22/06/2024
L'hashtag qui su IG raccoglie oramai oltre 4 milioni di post. Difficile non sapere si cosa si tratta, ma meglio ricordarlo: è l'abitudine, solitamente con cadenza mensile, di condividere una serie di scatti che raccontino cosa è accaduto in quel particolare periodo.
Per molto tempo ho osservato incuriosita e con piacere questa consuetudine, sentendomi trasportata nel tempo in una fase in cui instagram era esattamente questo e soltanto questo... Uno spazio in cui condividere scatti di momenti significativi, importanti, piacevoli. Un album di attimi da ricordare e da voler mostrare agli amici.
Oggi questi album li chiamiamo caroselli, probabilmente sono cambiate le intenzioni e anche il pubblico.
Ma il è una pratica da buttare o possiamo trarne qualcosa di interessante?
Ho scelto di provare a leggere questo fenomeno attraverso la lente della e e ti dico subito che mi sento di suggerirti questo esercizio, tant'è che ho deciso di provarci anche io con una raccolta (selezionata) di alcuni scatti che sintetizzano la mia primavera appena trascorsa.
Il Photo dump mi pare possa essere una buona strategia per imparare a "farci caso".
Fare caso quando qualcosa che ci circonda ci colpisce e ci emoziona, farci caso quando siamo felici, stanche, tristi, riflessive. Fare caso a quegli attimi che solitamente si perdono nel trambusto delle giornate frenetiche. Fare caso, fermare in uno scatto e poi poter tornare ad osservare e sentire.
Ovviamente la condivisione è un passaggio in più, non necessario per il tipo di lavoro di cui sto parlando. Ma penso possa essere un buon esercizio quello di aprire un album - anche digitale - da aggiornare periodicamente con attimi di consapevolezza.
Cosa ne pensi?
Ti va se ne parliamo ancora? Potrei proporti degli esercizi pratici di fotografia terapeutica per sperimentare durante l'estate 😉