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❗❗❗ERRORI DA EVITARE NELL’ESECUZIONE DEL PRELIEVO EMATICOAlcune gravi alterazioni mostrate dai profili biochimici che pr...
01/03/2020

❗❗❗ERRORI DA EVITARE NELL’ESECUZIONE DEL PRELIEVO EMATICO

Alcune gravi alterazioni mostrate dai profili biochimici che processiamo giornalmente comprendono:
✔ Grave ipocalcemia (talvolta a livelli neppure misurabili)
✔ Grave ipomagnesiemia (idem come sopra)
✔ Grave iperkaliemia (spesso a concentrazioni incompatibili con la vita)
✔ Grave iposideremia

Questo induce poi il medico veterinario a pensare: “cosa avrà di così grave questo animale” oppure “il laboratorio ha sicuramente contaminato il mio campione”… ecc.

Ebbene tali gravi alterazioni elettrolitiche sono in realtà molto spesso dovute ad una contaminazione con EDTA, anticoagulante d’elezione per l’esame emocromocitometrico.

Ma come avviene la contaminazione?
Il problema si realizza subito dopo aver prelevato il sangue in siringa da un vostro paziente. Quando il sangue viene trasferito dalla siringa alla provetta da emocromo, il cono della siringa stessa può ve**re a contatto con tracce di anticoagulante toccando la provetta più o meno inavvertitamente nella sua parte interna.

Quando successivamente si trasferisce il sangue residuo nella provetta da siero o con litio eparina, viene trascinata anche una piccolissima quantità di EDTA dalla prima.

Quantità minime di questa sostanza hanno infatti il potere di chelare molto efficacemente il calcio, il ferro ed il magnesio. Inoltre, contenendo molto potassio (trattandosi di K3EDTA), questo elettrolita verrà invece addizionato al campione.

Ecco un video che dimostra come questo può accadere: non è poi così improbabile, no….? ;)

Ogni giorno processiamo centinaia di profili biochimici, e ogni giorno ce n’é qualcuno che mostra queste gravi alterazioni biochimiche: Grave ipocalcemia (ta...

Tale cane, tale padroneGli animali assimilano e compiono azioni dai tratti umaniCome gli uomini, anche i nostri amici a ...
06/01/2020

Tale cane, tale padrone

Gli animali assimilano e compiono azioni dai tratti umani

Come gli uomini, anche i nostri amici a quattro zampe sono attenti osservatori e “moralisti”: giudicano gli umani da come si comportano con gli altri, riuscendo ad individuare quelli asociali. Una capacità osservata solo in alcune specie di scimmie e nei bimbi. A dimostrarlo, uno studio giapponese pubblicato su Animal Behaviour che ha notato come i fedeli amici dell’uomo rifiutano di prendere cibo dalle mani di chi si è mostrato sgarbato verso i loro amici umani. Chiunque ha avuto mai un cane ha avuto modo di capire come questi sia capace di portare rancore se messo da parte, o trattato male. Nel 2008, i ricercatori dell’Università di Vienna hanno insegnato ad alcuni cani a tendere la zampa a comando, a
prescindere dalla proposta di una ricompensa.
I quadrupedi hanno preso a farlo sempre, ma quando si sono
accorti che altri cani, diversamente da loro, venivano invece ricompensati, hanno smesso di tendere la zampa. Ancora, i nostri pelosi quadrupedi sono capaci di imparare i nomi di oggetti e cose. Una capacità studiata dai ricercatori del Wofford College di Spartanburg (Carolina del Sud), e osservabile negli umani intorno ai tre anni di età. A chi vive con un cane sarà successo tante volte: tornate a casa, scoprite un guaio e, poco distante, trovate l’autore del misfatto rannicchiato, che vi mostra il bianco degli occhi, con le orecchie ritratte.
È l’espressione di un comportamento molto elementare: la
paura. Erroneamente tendiamo a ritenere quei tipici gesti come senso di colpa, in realtà ancora oggi non è chiaro se il cane avverta il senso di frustrazione di chi, consapevolmente, ha commesso un guaio. Per farlo, dovrebbero saper riflettere sulle azioni passate. Al momento, non esistono evidenze scientifiche di questa capacità di pianificazione. Certo è che, secondo un esperimento condotto nel 2009 dalla psicologa canina Alexandra Horowitz, i cani mostrano l’insieme di atteggiamenti che i padroni associano al senso di colpa quando hanno paura di essere sgridati perché vedono nell’uomo la postura e i gesti tipici di un’arrabbiatura, e non quando si rendono conto di averla fatta grossa. Nel tentativo di indagare le basi genetiche della domesticazione canina, alcuni ricercatori svedesi hanno scoperto un set di geni che sarebbero alla base della capacità dei cani di cercarci quando ha bisogno di aiuto. Il confronto tra genomi ha evidenziato che all’origine del desiderio canino di stabilire un contatto con l’uomo ci sono variazioni in due regioni di DNA, in particolare a carico di cinque geni specifici. Gli autori invitano però alla cautela, perché resta ancora da chiarire, tra l’altro, come questi caratteri influenzino la socialità canina. Inoltre, la genetica contribuisce alle variazioni nell’espansività dei cani soltanto per il 30 per cento. Il restante è dato dall’esperienza.

Polizze su taglia di cani e gattiSi diffondono e arricchiscono le soluzioni assicurative dedicate agli animali domestici...
30/12/2019

Polizze su taglia di cani e gatti

Si diffondono e arricchiscono le soluzioni assicurative dedicate agli animali domestici
Dai danni a terzi alle spese mediche: l’offerta è varia

Sono 14,5 milioni i cani e i gatti ospitati dalle famiglie italiane e cresce sempre di più la sensibilità verso gli animali domestici. Non per nulla nella Pen*sola si stanno diffondendo le assicurazioni dedicate agli amici a quattro zampe che non solo coprono gli eventuali danni causati a terzi ma proteggono il cane e il gatto in caso di malattie e infortuni, rimborsando le spese mediche legate agli interventi chirurgici, gli esami e le terapie. Le soluzioni sono diverse: tra gli aspetti cui fare attenzione ci sono le eventuali limitazioni per le razze canine considerate pericolose e per l’età, perché alcune compagnie non assicurano animali troppo giovani o troppo anziani.

Le polizze per gli animali. Secondo un’indagine commissionata dal comparatore online Facile.it a mUp Research e Norstat, sono stati più di 1,7 milioni i proprietari che, nel corso dello scorso anno, hanno scelto di tutelare il proprio animale domestico con una polizza.
Si tratta di prodotti pensati non solo per coprire danni causati a terzi, ma anche per proteggere l’animale stesso, rimborsando eventuali spese veterinarie sostenute per curarlo a seguito di una malattia o di un infortunio. L’assicurazione di base di solito include i danni di responsabilità civile provocati a terzi, quali la morte, il ferimento o altre lesioni personali e il danneggiamento di oggetti. Le proposte delle compagnie però spesso si ampliano comprendendo per esempio anche l’assistenza sanitaria nel caso in cui l’animale abbia bisogno di cure o se serve una consulenza legale specifica: i proprietari di cani o gatti che scelgono di sottoscrivere questo genere di polizza potranno dunque chiedere il rimborso delle spese veterinarie sostenute, l’assistenza di esperti e rivolgersi ai centri veterinari segnalati dalla compagnia scelta; alcune polizze coprono anche il servizio di ricerca di un animale smarrito.
In tutto ciò c’è da tenere presente che le compagnie sono libere di fissare delle franchigie e dei limiti di età del quadrupede.
Esaminando in concreto i costi da affrontare, si stima che assicurare un cane per la sola responsabilità civile abbia un prezzo medio che parte da circa 65 euro l’anno: con questo importo è possibile avere un rimborso di tutti i danni causati dall’animale a terzi, siano essi persone, altri animali o beni, anche quando l’animale viene affidato a una persona esterna al nucleo familiare, come per esempio un dog sitter. Senza dimenticare che è possibile che vengano applicate condizioni diverse per alcune razze specifiche per quanto riguarda i cani, come per esempio Pitbull, Rottweiler e Dogo argentino, chiedendo un sovrapprezzo, applicando franchigie più elevate o, addirittura, decidendo di non assicurare l’animale.
Per assicurare un gatto da eventuali danni a terzi, invece, l’importo è più contenuto: sono sufficienti, in media, 45 euro l’anno, ma la polizza è valida solo se il felino è ospitato continuativamente presso l’abitazione del proprietario.
Un’altra discriminante da tenere in considerazione è l’età: molte compagnie non assicurano cani e gatti con meno di 3 mesi di vita o più di 9 anni, anche se in alcuni casi è consentito rinnovare la polizza oltre il limite massimo indicato a patto che l’animale sia già assicurato da almeno tre anni.
Considerando invece le soluzioni che consentono di ottenere un indennizzo di ciò che si è speso per le cure mediche e gli interventi chirurgici, il costo medio parte da circa 100 euro l’anno, ma alcune compagnie potrebbero applicare tariffe maggiorate per i gatti e far salire il prezzo anche del 20% rispetto a quanto richiesto per un cane.
Alcuni prodotti presenti sul mercato includono anche un servizio di assistenza: per esempio la consulenza telefonica di un veterinario, il consulto di un nutrizionista specializzato, l’invio di generi alimentari o di prima necessità per la cura del proprio animale domestico, ma anche l’intervento di un dog sitter nei casi in cui il padrone, a seguito di un infortunio o di una malattia, si trovasse nell’impossibilità di accudirlo.
Ci sono poi delle realtà che puntano sull’innovazione tecnologica, offrendo per esempio un geolocalizzatore da allacciare al collare del quadrupede, in modo da poter monitorare i suoi spostamenti, ricevere un messaggio di allarme qualora dovesse allontanarsi da casa e individuarlo se si dovesse smarrire.
Non bisogna dimenticare che è necessario che il cane o il gatto sia iscritto all’anagrafe, dotato di microchip (o tatuaggio), di libretto sanitario e regolarmente vaccinato; chiaramente non sono coperti i danni causati o subiti dall’animale in caso di impiego in attività proibite dalla legge, oltre che per le attività di carattere professionale.

Alcune delle soluzioni assicurative sul mercato. Sempre più compagnie offrono prodotti specifici. Per esempio c’è Allianz PetCare, che propone Protezione Completa (con un prezzo mensile di 18 euro per il cane e 10 per il gatto), che prevede il rimborso delle spese veterinarie dovute a un ricovero con e senza intervento chirurgico, comprese quelle sostenute nei 40 giorni prima e dopo il ricovero. In più, risarcisce visite, esami, fisioterapia, agopuntura e osteopatia anche in assenza di ricovero in caso di infortunio o malattia, e protegge dai danni a persone, altri animali o cose. Oltre a questa possibilità ci sono altre tre formule più economiche: Interventi chirurgici e danni a terzi con una spesa mensile di 16 euro per il cane e 9 per un micio, Globale spese veterinarie (13 euro mensili per un cane e 7 euro per un gatto), e Interventi chirurgici (10 euro per un cane e 6 per un gatto).
Per queste polizze è disponibile l’app AllianzNow, che consente per esempio di sapere le protezioni incluse e richiedere assistenza e che può essere condivisa con chi si occupa del proprio amico a quattro zampe in modo che possa gestire la denuncia del sinistro e la richiesta di risarcimento.
Un’altra soluzione è ConFido di Axa: c’è un prodotto che si chiama Rc cani e gatti plus, con un massimale da un milione di euro, che protegge tutte le razze canine, oltre ai gatti, se causano lesioni o danni involontari ad altre persone, ai loro animali o alle loro cose; la protezione è valida anche se l’animale viene affidato a una persona esterna come collaboratori domestici e dog sitter. Poi c’è la formula Tutela medica e sanitaria (il capitale assicurato è di mille o 1.500 euro) che copre le spese sostenute per gli interventi chirurgici derivanti da infortunio o malattia (sono esclusi quindi quelli a scopo estetico); la copertura è valida fino a 30 giorni prima e dopo l’intervento, anche per le spese pre e post operatorie come visite, esami, la fisioterapia e la rieducazione. Inoltre si ha diritto a un contributo fino a 25 euro al giorno per sostenere i costi del ricovero per i primi 5 giorni. C’è da tenere presente che il rimborso delle spese mediche vale per gli animali di età compresa tra 6 mesi e 10 anni. Oltre a queste due opzioni c’è anche la tutela legale.
Poi c’è Rendimax assicurazioni che propone, a partire da 23 euro al mese, la polizza Su la zampa Top, che comprende le spese veterinarie, danni a persone e cose, coprendo anche i costi a seguito del ritrovamento di un animale smarrito; in più viene consegnato in omaggio dalla compagnia Kippy Vita, un geolocalizzatore da mettere sull’animale in modo da non perderlo.
Un’altra opzione è Fidel che offre il rimborso degli importi pagati per questioni mediche fino a 8 mila euro anche senza intervento chirurgico, un supporto telefonico 24 ore su 24 tutti i giorni, la tutela legale, il risarcimento dei danni causati involontariamente a terzi fino a 500 mila euro.
Oppure c’è Yolo, che ha due pacchetti dedicati agli animali domestici (si rinnovano in maniera automatica di mese in mese, ma è possibile disdire in qualsiasi momento online): MiFido Silver che, con 8 euro mensili, copre le spese mediche in caso di intervento chirurgico e anche quelle non legate a un’operazione (per esempio esami, analisi, trattamenti fisioterapici e rieducativi), gli eventuali costi della sepoltura e quelli connessi alla ricerca se l’animale si perde; con la formula Gold, per 13 euro al mese, a tutto ciò si aggiungono anche la responsabilità civile e la tutela legale. È bene sapere che dall’assicurazione sono escluse le razze considerate pericolose per il rimborso delle spese veterinarie dovute a un infortunio, e che l’età del cane o del gatto deve essere compresa fra 6 mesi e 8 anni.

20/12/2019
15/12/2019

Enpa: è tempo di ordinanze restrittive contro l’uso dei botti Mancano poche settimane a Capodanno e l’Ente Nazionale Protezione Animali invita i sindaci di tutto il Paese ad arrivare preparati emanando per tempo ordinanze restrittive contro l’uso dei botti. Ogni anno i fuochi d’artificio e ...

È vero che i porcospini scagliano gli aculei?Con il nome di porcospino si indica sia il riccio, sia l’istrice (Hystrix c...
07/12/2019

È vero che i porcospini scagliano gli aculei?

Con il nome di porcospino si indica sia il riccio, sia l’istrice (Hystrix cristata). Quest’ultimo è un roditore i cui aculei hanno una struttura che varia secondo le zone del corpo in cui si trovano: peli con punta rigida, aculei veri e propri lunghi fino a 40 cm e setole dure lunghe oltre 20 cm. Le setole hanno l’estremità così rigida e tagliente che in alcune tribù africane sono utilizzate per la punta delle frecce. Personaggi illustri come Aristotele e Shakespeare sostenevano che gli istrici sono in grado di lanciare, per difendersi, gli aculei. Ma non è vero. Accade, piuttosto, che, quando sono eccitati, gli istrici rizzino la schiena. Gli aculei, agitati e battuti gli uni contro gli altri, producono un suono tintinnante e minaccioso. In questa circostanza, per via delle contrazioni muscolari, quelli non ben impiantati nella cute possono staccarsi con tale violenza da conficcarsi, a volte, profondamente nel legno o nei pantaloni del malcapitato. È frequente trovare al suolo aculei staccati, o caduti. Da questo sembra derivare la leggenda degli istrici che lanciano le loro “frecce”.

01/12/2019

A seguito delle numerose richieste pervenute si precisa che il laboratorio si occupa esclusivamente di analisi di matrici biologiche (sangue, urine, feci, tamponi cutanei, etc.), ma per il prelievo dall'animale di tali matrici dovete rivolgervi al vostro veterinario di fiducia.

Per richiesta informazioni, listino prezzi o preventivi potete contattare il 328 2112032 o scrivere a info.arcalav@gmail...
30/11/2019

Per richiesta informazioni, listino prezzi o preventivi potete contattare il 328 2112032 o scrivere a info.arcalav@gmail.com

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