27/03/2025
Convegno "Scienza e Arte": Un incontro tra cura e creatività a Palazzo Gromo Losa
Il convegno Scienza e Arte, svoltosi a Palazzo Gromo Losa e organizzato dall'Associazione FAR PENSARE, ha rappresentato un evento straordinario per il territorio biellese e non solo. L'incontro, articolato in una serie di interventi, ha messo in luce il profondo rapporto tra scienza e arte, mostrando come queste due discipline, pur appartenendo a mondi diversi, possano interagire creando sinergie capaci di arricchire entrambi gli scenari.
Durante l'evento, è intervenuto Luca Tempia Valenta, presidente di Anteo, che ha raccontato gli albori della cooperativa e il profondo legame con Emanuele Lomonaco. Tempia ha sottolineato come Lomonaco abbia tracciato la strada per la nascita e lo sviluppo di Anteo, guidandola verso iniziative di inclusione che hanno avuto un impatto positivo sulla qualità della vita delle persone affette da sindromi psichiatriche, le quali, in passato, erano relegate a una condizione di marginalità. Con alcuni ricordi delle prime iniziative a sostegno dell’integrazione, Tempia ha evidenziato l’importanza di un approccio che unisce arte, scienza e psichiatria, e del legame fondamentale con la comunità locale.
La sezione "Esperienze artistiche con i disabili", moderata dalla dottoressa psicoterapeuta Maria Vittoria Leone di Anteo, ha offerto uno spunto di riflessione sul ruolo terapeutico dell'arte e della musica nella vita delle persone con disabilità. Questo tema è stato esplorato da vari esperti del settore. Maria Vittoria Leone ha introdotto la dottoressa Nereina Dirindin, esperta in politiche sanitarie, welfare e inclusione sociale, che ha parlato della situazione attuale in Italia. Dirindin ha sottolineato che le politiche di applicazione dell'arte nei percorsi terapeutici sono state incluse nel DDL Sanità 2025, sebbene in modo ancora timido. Ha inoltre evidenziato come le realtà sanitarie socio-assistenziali che adottano l'umanizzazione del percorso terapeutico stiano aumentando rispetto al passato, un periodo in cui la terapia era ancora concepita principalmente in termini clinici.
Inoltre hanno contribuito per ANTEO:
Dado Bargioni, musicoterapeuta di Anteo, ha trattato l'effetto benefico della musica sui pazienti disabili, evidenziando come l’uso e la composizione di testi e musiche possano favorire la comunicazione e l’espressione emotiva. La musica diventa così un potente strumento terapeutico capace di migliorare la qualità della vita e di creare un ponte di connessione tra il mondo interiore del paziente e l’ambiente esterno.
Il dott.Massimo Raccagni ha proposto un approfondimento su quanto sia profonda la consapevolezza del proprio essere in una condizione di disabilità. E’ appunto attraverso l’arte, in questo caso la poesia, che gli ospiti riescono ad esprimere l’accettazione del proprio limite fisico e idealizzare una differente proiezione del se.
La dott.essa Elisa Mecca Aleina, coordinatrice di "Spazio 14", ha parlato della sinergia che si crea tra educatore e paziente, una relazione che si risolve nella creazione di opere d’arte. Questo processo creativo dà un senso profondo al lavoro, rendendo visibile il progresso psicologico ed emotivo del paziente.
Infine,l’artista Marco Canova ha ricordato l'importante contributo del dottor Lomonaco, precursore nell'applicazione dell’arte all'interno dei percorsi terapeutici. Lomonaco ha saputo comprendere il potenziale dell'arte come strumento di cura, creando un legame indissolubile tra il processo terapeutico e l’espressione artistica.
Nel vasto e stimolante panorama di riflessioni sul legame tra scienza e arte, presentato da Far Persare in collaborazione con il Fondo Edo Tempia, Anteo ha saputo offrire un contributo significativo. I suoi interventi hanno messo in luce non solo la storia e le origini di Anteo, ma anche il costante impegno nell'applicazione dei temi della riabilitazione, sottolineando l'importanza di un dialogo continuo tra il passato e le sfide attuali.