07/09/2025
Oggi, sotto l’ombrellone di quest’ultima domenica d’estate, scorrevo tra vari post sui social.
Alcuni esaltavano i carboidrati come fossero indispensabili per tutti, sempre.
Altri si vantavano dicendo: “Quella persona è dimagrita mangiando carboidrati!”
Ecco, qui vale la pena fermarsi un momento.
Dimagrire non significa solo perdere peso.
La bilancia ci dice quanto pesiamo, ma non cosa stiamo perdendo o guadagnando: grasso, muscolo, acqua?
L’unico modo serio per capirlo è analizzare la composizione corporea.
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🔹 Cosa sono davvero i carboidrati
I carboidrati sono molecole formate da zuccheri, con funzione principale di fornire energia.
Si dividono in:
- Semplici → zuccheri come glucosio, fruttosio, saccarosio, contenuti in alcuni alimenti quali: frutta, miele, dolci (energia rapida).
- Complessi → amidi contenuti in pane, pasta, riso, patate, legumi (energia più graduale).
- Fibre → non vengono digerite, ma nutrono il nostro microbiota intestinale, che produce sostanze benefiche per metabolismo e infiammazione.
Sono la benzina di pronto utilizzo del corpo: possiamo bruciarli subito o conservarli in “magazzino” sotto forma di glicogeno nei muscoli e nel fegato.
Se i magazzini sono pieni e continuiamo a introdurne, l’eccesso viene convertito in grasso: un deposito a lungo termine.
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🔹 Il concetto di “essenziale”
Quando studiavo biochimica (con professori molto severi) una cosa mi è rimasta impressa:
- Abbiamo aminoacidi essenziali (proteine).
- Abbiamo acidi grassi essenziali (grassi).
- Ma carboidrati essenziali non esistono. ❌
Questo significa che il nostro corpo è in grado di produrre zuccheri autonomamente, attraverso un processo chiamato gluconeogenesi, partendo da proteine, grassi o sottoprodotti metabolici.
Tradotto: i carboidrati non sono indispensabili in senso stretto.
Questo non li rende “cattivi” o da eliminare a priori: significa che possiamo modularne la quantità in base al nostro stile di vita e alle nostre necessità.
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🔹 L’insulina: il portinaio dell’energia
Quando mangiamo carboidrati, il glucosio nel sangue aumenta.
L’insulina, come un portinaio, apre le porte delle cellule per far entrare questo glucosio:
1. Energia immediata → usata subito per attività fisica e funzioni vitali.
2. Magazzino a breve termine → glicogeno in muscoli e fegato.
3. Magazzino a lungo termine → se i primi due sono pieni, il glucosio si trasforma in grasso.
Ecco perché chi ha una vita sedentaria tende più facilmente ad accumulare: i “magazzini” restano sempre pieni.
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🔹 “I carboidrati vanno meritati”
Questa frase mi piace molto perché rende l’idea.
Se mi muovo tanto, faccio sport o cammino regolarmente, ho più spazio nei magazzini, quindi posso permettermi una quota maggiore di carboidrati.
Se invece passo gran parte della giornata seduto (come capita a me tra visite, studio e lavoro) la mia quota “meritata” è decisamente più bassa.
È come una contabilità metabolica: entrate e uscite devono essere in equilibrio.
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🔹 I diversi approcci alimentari
La quantità di carboidrati nella dieta può variare moltissimo in base alla strategia nutrizionale adottata. Non esiste un approccio giusto per tutti, ma solo quello giusto per la persona giusta, nel momento giusto.
🥗 Dieta Mediterranea
- Generalmente prevede una quota moderata-alta di carboidrati, provenienti soprattutto da cereali integrali, frutta, verdura e legumi.
- È sostenibile a lungo termine, indicata per chi ha uno stile di vita attivo e vuole puntare a salute cardiovascolare e prevenzione.
⚖️ Low Carb (basso contenuto di carboidrati)
- Riduce i carboidrati a un livello moderato-basso, privilegiando proteine di qualità, grassi “buoni” e verdure.
- Utile per migliorare la sensibilità insulinica, controllare la glicemia e favorire la perdita di massa grassa in persone sedentarie o con resistenza insulinica.
🔥 Dieta Chetogenica (cheto)
- Porta i carboidrati a un livello molto basso, inducendo la produzione di corpi chetonici come fonte alternativa di energia.
- Può essere usata a cicli brevi o in casi specifici (obesità importante, alcune patologie, sport di resistenza).
- Richiede monitoraggio professionale, perché non è una dieta “fai da te”.
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🔹 Il messaggio finale
I carboidrati non sono né angeli né demoni.
Sono strumenti che vanno inseriti con intelligenza e consapevolezza nella nostra alimentazione.
La quantità e la qualità dipendono da:
- Quanto ti muovi,
- Quali sono i tuoi obiettivi,
- Le tue condizioni di salute,
- Il tipo di dieta che segui.
Se ti muovi poco, i carboidrati vanno dosati con prudenza.
Se sei attivo, puoi permettertene di più.
Ma sempre tenendo presente che la personalizzazione è la vera chiave: non esiste un consiglio universale valido per tutti.
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🔹 Morale sotto l’ombrellone:
Non lasciarti trascinare da mode o slogan.
Osserva il tuo stile di vita, ascolta il tuo corpo, affidati a un professionista e ricorda che “i carboidrati si guadagnano con il movimento”.
Dr. Nicola Savarese
Nutrizionista, Psicologo, Biologo e Chimico
Specialista in VGRC