07/06/2025
Il diritto di voto per le persone con disabilità.
I prossimi 8 e 9 giugno i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque quesiti referendari. Pertanto ne approfitto per ricordare le disposizioni che favoriscono l’esercizio del voto delle persone con disabilità.
Il diritto di voto è riconosciuto dall’articolo 48 della Costituzione Italiana ed è qualificato come personale, eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è un dovere civico. Esistono specifiche indicazioni normative per favorire l’esercizio del diritto di voto da parte delle persone con disabilità.
Le disposizioni vigenti forniscono indicazioni sull’accessibilità dei seggi elettorali. In particolare, gli arredi della sala di votazione delle sezioni elettorali devono essere disposti in modo da permettere agli elettori non deambulanti di leggere i manifesti contenenti le informazioni per il voto, di votare in assoluta segretezza, nonché di svolgere anche le funzioni di componente di seggio e di assistere, ove lo vogliano, alle operazioni dell’ufficio elettorale.
Inoltre almeno una cabina elettorale deve avere i seguenti requisiti: accessibilità alle carrozzine; materiale elettorale affisso ad una altezza che consenta una agevole lettura; piano di scrittura con altezza di circa 80 centimetri; identificazione di tale cabina con affissione di apposita segnaletica.
Alcune persone con disabilità possono usufruire del voto assistito. In particolare, in base a quanto previsto dal DPR n. 361/1957, sono da considerarsi “elettori fisicamente impediti”, i ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità. Pertanto solo le persone con tali compromissioni, e non con altre, possono esercitare il diritto di voto con l’assistenza di un altro elettore, volontariamente scelto come accompagnatore. Non è necessario che l’elettore accompagnatore sia iscritto nelle liste elettorali dello stesso comune dell’assistito. L’unico requisito richiesto per l’accompagnatore dell’elettore con disabilità è quello dell’iscrizione nelle liste elettorali di un qualsiasi comune italiano. Nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di una persona con disabilità.
Le persone con le anzidette compromissioni possono presentare un’apposita domanda presso il proprio comune di residenza, corredata dal verbale di invalidità/cecità, al fine di far inserire l’annotazione del diritto al voto assistito direttamente nella tessera elettorale personale mediante apposizione di un corrispondente simbolo o timbro (AVD). Gli elettori che riportano sulla tessera elettorale tale indicazione vengono ammessi al voto con l’aiuto di un accompagnatore senza altra formalità.
Nel caso in cui la disabilità non sia evidente, oppure non sia nota al presidente di seggio, deve essere presentato uno specifico certificato rilasciato da medici designati dall’Azienda sanitaria locale. Tale documento deve precisare che la condizione della persona impedisce all’elettore di esprimere il voto senza l’aiuto di altro elettore. Nel caso degli elettori ciechi totali può essere esibito, quale documento probatorio, anche il libretto di pensione o il certificato di cecità dal quale si può evincere la condizione di disabilità visiva.
Nel caso del voto assistito, il Presidente di seggio è chiamato a svolgere le seguenti formalità:
a) richiedere all’accompagnatore della persona con disabilità la tessera elettorale per assicurarsi che egli sia elettore e che non abbia già svolto la funzione di accompagnatore (all’interno di uno degli spazi per la certificazione del voto viene specificato “Accompagnatore … (data) … (sigla del Presidente)”, senza il bollo della sezione);
b) verificare, con apposita domanda, se l’elettore abbia liberamente scelto il suo accompagnatore e se ne conosca il nome e il cognome;
c) trascrivere sul verbale anche il motivo specifico dell’assistenza nella votazione, il nome dell’autorità sanitaria che abbia accertato l’impedimento e rilasciato il certificato, nonché il nome e cognome dell’accompagnatore.
In attesa di norme che consentano al più presto alle persone con disabilità di votare in piena autonomia, vi invito a prendere nota di queste informazioni al fine di evitare spiacevoli incomprensioni al seggio elettorale.
A cura dell'Avv. Franco Lepore, Presidente dell'Agenzia IURA.