Fare Squadra

Fare Squadra Un progetto di nell'ambito di Giovanisì della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani

L’attività del Progetto Fare Squadra di Gruppo Paim si inserisce nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani e ha come obiettivo la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, dalla scuola alle associazioni sportive. L’obiettivo generale del progetto è quello di favorire azioni che portino allo sviluppo di relazioni consapevoli e rispettose, alla valorizzazione delle diversità, al contrasto delle discriminazioni, e all’uso consapevole degli strumenti informatici. I ragazzi saranno protagonisti e attori di un cambiamento grazie alla metodologia esperienziale della peer education.

Il progetto"Fare Squadra" ha rappresentato un passo significativo nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo, coi...
18/12/2024

Il progetto"Fare Squadra" ha rappresentato un passo significativo nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo, coinvolgendo attivamente gli studenti dell'Istituto IPSAR Matteotti di Pisa. La partecipazione entusiasta dei peer, che hanno svolto un ruolo cruciale nel guidare e supportare i compagni più giovani, ha dimostrato quanto sia importante il lavoro di squadra e la condivisione delle esperienze.
Grazie a questo progetto, gli studenti hanno potuto confrontarsi apertamente, creando uno spazio sicuro per discutere di esperienze personali e difficoltà. La reazione positiva degli alunni ha evidenziato la necessità di continuare su questa strada, promuovendo ulteriori interventi che favoriscano la comunicazione e la coesione all'interno delle classi. La richiesta di più incontri di questo tipo sottolinea l'importanza di avere un ambiente scolastico accogliente, dove ognuno possa sentirsi ascoltato e supportato.
L'esperienza del Gruppo Paim, con una comprovata storia di interventi di sensibilizzazione, rafforza l'idea che è fondamentale investire in programmi continuativi per affrontare le problematiche legate al bullismo. L'auspicio di estendere il progetto a più scuole del territorio pisano è un obiettivo lodevole che potrebbe portare a un cambiamento significativo nel clima scolastico e nelle relazioni interpersonali tra gli studenti.
In conclusione, il progetto "Fare Squadra" non solo ha avuto un impatto immediato, ma ha anche gettato le basi per una cultura scolastica più inclusiva e solidale, promuovendo il benessere di tutti gli studenti.

11/12/2024

In occasione della settimana di prevenzione sul disagio giovanile, Sara Brancaccio ha parlato direttamente ai ragazzi della sua vocazione e del suo talento per la pasticceria.
L'incontro è stata l'occasione per riflettere, insieme agli studenti del biennio, l'importanza di avere dei sogni e sul futuro.
Come dice la dott.ssa , referente del progetto, "Quando la propria passione si trasforma in un lavoro è la strada per stare bene".

Ringraziamo per aver condiviso con noi la sua storia e per la disponibilità dimostrata e l'Istituto Matteotti per averci accolto.
Un grazie speciale va ai ragazzi per la loro curiosità.

Oggi, 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, abbiamo avuto l'opportunit...
25/11/2024

Oggi, 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, abbiamo avuto l'opportunità di incontrare alcune classi dell'Istituto di Istruzione Superiore “E. Santoni”. L’evento è stato promosso nell’ambito della Settimana della Prevenzione del Disagio Giovanile, affrontando un tema di fondamentale importanza che richiede consapevolezza, educazione e impegno da parte di tutti.
Durante l’incontro, abbiamo riflettuto su cosa significhi realmente il termine violenza, andando oltre la concezione più comune di violenza fisica. Abbiamo esplorato i molteplici volti della violenza, come quella psicologica, economica e assistita, forme che spesso restano invisibili ma sono altrettanto dannose. Questi tipi di violenza, silenziosi e subdoli, possono lasciare cicatrici profonde e durature. Comprendere e riconoscere queste forme è il primo passo per contrastarle, poiché la violenza non si manifesta solo attraverso gesti eclatanti, ma si nasconde anche nei comportamenti di controllo, svalutazione e isolamento.
È stato un momento di riflessione profonda, arricchito dagli interventi delle dott.sse Laura Lo Cascio e Trisha Edu Mengue, rappresentanti dell’associazione Donne In Movimento (DIM). Con grande sensibilità, hanno spiegato cosa significhi essere vittime di violenza, sottolineando come spesso questa inizi a radicarsi attraverso gli stereotipi sulle donne, che vengono trasmessi fin dall'infanzia. La loro esperienza e il loro impegno costante ci hanno fornito spunti preziosi per comprendere le radici del problema e l'importanza di affrontarlo a tutti i livelli.
Un sentito ringraziamento all’Istituto e al dirigente scolastico, Prof. Berni, per l’accoglienza e il sostegno nel promuovere iniziative di grande valore come questa. Un ringraziamento particolare anche all’Assessore alle Pari Opportunità, Gabriella Porcaro, per aver sottolineato l’importanza di creare spazi di dialogo e sensibilizzazione nelle scuole, ricordandoci quanto sia fondamentale un impegno costante per affrontare e prevenire la violenza in tutte le sue forme.

Oggi, proseguendo la settimana di prevenzione sul disagio giovanile, abbiamo avuto l'opportunità di incontrare alcune cl...
23/11/2024

Oggi, proseguendo la settimana di prevenzione sul disagio giovanile, abbiamo avuto l'opportunità di incontrare alcune classi dell'Istituto Fucini di Pisa. Abbiamo scelto di affrontare un tema molto importante: l'amicizia e le relazioni. In particolare, ci siamo concentrati sulle differenze tra l'amicizia reale e quella virtuale.
Abbiamo discusso su come le interazioni online possano spesso sembrare più facili e immediate, ma non possono sostituire il valore del contatto umano e delle emozioni condivise. L'amicizia autentica si costruisce attraverso momenti di condivisione, sostegno reciproco e fiducia. È fondamentale imparare a riconoscere e apprezzare questi aspetti nelle nostre relazioni.
Abbiamo incoraggiato gli studenti a riflettere su come possono coltivare amicizie più significative, enfatizzando l'importanza di guardarsi negli occhi, ascoltare veramente l'altro e condividere esperienze dal vivo. Solo attraverso queste interazioni possiamo veramente comprendere le emozioni e le esperienze degli altri, creando legami più profondi e autentici.
Un ringraziamento particolare va all'assessore all'istruzione del Comune di Pisa, Riccardo Buscemi, per il suo intervento e il saluto che ci ha rivolto stamani. Le sue parole hanno sottolineato l'importanza di costruire relazioni autentiche, basate sul rispetto reciproco, anche quando ci troviamo di fronte a persone diverse da noi.
Ha messo in evidenza come la base di ogni relazione sana sia il rispetto dell'altro per quello che è, promuovendo un clima di accoglienza e comprensione. Questo messaggio è fondamentale, soprattutto in un contesto scolastico, dove la diversità è una ricchezza da valorizzare.

Il Progetto Fair Play, promosso da Gruppo Paim e dalla Società della Salute, è entusiasta di annunciare la seconda edizi...
21/11/2024

Il Progetto Fair Play, promosso da Gruppo Paim e dalla Società della Salute, è entusiasta di annunciare la seconda edizione della Settimana della Prevenzione del Disagio Giovanile, intitolata "Educare: Relazioni ed Empatia". Questo importante evento si svolgerà dal 20 al 27 novembre 2024, coinvolgendo una rete di collaborazioni con i servizi territoriali, le diverse associazioni locali e il Progetto Fare Squadra, parte del programma Giovani Sì della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Toscana, dal Comune e dall’Università di Pisa.

Dopo il successo della prima edizione, il Progetto Fair Play torna con una settimana ancora più ricca, grazie all'aumento dell’interesse e alla partecipazione attiva della comunità. Durante gli eventi, si svolgeranno incontri nelle scuole e altre attività con professionisti del settore educativo e psicologico, rivolti a studenti e famiglie. L’obiettivo è quello di creare spazi di dialogo dove i ragazzi possano sentirsi ascoltati e compresi, e sensibilizzare la cittadinanza sui temi del disagio giovanile.
La Settimana della Prevenzione mira a stimolare un dialogo sulla costruzione di relazioni empatiche e a promuovere un ambiente favorevole alla crescita dei giovani, affinché sviluppino una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, relazioni e responsabilità. Educare è un atto di cura, e risulta fondamentale che l'intera comunità si impegni a sostenere i giovani nel loro percorso di crescita verso l’età adulta, offrendo risorse adeguate per affrontare le sfide della vita contemporanea.
Il programma affronterà problematiche legate all’uso consapevole della tecnologia, alle pressioni sociali e alla necessità di costruire relazioni autentiche e rispettose. Oltre a prevenire il disagio, questa settimana intende far luce su temi attuali come la violenza giovanile e le difficoltà emotive, sensibilizzando l'opinione pubblica e promuovendo l'inclusione e il benessere dei giovani.

Oggi, 20 novembre, abbiamo inaugurato la Settimana della Prevenzione insieme a quattro classi di seconda media dell’Isti...
20/11/2024

Oggi, 20 novembre, abbiamo inaugurato la Settimana della Prevenzione insieme a quattro classi di seconda media dell’Istituto Gamerra. È stata una giornata intensa e stimolante, durante la quale abbiamo affrontato temi fondamentali come l'amicizia e l'uso dei social network.
Interagendo con i ragazzi, sono emerse riflessioni profonde: abbiamo discusso dei rischi associati ai social media e del loro utilizzo quotidiano, sottolineando l'importanza di un approccio consapevole e responsabile. Un momento centrale dell'incontro è stato il questionario sull'amicizia, che ha suscitato grande interesse e ci ha permesso di esplorare insieme il valore dell'empatia, essenziale per costruire relazioni autentiche.
Per concludere, ogni ragazzo ha scritto su un post-it i tre valori che considera fondamentali nell'amicizia. Questi piccoli contributi, messi insieme, hanno creato un mosaico dell'amicizia, un simbolo tangibile dell'importanza di questi legami nella loro vita quotidiana.

È solo l'inizio di una settimana ricca di ulteriori riflessioni e scoperte!

La scuola e lo sport sono spazi fondamentali per la crescita e lo sviluppo di ogni ragazzo e ragazza. Tuttavia, questi a...
19/11/2024

La scuola e lo sport sono spazi fondamentali per la crescita e lo sviluppo di ogni ragazzo e ragazza. Tuttavia, questi ambienti possono purtroppo trasformarsi in luoghi di sofferenza quando si verificano episodi di bullismo e cyberbullismo. È fondamentale promuovere ambienti sicuri, inclusivi e rispettosi, dove ciascuno si senta libero di esprimersi senza timore di essere giudicato o escluso.
I percorsi di educazione e sensibilizzazione coinvolgono tutta la comunità: studenti, insegnanti, allenatori e genitori. Questi interventi permettono di riconoscere, affrontare e prevenire comportamenti dannosi sul nascere. Le attività di prevenzione non solo riducono il rischio di bullismo, ma promuovono lo sviluppo di empatia, rispetto e collaborazione tra i giovani.
Nei nostri laboratori vediamo ogni giorno quanto sia possibile fare la differenza, aprendo con i ragazzi spazi di dialogo liberi da giudizio. Tali momenti sono passi concreti verso un ambiente scolastico e sportivo più sicuro e accogliente per tutti.

La violenza tra giovanissimi rappresenta un fenomeno complesso che richiede un'analisi approfondita. Le dinamiche che co...
04/11/2024

La violenza tra giovanissimi rappresenta un fenomeno complesso che richiede un'analisi approfondita. Le dinamiche che conducono a episodi violenti si intrecciano con fattori sociali, psicologici e ambientali. Molti adolescenti non hanno ancora sviluppato una piena capacità di giudizio e pensiero critico, il che li porta a non considerare il lungo termine e le ripercussioni di una singola azione violenta, sia su se stessi che sugli altri. Fattori come la pressione dei pari e il desiderio di affermarsi possono spingere i giovani a scegliere la violenza come mezzo per risolvere i conflitti.
È cruciale che scuole e famiglie collaborino per adottare un approccio educativo che promuova la consapevolezza emotiva e la responsabilità personale. Insegnare ai giovani a riconoscere e gestire le proprie emozioni può aiutarli a evitare reazioni violente. È altrettanto importante incoraggiare un dialogo aperto, dove i ragazzi possano esprimere le proprie preoccupazioni e sentimenti senza timore di giudizio.
La sensibilizzazione sui temi della violenza e delle sue conseguenze deve diventare parte integrante dei programmi scolastici. Attraverso workshop, discussioni e attività interattive, i giovani possono essere guidati a riflettere sulle loro azioni e sulle possibili alternative alla violenza. Le cause che portano un ragazzo o una ragazza a ricorrere alla violenza possono essere molteplici e complesse, inclusi il bullismo, la pressione sociale e le dinamiche familiari. Le istituzioni scolastiche dovrebbero implementare programmi di educazione socio-emotiva che aiutino i ragazzi a riconoscere e gestire le emozioni, sviluppare empatia e comunicare efficacemente. La responsabilità non ricade solo sugli studenti, ma anche sugli adulti che li circondano. Genitori e insegnanti devono essere in grado di riconoscere i segnali di disagio e intervenire prontamente. È essenziale creare un ambiente di fiducia dove i giovani possano sentirsi liberi di esprimere le proprie preoccupazioni senza timore di ripercussioni.
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Prima l'accusa al compagno di classe di aver fatto la spia con la prof, poi le coltellate nel cortile della scuola. Attimi di terrore stamattina in un istituto alle porte di Roma. Gli studenti...

Il bullismo e le prepotenze sono fenomeni che possono avere un impatto devastante sulla vita dei giovani. Spesso si mani...
29/10/2024

Il bullismo e le prepotenze sono fenomeni che possono avere un impatto devastante sulla vita dei giovani. Spesso si manifestano in contesti scolastici e sociali, lasciando segni profondi nel benessere emotivo e psicologico delle vittime. Tuttavia, lo sport può giocare un ruolo cruciale nella prevenzione di questi comportamenti dannosi.
🏅 Unione e Collaborazione: Praticare uno sport di squadra insegna l'importanza del lavoro di gruppo, della comunicazione e della solidarietà. Attraverso esperienze condivise, i giovani imparano a rispettarsi e a supportarsi a vicenda, creando legami che possono contrastare le dinamiche di esclusione e prepotenza.
🤝 Empatia e Comprensione: Lo sport offre un ambiente in cui i ragazzi possono sviluppare empatia, imparando a mettersi nei panni degli altri. Le vittorie e le sconfitte, le sfide affrontate insieme, aiutano a costruire una comprensione profonda dell’altro, promuovendo la tolleranza e il rispetto reciproco.
💪 Rafforzamento della Flessibilità Mentale: Attraverso lo sport, i giovani imparano a gestire le emozioni, a superare le difficoltà e a rialzarsi dopo una sconfitta. Queste abilità non solo sono essenziali nel contesto sportivo, ma sono anche fondamentali per affrontare le sfide della vita quotidiana, comprese quelle legate al bullismo.
🌈 Creare Spazi Sicuri: Le società sportive e le scuole devono impegnarsi per creare ambienti inclusivi e sicuri, dove ogni giovane possa sentirsi valorizzato e rispettato. È fondamentale promuovere la cultura del rispetto e della diversità, affinché ogni ragazzo possa dedicarsi alla propria passione senza paura di essere giudicato o deriso.
💬 Parliamone!: È importante sensibilizzare tutti, dai genitori agli allenatori, sull'importanza di identificare e affrontare il bullismo. Dobbiamo lavorare insieme per educare i giovani a riconoscere e contrastare comportamenti prepotenti, creando una comunità unita contro ogni forma di violenza.

La Peer Education rappresenta un pilastro fondamentale nel contesto sportivo, offrendo un'opportunità senza pari per l'a...
21/10/2024

La Peer Education rappresenta un pilastro fondamentale nel contesto sportivo, offrendo un'opportunità senza pari per l'apprendimento e lo sviluppo continuo. Questa metodologia, basata sull'interazione tra pari, consente agli atleti di condividere conoscenze, esperienze e strategie, creando un ambiente di apprendimento dinamico e collaborativo. Nello sport, la Peer Education non si limita alla trasmissione di competenze tecniche o tattiche, ma si estende anche alla sfera emotiva e motivazionale. Gli atleti imparano non solo dagli allenatori o dagli esperti, ma anche l'uno dall'altro, trovando ispirazione e sostegno reciproco nel percorso verso il successo. L’importanza della Peer Education nel contesto sportivo risiede nella sua capacità di promuovere l'autonomia, la responsabilità e la coesione di squadra. Gli atleti diventano non solo partecipanti attivi, ma anche mentori e modelli per i propri compagni, incoraggiandoli a dare il meglio di sé e a superare le proprie sfide. Inoltre, la Peer Education favorisce lo sviluppo delle competenze sociali, come la comunicazione efficace, la leadership e la gestione dei conflitti, abilità che sono essenziali non solo nello sport, ma anche nella vita quotidiana e nella carriera professionale.

Oggi abbiamo avuto l'opportunità di incontrare una classe del biennio insieme ad alcuni ragazzi del nostro gruppo "Peer"...
17/10/2024

Oggi abbiamo avuto l'opportunità di incontrare una classe del biennio insieme ad alcuni ragazzi del nostro gruppo "Peer". All'inizio, il clima era piuttosto trattenuto: c'era timidezza e un certo imbarazzo tra i partecipanti. Tuttavia, con il passare del tempo, l'atmosfera è cambiata.
I ragazzi hanno cominciato a interagire e a condividere le loro esperienze riguardo al bullismo. È stato toccante e illuminante esplorare insieme i luoghi comuni che ancora oggi circondano il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. È emerso chiaramente che, nonostante i progressi nella sensibilizzazione, persistono pregiudizi e stereotipi che influiscono sulle esperienze dei giovani.
Un momento particolarmente significativo è stato quando un ragazzo ha raccontato la sua esperienza alle scuole elementari, quando si sentiva escluso perché non parlava bene l’italiano. La sua storia ha colpito tutti noi e ha aperto la porta a una conversazione più profonda. Man mano che il clima si scaldava, altri ragazzi hanno iniziato a condividere le loro esperienze, creando un senso di empatia e comprensione reciproca.
È stato bello vedere come, attraverso la condivisione, siano emersi sentimenti di solidarietà e supporto. Ogni storia raccontata ha contribuito a creare un ambiente più accogliente e aperto, dove ognuno ha potuto esprimere le proprie emozioni senza paura di essere giudicato.
Questa esperienza ha dimostrato quanto sia importante creare spazi di dialogo e ascolto tra i giovani. È fondamentale affrontare insieme le sfide del bullismo e del cyberbullismo per costruire una comunità più inclusiva e rispettosa. Siamo grati a tutti coloro che hanno partecipato e condiviso le loro esperienze: ogni voce conta e può fare la differenza.

Questa tragica notizia mette in luce una problematica sempre più pressante nella nostra società: il bullismo. La storia ...
15/10/2024

Questa tragica notizia mette in luce una problematica sempre più pressante nella nostra società: il bullismo. La storia di questo quindicenne, vittima di atti di violenza psicologica e derisione, è un richiamo doloroso alla necessità di affrontare con urgenza e serietà il tema del benessere emotivo dei giovani. È devastante sapere che, nonostante il dialogo con la famiglia e il tentativo di denunciare la situazione, il ragazzo non abbia trovato una via d'uscita.
Il fatto che il bullismo possa avere conseguenze così gravi, fino al suicidio, dovrebbe spingere istituzioni, scuole e genitori a collaborare attivamente per creare un ambiente più sicuro e inclusivo per i ragazzi.
È fondamentale che chiunque si trovi in situazioni simili si senta supportato e che venga presa sul serio ogni forma di disagio. La comunità di Senigallia, così come tutte le altre, deve riflettere su come prevenire tragedie simili in futuro, promuovendo la sensibilizzazione e l'educazione su questi temi. La perdita di una vita così giovane è una ferita profonda per tutti noi e un monito per agire.
“La madre ha presentato denuncia per gli atti e la violenza verbale che il figlio subiva a scuola”.

La madre ha presentato denuncia per gli atti e la violenza verbale che il figlio subiva a scuola.

Indirizzo

Via S. Antioco, 72/74
Navacchio
56021

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