Dott.ssa Marta Del Giudice

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Mercoledì 1 ottobre alle ore 10.30 riparte il corso di ginnastica posturale.Il corso ha durata di 90 minuti, si svolge c...
23/09/2025

Mercoledì 1 ottobre alle ore 10.30 riparte il corso di ginnastica posturale.
Il corso ha durata di 90 minuti, si svolge con anche l'ausilio di piccoli attrezzi e si svolge il lunedì e/o il mercoledì. È possibile frequentare 1 o 2 volte la settimana.
La classe parte al raggiungimento di un numero minimo di 6 persone. La classe in ogni caso avrà un numero massimo di 10 persone.
Quest'anno, oltre al lavoro per riequilibrare la postura e, soprattutto, per raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, si farà anche un lavoro di riequilibrio del nervo vago attraverso la respirazione e gli esercizi fisici.

Per informazioni potete contattarmi al 3479042995 tramite messaggio wap e sarete ricontattati.

Oggi giornata di manifestazioni "propalestina". Evento straordinario per l'affluenza, soprattutto dato il periodo storic...
22/09/2025

Oggi giornata di manifestazioni "propalestina". Evento straordinario per l'affluenza, soprattutto dato il periodo storico.
Molti si sono "risentiti" considerando manifestazioni del genere "inutili e dannose". Perché? Perché non servono a niente ed impediscono agli altri di lavorare.
Non sono funzionali, non portano a nessuno risultato.
Nella società dell'efficientismo, nella quale tu esisti solo se lavori e produci, questo tipo di manifestazioni non ha senso.
Nella società dell'individualismo, un corteo variegato, unito nella sua diversità di composizione contro un genocidio fa paura. Non fa paura il corteo, fa paura l'unione su di un idea ed un principio e non fatta per ottenere un aumento di stipendio.
Perché, nonostante tutto, le idee, le passioni, le convinzioni sono più forti dei soldi.

A cosa serve una manifestazione del genere? Ad esprimere un'opinione, un'idea con forza. a mostrarsi nella realtà e non soltanto sui social.
A fare capire che non si è d'accordo su determinate scelte, decisioni, idee.

Perché l'unione, la collaborazione, la civile convivenza sono alla base non della società civile ma delle leggi do natura. L'isolamento non è sano, non è naturale. Come l'individualismo.
Siamo individui sociali, nati per collaborare come collaborano le cellule del nostro organismo, i nostri tessuti, i nostri organi, i nostri apparati
Quando nasce l'individualismo? Quando c'è paura, quando ci si sente sotto attacco, quando è in pericolo la propria vita. È allora che si pensa solo a se stessi ed ai propri familiari più stretti, alla propria famiglia e basta (quando va bene). Quando tutto il mondo fuori è considerato pericoloso.
Ecco allora che ci si chiude, che non si ha attenzione per le necessità altrui, che si prende tutto anche a scapito del vicino, che si pensa solo a se stessi, che si distrugge chi osa avere un pensiero diverso. Che si lavora solo per la propria sopravvivenza ideale e la morale, oltre agli ideali, non esistono più.

E allora, ringraziamo che ci siano manifestazioni così forti, piene e ricche di persone che vogliono affermare di fatto la loro umanità.
Perché non si può chiudere gli occhi di fronte ad un genocidio, anche se non sta avvenendo a casa nostra. Perché non si può fare finta di nulla e girare gli occhi dall' altra parte perché "tanto non possiamo fare nulla".
Possiamo fare tanto, se ritroviamo la nostra umanità, la mettiamo nella vita di tutti i giorni e ci ribelliamo se qualcuno vuole, ancora una volta, tentare di distruggerla, di cancellarla per un "bene superiore". Che di umano non ha nulla.

È una questione politica perché non ci si preoccupa di altre situazioni di guerra? Forse ... Ma è anche vero che si è fatto di tutto per metterci gli uni contro gli altri, per creare panico, per evitare aggregazioni in modo che non si potesse condividere nulla, in nome di un "bene comune". Per fare passare il messaggio che amicizia, amore ed affetti non si dovevano dimostrare ma salvare attraverso l'isolamento. I nonni non dovevano vedere i nipoti per non ammalarsi...e poi quanti sono morti di solitudine?

E allora, ben venga una manifestazione del genere, ben vengano persone che hanno voglia di esporsi, ben venga il fatto che, finalmente, ci sia una manifestazione che crei unione... Quante di queste persone, dopo questa manifestazione, porteranno avanti tutto questo? Forse il 10%, come sempre. Forse qualcosa di più, di sicuro non tutti
Ma già è un segnale di svolta, dopo un periodo buio
Servirà? A me è servito a riaccendere la speranza: non della fine delle guerre, che termineranno quando l'uomo scomparirà dalla terra. Ma del fatto che non sia la paura l'unica emozione esistente. E che ci sia di nuovo qualcuno in grado di dire "no" in una società sempre più fondata sul principio dell'obbedienza al pensiero unico.

Giornata non stancante, di più. Gubbio è molto carina ma per arrivarci....ci vuole tanta, tanta pazienza.Non sapevo se s...
19/09/2025

Giornata non stancante, di più. Gubbio è molto carina ma per arrivarci....ci vuole tanta, tanta pazienza.
Non sapevo se sarei venuta: sono stanca, venerdì scorso ero a Trento per tenere un corso alla sistemi. La settimana è trascorsa lavorando senza un secondo di pausa....mi sarei potuta riposare, sto fine settimana. Mare, sole, riposo...
E infatti sono qui ad assistere al XXIX seminario internazionale di medicina omeopatica.
Perché?
Poco tempo fa una persona, dopo che avevo dato l'esame finale di un master, mi disse: "e basta studiare! Hai più di 50 anni, studiare non serve più. Le cose le sai e fai quello che sai e basta".
Ecco, il problema è proprio in quella affermazione. A me piace studiare ma non per imparare qualcosa che poi potrò usare nel lavoro o per fare collezione di attestati.
A me piace studiare: spendo soldi in libri che manco un mutuo per la casa, vado girando per seminari o corsi. Ma lo faccio per curiosità. Si, sono una persona curiosa. Mi piace conoscere cose nuove, nuovi punti di vista e nuove persone.
Perché ogni volta che studi, di fatto, conosci persone nuove: la loro storia, le loro scelte...le loro esperienze. E questo succede sia con le persone che seguono con te ma anche con gli autori dei testi.
Certo, se prendo in mano un libro e imparo le nozioni riportate che poi metto in un nuovo protocollo lavorativo...in realtà non conosco nessuno. Al massimo imparo qualche nozione in più.
Ma studiare è altro: è conoscere l'autore, contestualizzare il suo lavoro nell'epoca storica nella quale è vissuto e nel paese nel quale è nato. È sempre stato li? Si è trasferito? Dove ha studiato? Aveva fratelli o sorelle? Si è sposato? Cosa lo ha portato a studiare quegli argomenti, ad approfondirli, a scoprire qualcosa di nuovo?
Non ci si può limitare a leggere senza sapere chi scrive. Perché tutto, anche le scoperte scientifiche più note, vengono da un bisogno, da una necessità dell'autore che, per soddisfare quel bisogno, ha studiato, creato, formulato qualcosa di nuovo.
Senza bisogno non c'è scoperta. Senza mancanza non c'è scoperta.
Quando si ha la pancia e la testa piena non si scopre nulla, perché non si ha fame e non si ha desiderio di migliorare. E ci si ferma. Da cui la persona che mi diceva che studiare alla mia età è inutile.
Ma la necessità, il bisogno non è di soldi o di cose: è di evoluzione, di cambiamento, di conoscenza. È bisogno di evoluzione, di trasformazione.
Perché la vita non è una corsa, più o meno lunga, verso la fine. La vita è un periodo nel quale ognuno di noi può trasformarsi, migliorarsi, evolvere. Senza necessariamente il bisogno di raggiungere obiettivi se non quello del cambiamento e dell'evoluzione. Che non possono avve**re senza conoscenza.
Lo sanno bene i potenti della terra, di oggi come di ieri.
Lo studio è sempre stato elitario, appannaggio di poche persone, solitamente di ricchi. I poveri lavorano per mangiare, per sopravvivere e sono talmente stanchi da non poter studiare. Per cui restano sempre lì, nel posto in cui la società lì ha messi.
Un tempo si facevano i debiti per fare studiare i figli, non perché avessero un titolo ma perché potessero avere opportunità migliori di quelle dei genitori. Che non avevano potuto studiare ma avrebbero voluto.
Non solo.
Lo studio era per gli uomini, le donne, anche ricche, non dovevano studiare, dovevano sposarsi ed imparare come gestire le cose di casa. Le donne che studiavano erano viste come pericolose, perché potevano capire, aprire la testa, ampliare le loro prospettive e non accontentarsi più di essere la moglie di. Anche se con tanti soldi.
Dite che oggi tutti possono studiare?
No, oggi in apparenza lo studio è aperto a tutti ma, nella realtà, nessuno può davvero studiare: imparare nozioni si, studiare no.
Il sapere è controllato, non dobbiamo essere curiosi e fare qualcosa di nuovo o di diverso ma rientrare nelle regole dettate da chi davvero ha studiato.
I bisogni, le mancanze, quelle che spingono ad evolvere non sono nostri: sono indotti.
Al punto tale che, nel momento stesso in cui ci dicono cosa ci manca, ci danno anche la soluzione. Unica, non sindacabile.
E questo non è studio.
Non solo.
Oggi studiare è considerato una perdita di tempo perché non fa fare soldi. Perché ormai lo studio è finalizzato non alla realizzazione di sé ma a guadagnare.
Tutto è gestito dal denaro e tutto è facile. Siamo arrivati al punto che aprire un libro non serve, tanto chiedi all'intelligenza artificiale e lei ti risponde e ti dice cosa fare.

Mi dicono che sono sola, quando leggo e studio.
Devo dirla tutta: quando leggo e studio sono in compagnia di tantissime persone. È quando sto in mezzo alle persone che spesso sono sola. Soprattutto se mi dicono che studiare a 50 anni è inutile.

E allora, ben vengano occasioni come quella di oggi e come quella della settimana scorsa. Si, stancante, lunedì sarò a pezzi...ma ne è valsa la pena.
Nulla è più importante di scambiare eaperienze e relazionarsi. Se lo si fa si vivono tante vite in una sola.

PS: se per caso a qualcuno fosse venuta la voglia di studiare e leggere, devo dirvi una cosa: costa, tanto. Non fa guadagnare soldi, li fa spendere. Ma fa "guadagnare" esperienze che nessuno cellulare potrà mai darvi.

Vi aspettiamo il 27 settembre alle 10.30. Per prendere un caffè e due biscotti insieme e per parlare di coppie.Pino Vast...
16/09/2025

Vi aspettiamo il 27 settembre alle 10.30. Per prendere un caffè e due biscotti insieme e per parlare di coppie.

Pino Vastolo ed io vi aspettiamo per illustrarvi un progetto a cui teniamo molto.

La finalità degli incontri non è certo fare un terapia di coppia. E neanche fare un elenco di errori comuni delle coppie. Non si tratta di dare ragione a uno o all'altra e neanche di spiegare a lui o lei cosa lei o lui voglia, desideri, speri.

Nulla di tutto ciò.
Il motivo per cui abbiano organizzato questa serie di incontri è...anzi sono: comprendere gli automatismi che si instaurano, in modo inconsapevole, in una coppia e che la guidano di fatto in modo non cosciente.
Far ve**re alla luce quelle modalità si interazione ripetitive, quegli schemi dai quali non si riesce ad uscire ma che creano tensioni.
Ma, soprattutto, ritrovare - o trovare - la leggerezza attraverso il gioco per poter creare dinamiche comunicative e relazioni leggere ma mai superficiali.
Perché l'amore e l'affetto non bastano a portare avanti un progetto. Perché la coppia è un progetto, in continuo cambiamento ed in continua evoluzione
Tra due soggetti che hanno modalità comunicative e relazionali totalmente diverse.
Diverse entrambe valide. L'integrazione di queste due dinamiche è la forza della coppia; in caso contrario si rischia una perenne lotta di potere per decidere, di volta in volta,chi sua migliore, più valido..
Chi vince.
Una coppia è davvero tale quando si passa dalla competizione alla collaborazione sempre nel rispetto della propria individualità.
Se siete curiosi di saperne di più, se vi va di ascoltarci e farci due domande, il 27 settembre alle 10 vi aspettiamo lo studio, in via tino da camaino 4.
Fatecelo sapere qui sotto, nei commenti

Amici di Torino. Se avete notizie o potete anche solo condividere.... È la nipote di un amicohttps://www.facebook.com/sh...
16/09/2025

Amici di Torino. Se avete notizie o potete anche solo condividere.... È la nipote di un amico

https://www.facebook.com/share/1FRqGinGrb/

Nipote di amici.

Torino.

Chi può dia una mano.

Grazie mille.

Chi può condivida, grazie ancora.

In queste foto c'è solo una parte del fine settimana trentino. Un fine settimana di corso e di scambi professionali, di ...
14/09/2025

In queste foto c'è solo una parte del fine settimana trentino. Un fine settimana di corso e di scambi professionali, di interazioni e comunicazioni. Un fine settimana di scambi di esperienze.
Quest'anno ho deciso di fare una due giorni sull'uso del seqex per aiutare nel riequilibrio del vago. Sempre per rimanere nel tema base di quest'anno: il trauma.
Abbiamo parlato di vago dorsale e vago ventrale, di come questo grande nervo ci aiuti sia nel difenderci che nel farci socializzare.
Ma anche di come spesso - e in questo periodo in modo evidente - il nostro vago dorsale abbia preso il sopravvento e ci faccia vivere in uno stato di allerta perenne, per tutto. Anche per le minime cose. In questo modo però vediamo tutto come pericoloso, tutti come nemici, ogni parola come un attacco. E non riusciamo a godere e gioire di nulla. Senza tenere conto di quanto tutto questo lavori, in modo negativo, sul fisico: sul cuore, sui polmoni, sul sistema immunitario, sull'apparato gastrointestinale, sulla muscolatura, sul sistema endocrino.
Il problema è che il nostro vago ha iniziato a funzionare così per difenderci e non ha più smesso, rendendo questo il nostro modo automatico di reagire.

Ma abbiamo parlato anche di come il corpo vive nel presente mentre "la testa" spesso sia ovunque tranne che nel presente. Di come la memoria possa giocarci brutto scherzi, perché se ricordo brutte esperienze passate, le emozioni non vissute ed elaborare il mio corpo le vive come presenti. E reagisce ora mettendo in sofferenza i nostri organi.

La cosa bella è che chiunque può lavorare col vago: il fisioterapista, per ridurre le tensioni muscolari e correggere atteggiamenti posturali errati, oltre che aiutare a sbloccare il diaframma. Il gastroenterologo, migliorando la funzionalita digestiva e problemi colico determinati da un iper funzionamento del vago dorsale. Il cardiologo, perché il vago agisce sul sistema di condizione cardiaco. Lo pneumologo, per l'effetto che ha sulla respirazione. L'endocrinologo, per l'influenza sul sistema endocrino.

Ma può essere di aiuto anche per le persone ansiose o per sportivi che non riescono a rendere in gara come un allenamento.

Potrei continuare all'infinito ma ci vorrebbe molto spazio e tempo. Ma ci saranno modi e tempi per farlo.

Quello che per me è stata una gran soddisfazione è che ci siano sempre più operatori interessati a capire come funziona e quali siano le molteplici possibilità di cura che offre un apparecchio del genere. E che, quando usato bene, aiuta tantissimo il paziente nella risoluzione di varie problematiche in tempi anche rapidi.
Ed un lavoro sul vago è di fondamentale importanza per poter aiutare sia il paziente che l'operatore o il medico.
E questo mi conferma la mia scelta di avere un ambulatorio specifico, nel quale utilizzare il seqex in associazione a tutte le altre terapie. Ero partita utilizzandolo nelle patologie osteoarticolari, associato o meno alla fisioterapia, poi nella terapia del dolore. Ora, finalmente, grazie anche ai vari accessori, è diventato un ausilio nel crear trattamenti personalizzato per numerosi problemi.
Perché la ionorosonanza riequilibra l'intero organismo, aiutando a rimettere in fase tutta la persona, i suoi tessuti, i suoi organi, il suo sistema nervoso, facilitando l'adattamento e quindi mettendo la persona in grado di risolvere i suoi sintomi lavorando sulle cause più profonde.

Ciò detto vi auguro una buona domenica.
E, a breve, vi informerò di una novità che sta partendo...e stavolta non allo studio.
Se volete saperne di più....basta aspettare.

🌿 Muoversi meglio, vivere meglio 🌿Non aspettare il dolore per prenderti cura di te.La ginnastica posturale è un percorso...
08/09/2025

🌿 Muoversi meglio, vivere meglio 🌿
Non aspettare il dolore per prenderti cura di te.
La ginnastica posturale è un percorso per ritrovare energia, leggerezza e libertà di movimento… a ogni età.

✨ Due modalità per te:
👩‍⚕️ Individuale 1 a 1 con la dottoressa
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Perché è importante parlare del trauma?Ormai è "provato" (scusate se evito la parola scientificamente ma a me fa lo stes...
03/09/2025

Perché è importante parlare del trauma?

Ormai è "provato" (scusate se evito la parola scientificamente ma a me fa lo stesso effetto di scusa a Fonzie), i traumi, soprattutto se ripetuti nel tempo e se verificatisi nei primi anno di vita, determinano una modificazione in toto del funzionamento della persona.
Cosa vuol dire? Che, in presenza di eventi traumatici, cambia la fisiologia del bambino costretto ad adattarsi ad un ambiente vissuto come traumatico per poter sopravvivere. Le principi risposte si hanno a livello neurologico (con alterazioni del sistema nervoso autonomo) ed endocrino. E questo determina una modificazione funzionale di tutti gli organi ed apparati.
Il problema è che tali modificazioni diventano strutturate: questo vuol dire che quel meccanismo di funzionamento adattativo, che poteva essere funzionale da bambino, continua a guidare la persona anche da adulto, divenendo spesso disfunzionale e patogenico.
Cioè? Cioè io da bambino ho imparato che l'unico modo per poter sopravvivere era cercare di essere come i miei genitori volevano che fossi, convinto che così sarei stato visto, e continuo col medesimo comportamento anche da adulto, di fatto rinunciando a vivere la mia vita (potrei dire non sapendo neanche come vorrei fosse la mia vita). Questo determina alterazioni ormonali, alterazioni del funzionamento del sistema nervoso autonomo (un alterato funzionamento del vago per esempio), difficoltà nel riconoscere e vivere le proprie emozioni... e tanto altro ancora.
Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare le attività do quest'anno al trauma: per capire cosa si intenda per trauma, come incida sullo sviluppo della personalità, cosa determini a livello fisico, soprattutto per quel che concerne l'apparato muscolo-scheletrico, ma anche ormonale, neurologico, gastroenterico etc, e cosa fare per trattarlo e risolverlo.
Ricordando che la cura avviene trattando sia il corpo che la "psiche".
Per chi volesse saperne di più, seguite la pagina fb dott.ssa Marta Del Giudice o il sito www.studiomartadelgiudice.it

Le altre informazioni, più specifiche, da domani.

Buona giornata a tutti

Come promesso, la prossima settimana sarà dedicata alla presentazione delle novità dello studio. Per chi volesse saperne...
31/08/2025

Come promesso, la prossima settimana sarà dedicata alla presentazione delle novità dello studio.
Per chi volesse saperne di più, basta seguire la pagina o il sito

Intanto, una piccola anticipazione ...
"Quando c'è un trauma precoce, la conseguente disregolazione biologica forma le vacillanti fondamenta su cui si costruisce il sé psicologico".

A domani.
E buona ultima domenica di agosto a tutti




PILLOLA N 9RICOMINCIAMO A DESIDERARE Agosto volge ormai al termine, da lunedì si ritorna ad una vita "normale".Il mio au...
29/08/2025

PILLOLA N 9
RICOMINCIAMO A DESIDERARE

Agosto volge ormai al termine, da lunedì si ritorna ad una vita "normale".
Il mio augurio, per questo nuovo anno, è che ognuno possa ritrovare la capacità di desiderare. Perché ormai sembra perduta, sostituita dalla necessità di preve**re e, soprattutto, di evitare.
Ciò che ci aiuta ad attraversare ed a superare le difficoltà è proprio la capacità di desiderare, fondamentale in un periodo storico come il nostro nel quale sembra non esserci più futuro.
Non faccio altro che sentire, come un mantra, che "non so cosa faccio stasera,figuriamoci se posso sapere cosa faccio la settimana prossima". Per tanti questo modo di fare, questo pensiero equivale al carpe Diem, al famoso "cogli l'attimo". Ma non è così.

Cogli l'attimo significa abbi la capacità di vivere il presente, di stare in ciò che fai quando lo fai con tutto te stesso, di sentire le emozioni, di non stare con la testa altrove mentre fai qualcosa, di non inseguire pensieri, spesso negativi, mentre stai facendo qualcosa, di non farti distrarre da stimoli esterni continui.
Significa che, se sono a prendere un caffè con un'amica,sto con l'amica, mi godo il caffè e la compagnia. E non sto in allerta continua per vedere eventuali notifiche del telefono, per informarmi di cosa stiano facendo a casa,per controllare eventuali email...questo vuol dire.

Non vuole dire non essere in grado di pensare al futuro, non desiderare qualcosa e cercare il modo per realizzare quel sogno perché è "troppo lontano'.

Carpe Diem e desiderio sono strettamente collegati.
Il mantra così diffuso oggi, invece, è l'antitesi del desiderio e, cosa ancor peggiore, è il totale abbandono di se stessi. Rinuncio a desiderare, rinuncio a progettare, rinuncio, di fatto, a vivere perché sento di non essere padrone della mia vita. Non sono io a scrivere il libro della mia vita, ma divento banale escutore della vita di altri. Come un attore, interpreto personaggi di una storia che non solo non mi appartiene ma neanche conosco. E non sono neanche attore di un film o di un'opera teatrale ma di una serie televisiva che viene scritta al momento, settimana per settimana. Per cui non so quando finirà la storia né quale sarà il mio ruolo.

E questa non è vita ma sopravvivenza.
È l'Illusione di essere liberi di fare ciò che si vuole quando si vuole, di poter fare quello che si vuole quando si vuole, di non perdere nessuna possibilità. La realtà è che, così facendo,si perde la più grande possibilità che ha un essere umano: quella di scegliere la propria vita e di costruirsela.
Di non essere dipendenti da ciò che il mondo decide di offrirti in quel determinato momento ma di poter decidere cosa si voglia - fare ed essere - e fare di tutto per realizzarlo. Ad ogni costo. Anche inventando ciò che, in quel momento, non c'è. Allenando la propria creatività quando ci sono degli ostacoli. Lavorando per realizzare ciò che davvero si desidera. Anche se, in quel momento, ancora non esiste.
Senza dover aspettare cosa gli altri ci permettono di avere o di essere e poi scegliere sulla base dell' offerta e non del desiderio.

Questo è il mio augurio: ricominciare a desiderare senza preoccuparsi di cosa possano dire, fare o pensare gli altri. E, soprattutto, senza farsi spaventare dall'incertezza che può accompagnare il desiderio.
La spinta a vivere bene non è data dalla certezza, che blocca e paralizza qualunque spinta evolutiva, ma dalla forza trasformativa di desiderare qualcosa (non necessariamente di materiale) che non si ha mai che ci attrae. E di costruirlo.

Tra nuovo arrivi e riletture, stiamo lavorando per preparare le tante novità in arrivo.Per chi volesse saperne di più, b...
25/08/2025

Tra nuovo arrivi e riletture, stiamo lavorando per preparare le tante novità in arrivo.
Per chi volesse saperne di più, basta continuare a seguirci sui diversi canali:
Istagram: studio marta del giudice
Facebook: dott.ssa marta del giudice
Telegram: accademia della salute
Sito: www.studiomartadelgiudice.it

A presto!


24/08/2025

Sinfonia con Pino Vastolo

“L’amore non è bello se non è litigarello” dicevano i nonni…
Ma se fosse possibile litigare senza farsi male?

Litigare non è il problema. Il vero problema è come lo facciamo.
Una parola di troppo, un tono sbagliato… e quello che era un semplice “dove hai messo il tappo del dentifricio?” diventa un terremoto emotivo.
Perché dietro ogni discussione si nascondono paure, aspettative deluse e ferite antiche. Non stiamo più parlando dei calzini sul pavimento: stiamo parlando di noi.

Ogni litigio è uno specchio che riflette non solo l’altro, ma anche ciò che siamo davvero… e ciò che vorremmo essere. A volte, quando il sipario si alza, scopriamo un volto che non ci aspettavamo. E questo fa crollare le certezze.

Litigare bene significa restare connessi anche quando si è in disaccordo. Significa proteggere la propria individualità senza distruggere la relazione. È un’arte che si può imparare.

Per questo, insieme al mio amico Pino Vastolo, abbiamo creato un corso di gruppo per coppie:
non solo per imparare a discutere in modo costruttivo, ma per conoscersi davvero, come singoli e come parte di un “noi”.
Un viaggio che parte dai conflitti per arrivare all’intimità, passando per la comprensione reciproca.

Non è un corso contro i litigi. È un corso per trasformarli in occasioni di crescita.
E noi crediamo che valga la pena provarci.

Indirizzo

Via Tino Da Camaino 4
Naples
80129

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