23/09/2025
“𝗗𝗼𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮, 𝗺𝗮 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗹𝗼𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮 𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼𝗴𝗲𝗻𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗲̀ 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲?”
Questa è una delle domande che mi sento rivolgere più spesso a fine visita. E ogni volta, prima di rispondere, mi prendo un momento per guardare negli occhi la persona davanti a me. Perché non si tratta solo di una curiosità medica: dietro quella domanda c’è un mondo di aspettative, timori e speranze.
La risposta è semplice, ma richiede un po’ di consapevolezza: no, non è la terapia ad essere per sempre. È la condizione a essere permanente.
L’alopecia androgenetica – quella che molti conoscono come “calvizie comune” – non è una malattia passeggera. È una condizione genetica cronica, legata alla presenza naturale del DHT (diidrotestosterone), un ormone che, se predisposti, attiva il processo di miniaturizzazione dei capelli.
Questa condizione, una volta innescata, tende a progredire nel tempo. Non si ferma da sola. Ed è proprio qui che entra in gioco la terapia: non come soluzione miracolosa o definitiva, ma come strumento di gestione. Serve a rallentare, contenere, a volte stimolare la ricrescita. Ma non elimina la causa.
E se la terapia viene sospesa, il processo riprende da dove si era fermato. A volte anche più in fretta.
Quindi no, non sarete “per sempre in cura” nel senso che spesso si immagina, con terapie pesanti o invasive. Sarete piuttosto in un percorso di cura di voi stessi, fatto su misura, adattabile, monitorato nel tempo. Un po’ come chi convive serenamente con una condizione cronica grazie alla giusta attenzione quotidiana.
Ci tengo a dirlo con chiarezza, soprattutto per chi si sta avvicinando ora a questo percorso o per chi si sente scoraggiato dopo i primi mesi: conoscere la natura di ciò che affrontiamo ci aiuta a viverlo meglio. E la consapevolezza, in medicina come nella vita, è già una forma di cura.
Parlatene con chi vi segue. Chiedete, informatevi, costruite insieme un percorso che sia davvero vostro. La terapia non è una condanna, ma una scelta: quella di prendersi cura di sé, ogni giorno, con lucidità e gentilezza.