Fisioterapista Maria Grazia Gentile

Fisioterapista Maria Grazia Gentile Esperienza, professionalità, competenza. " Lavorare sulla causa non sul sintomo. La causa non è MAI dove il dolore si manifesta" F. Mezieres

Maria Grazia GentileNoi del Metodo Bates!💜La mente è facilmente ingannabile, più di quanto pensi. La cosa interessante è...
02/08/2025

Maria Grazia Gentile
Noi del Metodo Bates!💜

La mente è facilmente ingannabile, più di quanto pensi.
La cosa interessante è che una volta che rilevi l'inganno (da solo o con l'aiuto di qualcuno che ci è già passato), non riesci più a non vedere la verità.
La domanda è: quante cose ho davanti agli occhi e non riesco a vederle per quello che sono?
P S. Quanto tempo vi ci è voluto per "decodificare" questa immagine?
Grazie Mauro

Maria Grazia GentileNoi del Metodo Bates!💜Un interessante articolo di Maurizio CagnoliInsegnante  e direttore della Scuo...
02/07/2025

Maria Grazia Gentile
Noi del Metodo Bates!💜
Un interessante articolo di Maurizio Cagnoli
Insegnante e direttore della Scuola di Formazione dell’AIEV

https://www.metodobates.it/it/perche-non-riesco-a-fare-il-morto/?fbclid=IwQ0xDSwLR8kBleHRuA2FlbQIxMQABHiJraAIk1Tf3LVW0qOMmcQ-8YY7RSuruAOO1BLMNqQaXRw0ExgykKa7z3tVD_aem_cvq6vktgj7BDsy8Jf6H-aw

Un tratto comune alla maggior parte dei miopi è la diffidenza per il movimento. Spesso questa è nata da un trauma che li ha convinti a “starsene tranquilli”.

Maria Grazia GentileRicordandovi  che non siamo armadi, non possiamo mettere un rialzo e stare sereni perché il corpo ce...
01/07/2025

Maria Grazia Gentile
Ricordandovi che non siamo armadi, non possiamo mettere un rialzo e stare sereni perché il corpo cercherà sempre un compenso, condivido con voi…
https://www.facebook.com/share/p/16kvSB8Gks/?mibextid=wwXIfr

“Hai una gamba più corta dell’altra”
Quante volte te lo sei sentito dire?
Ma.. sei sicuro che sia vero?

Ecco un piccolo segreto da clinico: molto spesso non hai una gamba più corta, hai un bacino inclinato.

Guardiamo insieme questa immagine.

Il bacino è inclinato da un lato: pelvic tilt.

Uno dei muscoli abduttori (tipo il medio gluteo o il tensore della fascia lata) è contratto e quindi tira l’anca verso l’alto.

Il corpo, per compensare, sembra accorciare la gamba, ma non lo è davvero!

È un’illusione ottica biomeccanica.
Un falso positivo. Una “finta gamba corta”.

Differenza reale o apparente?

Reale: un arto è davvero più corto quando ci sono differenze strutturali (fratture, malformazioni)

Apparente: il bacino ruota, inclina o compensa, con squilibri muscolari, retrazioni, atteggiamenti.

Ecco dove entriamo in gioco noi.

Il trattamento non è il plantare, ma il ripristino della simmetria muscolare. Allungare dove serve, stabilizzare dove manca, riaddestrare il corpo al movimento corretto.

Per le persone assistite: prima di mettere un rialzo sotto il tallone, fatevi valutare da chi può distinguere tra un’asimmetria reale e una funzionale.

Per i futuri colleghi fisioterapisti: non fermatevi alla differenza di altezza visiva. Guardate l’intero sistema: bacino, cingolo pelvico, catene muscolari.

E ricordatevi: il corpo mente per proteggersi, ma la postura non mente mai.

Hai mai pensato di avere una gamba più corta?
Hai mai visto cambiare l’inclinazione del bacino dopo un solo trattamento manuale o posturale?

Raccontacelo nei commenti!

E tagga un collega che ama smascherare i falsi miti del corpo umano.

Per i curiosi, un articolo con alcuni esercizi di rinforzo per il medio gluteo!

https://educarefisio.com/2016/07/01/esercizi-medio-gluteo/

Maria Grazia GentileEcco spiegato in maniera egregia ciò che molti pazienti mi chiedono!Cosa faccio? Tra le righe di que...
29/06/2025

Maria Grazia Gentile
Ecco spiegato in maniera egregia ciò che molti pazienti mi chiedono!
Cosa faccio?
Tra le righe di questo prezioso articolo una realtà che appartiene a molti di Noi Fisioterapisti! Prima dell’avvento delle Neuroscienze, molto prima, molti di Noi, con il proprio intuito applicavano certe formule, frutto dei propri studi e della propria “ sensibilità”! Grazie ai colleghi che hanno scritto anche questo articolo!
https://www.facebook.com/share/p/1979T8WSD4/?mibextid=wwXIfr

Negli ultimi giorni ho letto, come molti di voi, un post diventato virale che titolava:

“Il grande fallimento della chiropratica, dell’osteopatia e della fisioterapia: quando il corpo è trattato come una macchina senza anima.”

L’autore (un pezzo da novanta che stimiamo molto) denuncia, con toni molto accesi, l’idea che la nostra professione si sia cristallizzata su modelli meccanici, incapaci di comprendere la complessità del dolore cronico.

Poche ore dopo, un altro collega (un altro pezzo da novanta che stimiamo molto) ha risposto con un contro post più pacato e ragionato, riconoscendo alcuni limiti del riduzionismo biomeccanico, ma anche invitando alla prudenza: perché contrapporre il “tutto è tessuto” al “tutto è cervello” è solo sostituire un riduzionismo con un altro.

Abbiamo deciso di scrivere anche noi, non per alimentare polemiche, ma perché crediamo che chi lavora ogni giorno con pazienti reali abbia il dovere di chiarire, integrare e contestualizzare.

In ogni caso, pensiamo che un dibattito così acceso sia anche un segno di vivacità scientifica e di evoluzione culturale: significa che le nostre discipline stanno crescendo, si stanno interrogando, e non hanno paura di rimettere in discussione certezze consolidate.

DOVE HANNO RAGIONE?

È un fatto incontestabile che il modello puramente biomedico sia scientificamente insufficiente per spiegare e trattare il dolore cronico.

Già negli anni ‘90 Melzack e Wall avevano chiarito che il dolore non è un input ma un output, prodotto dall’elaborazione del Sistema Nervoso Centrale.

Gli studi di Moseley, Butler, Louw hanno dimostrato che la catastrofizzazione, la paura del movimento e le convinzioni disfunzionali sono fattori predittivi di cronicizzazione.

La neuroplasticità maladattiva (Latremoliere & Woolf) spiega perché il dolore persiste anche quando il tessuto è guarito.

È altrettanto vero che molti professionisti, anche oggi, raccontano al paziente narrazioni obsolete:

“Hai la vertebra fuori posto.”
“Hai il bacino bloccato.”
“Se non ti manipolo, non guarisci.”

Queste spiegazioni, oltre a non avere fondamento, alimentano la dipendenza e la paura.

In questo senso, la denuncia di chi chiede un cambio di paradigma è sacrosanta.

DOVE PERÒ IL DISCORSO DIVENTA PERICOLOSO?

Il problema di una posizione così estrema è che rischia di produrre un altro dogma: il riduzionismo neurocentrico.

Come se la terapia manuale fosse di per sé inutile o dannosa, e come se parlare di tessuti fosse un’eresia.

Ma la realtà è più complessa ovviamente.

Il dolore cronico è un’esperienza emergente dall’interazione tra tessuto, sistema nervoso e contesto.

Non è “solo cervello”.
Non è “solo tessuto”.
È la somma di entrambi, più emozioni, relazioni e aspettative.

Il tocco, il movimento e il contatto manuale hanno un ruolo importante non come soluzione unica, ma come parte di un processo che include rassicurazione, educazione e graduale riattivazione.

Il “touch” sicuro e non minaccioso riduce l’iperattività dell’amigdala (McGlone et al). La mobilizzazione passiva, se spiegata con un modello corretto, migliora la percezione di sicurezza e l’efficacia percepita. L’esercizio attivo e graduale ripristina la fiducia nel corpo.

Non tutti i pazienti rispondono solo all’educazione.

La Pain Neuroscience Education ha dimostrato efficacia significativa, ma solo se integrata con movimento attivo e strategie comportamentali, come specificato nelle review più recenti.

I pazienti con disturbi complessi hanno bisogno di un approccio multimodale personalizzato, non di una formula unica.

QUINDI, COSA SIGNIFICA FARE FISIOTERAPIA MODERNA?

Significa, in sintesi:

- rifiutare i modelli rigidi. Il corpo non è un’auto da riparare con bulloni e allineamenti. Ma non è nemmeno un concetto astratto fatto di pensieri e memorie.

- integrare più dimensioni in un progetto terapeutico coerente. Educazione uguale riduzione della paura. Movimento attivo uguale ricostruire fiducia e capacità. Terapia manuale uguale stimolare, rassicurare, modulare. Relazione terapeutica uguale sostenere e contenere.

- rispettare i ruoli professionali. Il fisioterapista non è uno psicoterapeuta. Il fisioterapista non è un ortopedico. Il fisioterapista è un professionista che sa valutare, integrare, scegliere strumenti, sempre sulla base di prove di efficacia.

- avere l’umiltà di aggiornarsi. La scienza cambia ogni anno. Se oggi parliamo di neuroplasticità e centralizzazione, domani parleremo di altro. La fisioterapia non è un dogma, è un processo di evoluzione continua.

IL MESSAGGIO CHE VORREI LASCIARE

Se sei un professionista, non farti sedurre dalle scorciatoie ideologiche.

“Solo terapia manuale” uguale riduzionismo biomeccanico.

“Solo educazione e psiche” uguale riduzionismo neurocentrico.

La verità clinica sta nel mezzo: un approccio integrato, personalizzato, basato su evidenze e sulla relazione.

Se sei un paziente, non scegliere un professionista perché parla solo di vertebre o solo di cervello. Scegli chi sa ascoltarti, spiegarti, darti strumenti e accompagnarti.

Perché la fisioterapia, quella vera, quella che cambia le vite, non è mai la difesa di un paradigma. È l’arte di combinare scienza, contatto e relazione con umiltà.

Siamo consapevoli che ogni modello ha punti di forza e limiti, e che il valore di un approccio si misura prima di tutto sull’impatto reale nella vita delle persone. Per questo il nostro invito non è a rinunciare all’innovazione, ma a integrarla con senso critico e rispetto della complessità.

Maria Grazia GentileNoi del Metodo Bates!💜
24/06/2025

Maria Grazia Gentile
Noi del Metodo Bates!💜

Maria Grazia GentileChi soffre di artrite reumatoide, e non confondiamo l’artrosi e le sue deformità con la malattia reu...
19/06/2025

Maria Grazia Gentile
Chi soffre di artrite reumatoide, e non confondiamo l’artrosi e le sue deformità con la malattia reumatica riscontrabile con opportuni accertamenti ematici, può trarre grande beneficio da un adeguato Trattamento Riabilitativo associato alla terapia farmacologica. Lo abbiamo appreso nella nostra esperienza ed è oramai convalidata da fonti scientifiche internazionali, essendo una patologia che può avere un aggravamento altamente invalidante.

Non è più possibile considerare le malattie reumatiche solo sotto il profilo osteoarticolare, esse vanno inquadrate nel contesto specifico della persona in quanto condizionano profondamente la qualità della vita del soggetto.

Il nostro obiettivo come Fisioterapisti è quello di prevenire, mantenere o ripristinare la capacità funzionale e articolare dell’intero apparato locomotore, compatibile con lo stadio della malattia.

Agendo preventivamente una volta diagnosticata la patologia, le tecniche di Riabilitazione da noi utilizzate, focalizzano il trattamento alla singola e specifica persona, riducendo notevolmente la sintomatologia dolorosa e prevenendo le deformità.

Possiamo suddividere il programma riabilitativo per gradi che considerano lo stadio della malattia.
A CHI RIVOLGERSI
Per avviare un Trattamento Riabilitativo o di Fisioterapia in caso di artrite reumatoide è fondamentale rivolgersi a un Fisioterapista che abbia esperienza di questa patologia. Ricordare che un Trattamento Riabilitativo corretto non procura mai dolore, non è aggressivo e traumatizzante, ma graduale e rilassante. Non avete nulla da “rinforzare”, se non lo spirito positivo in ciò che vi accingete a fare. Al termine del trattamento ci si deve sentire rilassati e non stanchi. Non devono manifestarsi dolori né tanto meno tumefazioni o infiammazioni articolari.

Sono a vostra disposizione!

Maria Grazia GentileFisioterapista Maria Grazia Gentile “Negli ultimi anni è sorta la credenza, perniciosa e assolutamen...
11/11/2024

Maria Grazia Gentile
Fisioterapista Maria Grazia Gentile “Negli ultimi anni è sorta la credenza, perniciosa e assolutamente infondata, che la luce sia dannosa agli occhi. (...) Questa curiosa mania di oscurarsi gli occhi sorse in certi ambienti medici, circa una generazione fa, dal terrore panico delle radiazioni ultraviolette contenute nella luce solare, ed è stata incoraggiata e diffusa dai fabbricanti e dai venditori di lenti colorate e di montature di occhiali. La loro propaganda ha raggiunto il suo effetto: milioni di persone, in Occidente, portano ora occhiali colorati, non solo sulla spiaggia o quando guidano l'automobile, ma perfino di sera o nei corridoi scarsamente illuminati degli edifici pubblici. E' inutile dire che quanto più li portano tanto più deboli diventeranno i loro occhi e tanto più grande la necessità di 'proteggerli' dalla luce."

Aldous Huxley, "L'arte di vedere"

INIZIO DEL NUOVO CORSO DI RI-EDUCAZIONE AL MOVIMENTO IN PRESENZA E DA REMOTOMERCOLEDI 6 NOVEMBRE 2024A NARNI SCALO TR- S...
21/10/2024

INIZIO DEL NUOVO CORSO DI RI-EDUCAZIONE AL MOVIMENTO
IN PRESENZA E DA REMOTO

MERCOLEDI 6 NOVEMBRE 2024

A NARNI SCALO TR

- Sessione unica mercoledi dalle ore 9,00 alle ore 10,30

Aperto a tutti coloro che vogliono ri-prendere a muoversi, condividendo momenti di rilassamento e beneficio per eliminare dolori, recuperare energia, divenire capaci di riappropriarsi del proprio corpo e della voglia di ritornare alla normalità.
Sarà una esperienza nuova per alcune persone, un proseguo per altre.
Il lavoro si svolge attraverso la consapevolezza del corretto movimento e del rilassamento
Una sessione molto importante è dedicata alla “scoperta” del respiro!
L’armonizzazione tra respiro e movimento raggiunge lo scopo di sciogliere blocchi e tensioni muscolari, specialmente al livello delle spalle e del collo…
Le tecniche, frutto di anni di studio ed esperienza, vengono da me utilizzate e proposte a tutti coloro che hanno difficoltà motorie o gravi disfunzioni di postura; alle persone con difetti visivi, secchezza oculare, a coloro che lavorano molto seduti e al computer, a chi si sente troppo rigido e contratto, alle persone tese ed insonni.
Questo lavoro di gruppo è utilizzato e praticato da tutti coloro che hanno difficoltà di movimento e gravi disfunzioni posturali legati ad ernie al disco, lombalgie, scoliosi, esiti di artoprotesi, rigidità articolare

Abilità richieste: possibilità di potersi sdraiare ed alzare autonomamente.
Indossare abiti comodi o tuta; portare custodia per occhiali o lenti a contatto, munirsi di tappetino, coperta e calzettoni.
Per informazioni o prenotazioni contattatemi pure o mandate un messaggio su whatsapp.
Vi aspetto!❤️
Fisioterapista Maria Grazia Gentile cell. 3282775741

INIZIO DEL NUOVO CORSO DI RI-EDUCAZIONE AL MOVIMENTOIN PRESENZA E DA REMOTOMartedi 1 ottobre 2024A NARNI SCALO TR- Sessi...
21/09/2024

INIZIO DEL NUOVO CORSO DI RI-EDUCAZIONE AL MOVIMENTO
IN PRESENZA E DA REMOTO
Martedi 1 ottobre 2024

A NARNI SCALO TR

- Sessione unica martedì dalle ore 9,00 alle ore 10,30
- Sessione unica martedì dalle 18,00 alle 19,30

PRENOTAZIONI ENTRO IL 25 SETTEMBRE 2024

Aperto a tutti coloro che vogliono ri-prendere a muoversi, condividendo momenti di rilassamento e beneficio per eliminare dolori, recuperare energia, divenire capaci di riappropriarsi del proprio corpo e della voglia di ritornare alla normalità.
Sarà una esperienza nuova per alcune persone, un proseguo per altre.
Il lavoro si svolge attraverso la consapevolezza del corretto movimento e del rilassamento
Una sessione molto importante è dedicata alla “scoperta” del respiro!
L’armonizzazione tra respiro e movimento raggiunge lo scopo di sciogliere blocchi e tensioni muscolari, specialmente al livello delle spalle e del collo…
Le tecniche, frutto di anni di studio ed esperienza, vengono da me utilizzate e proposte a tutti coloro che hanno difficoltà motorie o gravi disfunzioni di postura; alle persone con difetti visivi, secchezza oculare, a coloro che lavorano molto seduti e al computer, a chi si sente troppo rigido e contratto, alle persone tese ed insonni.
Questo lavoro di gruppo è utilizzato e praticato da tutti coloro che hanno difficoltà di movimento e gravi disfunzioni posturali legati ad ernie al disco, lombalgie, scoliosi, esiti di artoprotesi, rigidità articolare

Abilità richieste: possibilità di potersi sdraiare ed alzare autonomamente.

Per informazioni o prenotazioni contattatemi pure o mandate un messaggio su whatsapp.
Vi aspetto!❤️
Fisioterapista Maria Grazia Gentile cell. 3282775741

24/12/2023

Indirizzo

Narni Scalo

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 13:00
Venerdì 09:00 - 13:00

Telefono

+393282775741

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