cara anima non smettere mai di parlarmi con il linguaggio segreto della meraviglia davanti alla vita.
Non abbandonarmi mai. Resta accanto a me, insegnami ad amare ogni giorno ciò che sono, ciò che ho vissuto e ciò che ancora mi attende.
Tua inquieta ma in cammino.
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Foto di Fan Ho fotografo e regista cinese morto nel 2016.